lunedì 31 gennaio 2011

Gran Loggia D'Italia : Striscia la notizia e le lauree comprate.





Comunicato Stampa Striscia La Notizia 250111

Fonte : Gran Loggia D'Italia

150 anni dell'Unità d'Italia : Il coraggio del Pensiero, il Grande Oriente d'Italia lancia la rivoluzione dell'impegno



L'Unità d'Italia conta centocinquant'anni. Impaginiamo con entusiasmo e ragione percorsi di identità e cultura, speranze e lotte per un Paese migliore. Lungo la strada che ha costruito il sentimento nazionale ci sono volti e storie, conquiste di libertà e ferite ancora da sanare. E' cucito soprattutto il grande sogno di riunire un unico popolo sotto il Tricolore, superando l'incompiuto del Risorgimento. In questa storia che vogliamo condivisa, il Grande Oriente d'Italia vuole contribuire a riscoprire il senso del nostro stare insieme come Italiani, custodendo e portando avanti un progetto di vita. Vogliamo prendere nuova forza dalla lezione ideale del Risorgimento ma anche essere capaci di ascoltare e studiare quelle pagine che non ci sono sui libri di storia, mettendo in discussione pregiudizi e spostando i confini. Senza revisionismi né polemiche, né coi Savoia né coi Borbone: i Fratelli del Grande Oriente sono con gli Italiani che ieri si unirono per appartenere a un'unica Patria e oggi vogliono rinnovare e vivere il patto di fratellanza che costruisce un destino comune e un bisogno profondo di verità. Il fuoco di brace che alimenta la speranza è più importante delle ferite che bruciano la carne. Un paese che sa da quale passato arriva è in grado di cogliere le sfide del futuro.

Quale scuola di pensiero e luogo di confronto per ogni umanità, la Libera Muratoria coltiva un sogno possibile: unire gli scialli neri delle donne del Sud, spesso simbolo di dolore e incomprensione, alle camice rosse del Risorgimento, che parlano di volontariato, di grandi e giovani ideali di lotta per la libertà. Nord e Sud stanno insieme, come insieme vanno ricordate la lezione di amore per l'Italia di Giuseppe Garibaldi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, con il grido di riscatto che si alza dalle pagine di Carlo Alianello. Occorre stendere ponti al dialogo e al confronto perché, nella topologia della storia patria, l'impresa dei Mille e il vento di speranza che si alzò dallo scoglio di Quarto possa portare un nuovo Risorgimento della ragione e un sano federalismo che sappia unire davvero i nostri territori nel cuore dell'Europa che è nostra madre e destino.
Non servono cartoline per le memorie di parte. Lungo le pietre del tempo, vivere di ciò che si ama è condizione di libertà interiore per continuare a costruire l'Italia che vogliamo, quella che non è ammalata di torcicollo ma neanche soffre di vista corta. Assumere tutta la propria storia per guardare avanti: è questa la sfida più grande che ci attende nell'anno delle celebrazioni. La Libera Muratoria rimarca senza sosta l'importanza dei valori della nostra Costituzione e dell'Unità della Nazione in una fase di crisi, non solo economica, ma etico-morale del paese. La scommessa è la Libertà e il coraggio del Pensiero. Vogliamo lanciare la rivoluzione dell'impegno, personale e comunitario, in una fase storica in cui prevalgono scollamento e distacco, delega e rinuncia. Siamo convinti che proprio ora la testimonianza di ogni persona che si mette in gioco per costruire e modulare percorsi virtuosi, è segno concreto che un'altra umanità è possibile. Necessaria luce sul muro incompiuto.
Da Torino a Palermo, lungo tutto il 2011 il Grande Oriente d'Italia-Palazzo Giustiniani con convegni e iniziative, con pensiero e azioni nella società italiana di cui è forza morale, vuol ricordare i contributi dei Fratelli Liberi Muratori all'Unità d'Italia, facendo memoriale del loro insegnamento di uomini liberi. Ma non intendiamo, con questo, portare in piazza reliquie né mostrare il medagliere: quanto la Massoneria abbia dato in termini di sangue e sacrificio all'Unità d'Italia è fatto noto agli storici ed abita anche nei cuori della nostra gente. Anche oggi vogliamo indicare con forza che serve nuova responsabilità per costruire il domani e rispondere agli appelli che ci vengono dai giovani, dalla scuola e da una società che ha smarrito il senso del proprio ligamen, lo stare insieme come popolo. Non possiamo che dire basta con i giochi delle tre carte e le ricette che servono al piccolo cabotaggio. L'Italia ha bisogno di uno scatto di reni, e di volare alto, oltre le polemiche e le logiche da cortile.
Ecco perché Mazzini e Garibaldi non sono per noi 'santini laici' o generi letterari da spendere sul mercato delle chiacchiere: sono invece esempi di uomini che hanno fatto strada a un'idea di Paese unito e solidale. Noi siamo i loro eredi, coloro che hanno raccolto sul terreno il testimone di quel Gran Maestro Massone in camicia rossa che conquistò terre e cuori perché prima seppe unire e rendere fratelli uomini diversi per culture e storie, indicando agli italiani che c'era un destino comune su cui scommettere.
L'appuntamento con la testimonianza della Libertà, il Grande Oriente d'Italia non l'ha mai saltato. Al nomos del soggiorno si accompagna ancora la ricerca di senso, la necessità di coscienze libere che coltivino il dubbio e ritengano l'altro sempre un valore. Riscoprire la forza e il segreto di quella forza morale del Risorgimento che un giorno cambiò la storia, è anche il senso del nostro viaggio nei 150 anni del Paese che amiamo. Lo faremo con umiltà ma anche con quella voglia di vivere che viene dopo la notte. Dando carne all'unico interesse che conosciamo: quello degli italiani.

