martedì 17 agosto 2010

LA MASSONERIA PRIMA DELL'UNITA' D'ITALIA

Prima dell'unità d'Italia si stabilì che l’organizzazione era adatta ad imporsi sul terreno pratico. Ma la Massoneria si avvide subito come la ragione non sarebbe stata da sola sufficiente a tener unite tante provenienze sociali e mentali. Sorse allora il cosiddetto "mistero". Il fascino del mistero sarebbe stato l'elemento connettivo a forte presa. Ne nacque una organizzazione a compartimenti attraverso la tecnica dei gradi di separazione. Ciascun massone finiva per trovare il suo clan. Qui egli riceveva dall'Ordine quanto desiderava e dava quanto era in grado di dare. Ecco quindi la Massoneria di base azzurra, la rossa, la nera, la bianca. Ecco i diversi templi e rituali per gradi, ecco i fiduciari: Rosa-Croce, Kadosh ecc. Sono misure attuate per dar luogo ad uguaglianze sociali tra gli adepti delle varie Logge, a distaccare nobiltà da borghesia, operosità intellettuale da operosità industriale, commerciale ed agricola. Questo è un aspetto molto particolare della Massoneria nella sua fase organizzativa. E' un capolavoro - se pensate - di organizzazione in quanto può soddisfare ed attrarre chiunque stimolando l'ambizione , l'attività di chiunque. Ed il suo segreto è utilissimo perché mantiene quel senso di attesa speranza e deferenza senza il quale in nessuna società umana ci può essere ardore e movimento. Le prime manifestazioni della Massoneria in Italia si hanno a Napoli attorno al 1730 ad opera di alcuni aristocratici inglesi. Le prime Logge sorsero a Roma e a Firenze inizialmente indisturbate, poi ci si accorse che esse erano inclini al Protestantesimo. Di qui il primo conflitto non con le autorità politiche ma con la Chiesa Romana. Caduto Napoleone ed abbandonato anche in modo ufficiale dalla Massoneria che riconobbe il ritorno di Luigi XVIII, la Massoneria continuò a svilupparsi sotto la protezione dei Borboni. A questo punto è opportuna una precisazione perché non sembri che la Massoneria sia stata solita, e lo sia ancora, a passare dagli abbracci di un uomo di governo o politico ad un altro. "La Massoneria è tanto inamovibile nei suoi principi essenziali Quanto è elastica nei suoi adattamenti pratici che pone sempre in funzione dei suoi fini generali" E questi fini generali fanno parte di programmi la cui realizzazione si attua non in anni ma in generazioni. In questo sovrastare il tempo, la Massoneria ha pari solo il suo grande antagonista: il Vaticano. Solo così, si possono capire gli adattamenti non programmatici, ma solo strategici avvenuti nella Storia della Massoneria in dipendenza della storia dei popoli. Dopo il crollo Napoleonico, la Massoneria ebbe una naturale decadenza. Molti si misero in sonno altri seguirono devotamente la politica austriaca e divennero confidenti. L'archivio di Stato di Milano conserva tutti gli incarti della polizia dell'epoca e dopo la regia restaurazione venne aperta la schedatura di tutti i Massoni. Dopo le vittorie di Magenta e Solferino, i Massoni Italiani più che la Massoneria si ridestano e si rimettono in attività. Perché i Massoni e non la Massoneria? Perché l'azione Risorgimentale, prima di queste battaglie, fu più opera degli antichi massoni che passarono in clandestinità a dar vita alle sette sorte con lo scopo di debellare l'Austria e di dar luogo alla unità nazionale e non invece opera vera e propria di Loggie Massoniche. Le forze massoniche che prepareranno il Risorgimento Massonico, così come avvenne per l'unità polacca, greca e germanica, sono state forse operanti in modo particolare attraverso la Carboneria ed analoghe associazioni. Queste sette presero i simboli dell'arte carbonara, dell'arte dei Calderai e la successiva filiazione,la Giovane Italia rappresentò con essi momenti storici complementari, in quanto per motivi contingenti, Carboneria e Giovane Italia generarono il superamento pratico della Massoneria. E' importante capire questo per capire la Massoneria. I "cugini" sembravano addirittura in contrasto con i Massoni. Essi infatti agivano per interessi nazionali in contrapposizione al Cosmopolitismo Massone: la Carboneria operava col sentimento religioso mentre la Massoneria si dichiarava razionale. La Carboneria era particolarmente democratica, la Massoneria era sostanzialmente aristocratica. Tutto ciò costituiva un adattamento della Massoneria medesima alle circostanze del momento. Così come del resto aveva fatto durante la rivoluzione francese. Solo così si può capire il sorgere della così detta Lega dei Confederati che fu una iniziativa Massonica, creata al di fuori dei Tempi per agganciare personalità più ponderate e mature ed indirizzarle a conseguire quello che era il fine allora contingente della Massoneria: la Rivoluzione Liberale Europea. Borghesia e Nobiltà accorsero numerose al nuovo sodalizio che non aveva rituali ed era un libero movimento. Ciò accadeva anche in Piemonte dove invece l'alta Massoneria era rappresentata da Cavour, dal Farina, dal Nigra, dal Massari e pare anche da Vittorio Emanuele Il.

Continuerà con ( La Massoneria dopo l’Unità d’Italia)

Fonte : Mika-el