venerdì 9 dicembre 2011

“MASSONERIA DA SFOGLIARE ” MODI E MODE Parte III°: considerazioni finali.

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“MASSONERIA DA SFOGLIARE ”
MODI E MODE
Parte III°: considerazioni finali
 
Facendo seguito agli argomenti da me già trattati nelle parti I° e II°, ma anche per dare un pur sintetico riscontro a qualche ulteriore quesito che mi è pervenuto – così aggiungendosi a quelli pregressi -, desidero intrattenere i Lettori su un tema correlato ai “modi” ed alle “mode”, in verità un elemento cardine del dire/sentire massonico, formulando due domande: possiamo parlare della Massoneria - in generale, considerandone la diffusione Universale - come di un’Istituzione? Chi, parlando del contesto aggregativo che rappresenta, può definire che questo sia una “Istituzione”?
Facciamo un po' di chiarezza, insieme : se desideriamo riferirci alla Massoneria – vista nella sua complessiva valenza, nelle sue tradizioni, nella sua storia, nel suo filosofare, nelle sue relazioni con esoterismo e valori iniziatici di antica data – quale vera e propria Istituzione, solennemente presente nel Mondo pur se con accenti e sfumature diverse, a seconda delle Nazioni in cui è presente e del particolare sentire di ogni Popolo, possiamo dire che è corretto dire che si tratta certamente di una Istituzione di tipo Universale (termine la cui adozione, si riferisce e limita ovviamente al nostro Pianeta... Dal momento che l'astronomia o l'astrofisica non c'entrano per niente, questa volta).Se invece a definire il proprio gruppo come “una Istituzione” fosse l'esponente o un semplice aderente di un qualche gruppo, questi non è in errore solo se si riferisce al “far parte di un contesto (la Massoneria in generale) che è di per sé una Istituzione”. Ma è in errore chi definisce essere il proprio gruppo una “Istituzione” senza che vi sia il requisito basilare: la diffusione ampia su tutto il territorio dello Stato.  


Sezione: Crestomazia - Mondo Iniziatico/Massoneria

Fonte : G.M.E. Fr.·. Giuseppe Bellantonio