venerdì 22 luglio 2011

Viterbo - 22 Luglio 2011 : Tuscia Operafestival, cento giovani artisti impegnati nella preparazione de “Il Flauto Magico”

 Sono 100 i giovani, tra Orchestra, Coro e solisti che Il 22 luglio parteciperanno alla messa in scena, nell’atmosfera incantata di Piazza San Lorenzo a Viterbo, de “Il Flauto Magico” di Mozart. Provenienti da tutto il mondo e selezionati attraverso audizioni internazionali nelle più prestigiose Università Musicali di Stati Uniti, Cina, Giappone, Kuwait e Korea,

saranno guidati alla regia da Gordon Ostrowski, che in qualità di capo di dipartimento dell’Opera Studio di Manhattan School of Music di New York, dimostra di essere molto abile nel guidare questi giovani artisti a muoversi all’interno del libretto di Emanuel Schikaneder.

Negli ultimi dieci anni, molti di questi talenti che hanno partecipato ai corsi dell’ International Lyric Academy, sono passati attraverso le regie di Mr. Ostrowski, come Adam Diegl, o Adrian Ganz, oggi protagonisti sulle scene internazionali dell’Opera Lirica in teatri come il New York City Opera o il Metropolitan di New York.

Maestro Concertatore e Direttore sarà Stefano Vignati che da diciassette anni è anche Direttore Artistico di questa prestigiosa Accademia internazionale che oltre hai nomi già citati ha avuto la soddisfazione di avviare alla carriera cantanti di indiscusso livello come Mardi Byers, Daniel Montenegro, Maris Vipulis e Dominique Moralez.

Il maestro Vignati propone per questa produzione un mix internazionale di linguaggi che mantiene la lingua originale tedesca per per il canto, l’inglese per i dialoghi tra i personaggi, ed un testo narrativo in italiano scritto da lui stesso e affidato ad un attore esperto: Antonio Giuliani. La scelta è stata pensata con lo scopo di facilitare la comprensione della storiaoltre che ad un pubblico di appassionati, anche ai più giovani ai primi approcci col genere, cercando con l’ aiuto della simpatia di un attore come Giuliani, di accompagnarli lungo un percorso didattico e formativo che possa nel tempo dare i suoi frutti in termini di ricambio generazionale. A sostituira Antonio Giuliani per le repliche a partire dal 23 Luglio, sarà il volto e la voce nota di Paolo Manganiello.

Grazie alla collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, che ha concesso le scene ed i costumi di un famosissimo allestimento del passato creato dal grande Pier Luigi Pizzi. L'opera in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder, confratello in massoneria di Mozart fu rappresentata per la prima volta. a Vienna nel 1791.

Il flauto magico (K 620), titolo originale Die Zauberflöte, è un Singspiel - che significa letteralmente "canto e recitazione - un genere operistico in voga tra il XVIII e il XIX secolo sorto e sviluppatosi in area tedesco-austriaca. A differenza dell'opera italiana che prevede recitativi cantati, nel Singspiel i recitativi sono parlati, come nel teatro di prosa. Questo genere, come anche la ballad opera inglese, dell'opéra-comique francese e della zarzuela spagnola, è una forma di teatro popolare destinato a piccoli palcoscenici anticipa l'operetta. I soggetti sono in genere fantastici, favolistici o parodistici, di facile presa sul pubblico, ma il Singspiel viene nobilitato e sviluppato grazie all'interessamento di grandi musicisti come, ad esempio, Ludwig van Beethoven e Carl Maria von Weber per realizzare le loro opere "tedesche", Fidelio e Der Freischütz.

Il Flauto Magico ha vari livelli di lettura e può essere interpretato come fiaba per bambini, come racconto massonico, o come storia dal puro contenuto illuminista. La vicenda racconta però anche lo sviluppo di un individuo che, giovane privo di conoscenza e debole, diventa saggio, sapiente ed “uomo” attraverso la scoperta dell’amore ed il superamento di varie prove iniziatiche.

Questa fu l’ultima opera teatrale di Mozart e fu composta in una piccola costruzione nel cortile del teatro Auf der Wieden che quell’ano da Emanuel Schikaneder, vecchio amico del compositore, nonché librettista della stessa opera, oltre che attore, cantante ecc. Schikaneder propose a Mozart di musicare il libretto fantastico del Flauto Magico, per stracciare la concorrenza del teatro rivale gestito da Marinelli, dove già si allestivano spettacoli del genere. La sera del 30 settembre 1791 l’opera va in scena ed è lo stesso Mozart a dirigere. L’opera ebbe subito un successo trionfale, ma Mozart riuscì a dirigere solo le prime tre recite, perché morì pochi mesi dopo.

Fonte: OnTuscia.it