giovedì 24 novembre 2011

I consiglieri comunali di Marsala chiedono il restauro della tomba di Damiani.

Un gruppo di consiglieri comunali, primo firmatario Enzo Sturiano (Mpa), ha invitato il sindaco Carini a disporre il restauro della tomba monumentale di Abele Damiani, la piramide che spicca in fondo al viale centrale del cimitero.
Amico e seguace politico di Francesco Crispi, Damiani fu per ben cinque legislature, dal 1865 al '95 (quando venne sconfitto dal candidato della classe operaia Vincenzo Pipitone) deputato al Parlamento nazionale, mentre nel '98 fu nominato senatore del Regno. Fu anche sottosegretario al ministero degli Esteri. Esponente di spicco della borghesia liberale cittadina, nonché tra i fondatori, nel 1863, della prima loggia della massoneria marsalese (allora battezzata «Caprera», poi intitolata allo stesso Damiani), il politico marsalese più importante della seconda metà dell'800 partecipò, nel 1862, alla spedizione garibaldina bloccata nel sangue, in Aspromonte, dall'esercito sabaudo.
Il suo declino politico iniziò nel 1994, quando anche Damiani, in quanto seguace di Crispi, fu ritenuto responsabile della violenta e sanguinosa repressione delle manifestazioni di protesta delle classi lavoratrici (i «fasci siciliani») attuata dal governo italiano.
La cappella di famiglia a forma di piramide (chiara la simbologia massonica) fu realizzata, su progetto dell'ingegnere Gaetano Brigalia, per volontà di Angelina Damiani ed inaugurata, con una solenne ed affollatissima cerimonia, il 20 marzo 1907, nel secondo anniversario della morte del politico garibaldino.
 
Fonte:  Marsala.it
 
 Nota dello Storico Giovanni Alagna:
 
"Sopra uno sperone di roccia al margine nord-est del camposanto di Marsala, in una zona che domina l’intera area cimiteriale, si leva un monumento funebre a forma di piramide visibile anche dall’esterno. La piramide, senza ulteriori specificazioni, ci ricorda immediatamente i più noti e grandiosi monumenti ... funebri che l’uomo abbia mai costruito: le piramidi d’Egitto. Proprio grazie alla suggestione creata da quegli straordinari monumenti, la forma della piramide è stata ripresa più volte per realizzare monumenti funerari. Ricordiamo soltanto la piramide marmorea di Caio Cestio, fuori Porta San Paolo a Roma, e il monumento funebre a Maria Cristina d’Austria a Vienna, realizzato dallo scultore Antonio Canova, in cui la piramide, arricchita da raffinati elementi decorativi, viene inserita in una struttura di neoclassica eleganza. La piramide marsalese fu costruita nel 1907 per volontà di Angelina Damiani che volle realizzare una cappella funeraria per la famiglia, secondo la tradizione che si era affermata nel XIX secolo in seguito alla creazione dei cimiteri extraurbani, e al tempo stesso innalzare un monumento funebre alla memoria del fratello Abele, garibaldino ed uomo politico morto il 20 marzo 1905. Il monumento fu progettato dall'ingegnere marsalese Gaetano Brigaglia, il quale riprese la forma dell’antica piramide egizia, ma tenne presente anche il monumento funebre che Canova aveva innalzato per Maria Cristina d’Austria. Brigaglia scelse un luogo elevato affinché il monumento fosse ben visibile da lontano e costruì, intagliandola nella roccia, una scala che conduce al pianoro sul quale sorge la piramide. Un piccolo recinto in ferro battuto delimita l’area della piramide dalla base quadrangolare, rivestita interamente di marmo grigio. Sul lato sud della piramide si apre l’ingresso architravato che immette all'interno della cappella funeraria. A sinistra del portale Brigaglia collocò una statua raffigurante una figura femminile, il cui valore simbolico potrebbe essere la Libertà, o l'Ideale, che con la sinistra indica l'ingresso della cappella dove riposano i resti del Damiani, che per la Libertà e l’Ideale in genere combatté durante tutta la sua vita. Dall’altro lato dell’ingresso pose un’altra statua simbolica: una sfinge egiziana accovacciata. La forma piramidale e gli elementi decorativi dal forte valore simbolico, in particolare la sfinge, ci riportano alla struttura ideologica della Massoneria, della cui loggia marsalese Abele Damiani era stato un affiliato oltre che uno dei fondatori. Il monumento funebre fu inaugurato il 20 marzo 1907, secondo anniversario della morte di Abele Damiani, nel corso di una manifestazione voluta da Angelina e dagli amici dello scomparso deputato marsalese. La solenne cerimonia ebbe inizio al Politeama “Garibaldi” di Marsala, dove Giovanni Alfredo Cesareo, professore di letteratura italiana nell’Università di Palermo, delineò la figura e l’opera del Damiani. Si formò quindi un corteo, composto dai rappresentanti della Camera e del Senato, dalle autorità e da una gran massa di cittadini, che dopo aver sfilato per via Garibaldi si fermò in via XI maggio di fronte alla casa dei Damiani, per assistere allo scoprimento di una lapide murata sulla facciata della casa. Il corteo mosse quindi verso il cimitero dove furono deposte delle corone di fiori sulla tomba del Damiani. La piramide, che racchiude i resti di Abele Damiani e di altri membri della famiglia, meriterebbe sicuramente un restauro, sia per l’importanza che il nostro concittadino ha avuto nella storia d’Italia, sia per la singolarità del monumento all’interno di quello che potremmo definire il cimitero monumentale marsalese. "

Fonte: Marsalace.it