Gustavo Raffi
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia – Palazzo Giustiniani 

Fonte : GOI

lunedì 24 gennaio 2011

FRATELLI D'ITALIA


A centocinquant'anni dall'Unità d'Italia, vale la pena di ripercorrere un periodo fondamentale di storia della patria ormai appannato e negletto. Sembra che prima del 1945 la nostra storia si perda in una nebulosa caratterizzata dall'incubo fascista e quasi null'altro. Soprattutto alle nuove generazioni abbiamo il dovere di ricordare quali furono le radici dell'Italia di oggi e a quale prezzo, anche di sangue, si è raggiunta quell'Unità nazionale che oggi per un verso appare scontata e per un altro è messa in discussione a causa del malessere in cui vive la superficiale Italia di oggi, sazia del suo benessere, carente di grandi ideali e profondamente ignorante del suo passato. Si vive nell'illusione che solo il presente conta, dimenticando che il presente è qualcosa che sfugge al nostro controllo. Un attimo prima era futuro e un attimo dopo è già passato.

Un popolo immemore del suo passato è un popolo che non ha futuro. Perciò abbiamo sentito l'urgenza di ripercorrere un periodo fondamentale della nostra recente storia con l'intento di risvegliare le coscienze. Lo abbiamo fatto senza slanci retorici ma con lucida attenzione e con quell'obiettività che la distanza temporale favorisce. Abbiamo ripercorso quasi duecento anni di storia caratterizzati da tre simboli fondamentali: il Tricolore, l'Inno nazionale e la Carta Costituzionale. Visti nell'ottica massonica che, volenti o nolenti, ha pervaso il nostro Risorgimento, tali simboli si possono intuitivamente associare ai tre principi sui quali si basa la Libera Muratoria: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. Il Tricolore è il simbolo della Libertà, l'Inno di Mameli è il simbolo della Fratellanza e la Carta Costituzionale è il simbolo dell'Uguaglianza.
L'Italia non è certo il primo Stato moderno ad avere radici massoniche nel suo dna. Gli Stati Uniti d'America hanno avuto, prima di lei, lo stesso fondamento ancor oggi visibile nei simboli e nelle istituzioni che caratterizzano quella grande nazione. Anche altri Paesi si sono formati nel secolo scorso con l'apporto determinante della Massoneria, i cui affiliati hanno contribuito a formare una nuova classe dirigente che raccogliesse le sfide della modernità senza abbandonare i tradizionali valori che danno dignità all'uomo facendone una creatura unica, libera e saggia, combattendo ogni forma di oscurantismo, di sopruso e di ignoranza.
Abbiamo affrontato questa fatica senza pregiudizi, senza timori reverenziali e senza intenti apologetici, ma con passione, libertà di pensiero e sincero intento di riportare alla luce un passato che fa parte della lunga e complessa storia d'Italia che ha in Roma il simbolo fondamentale della propria identità e che lord John Gordon Byron (1788-1824) definì “Niobe delle nazioni”.
Con questa rievocazione intendiamo altresì ricordare tutti coloro che, animati da un sincero amor di Patria, noti e sconosciuti, dai primordi del nostro Risorgimento agli anni difficili della Resistenza, hanno combattuto ed hanno sacrificato la loro esistenza per un nobile ideale, affinché noi e chi vivrà dopo di noi potessimo vivere in un'Italia indipendente formata da uomini liberi da ogni oppressione. A noi il compito di non dissipare il patrimonio di civiltà che abbiamo il privilegio di custodire e preservare.

Fonte : Stefano Momente' - Maurizio Del Maschio - Claudio Nobbio.

venerdì 21 gennaio 2011

Torino 27 gennaio 2011 : Asili Notturni "Umberto I" inaugurano due nuovi ambulatori dentistici.


Il giorno 27 gennaio alle ore 12 gli Asili Notturni "Umberto I" di Torino inaugurano due nuovi ambulatori dentistici.

Partecipano il Gran Maestro Gustavo Raffi e il Sindaco Sergio Chiamparino.
L'Associazione Asili Notturni "Umberto I°" Onlus offre senza alcuna distinzione di età, nazionalità e religione, un ricovero temporaneo e gratuito durante la notte ad individui di ogni condizione, disoccupati, residenti o di passaggio nella città di Torino, che siano sprovvisti di mezzi o che non possano trovare asilo in altro luogo. Nella nostra struttura vengono curate malattie da raffreddamento, frequenti nei soggetti costretti spesso a inconsistenti ripari notturni (o diurni); malattie dentarie, riscontrate in particolar modo nei soggetti dell''Est europa, frutto di carenze terapeutiche nei paesi di origine; malattie dermatologiche ed oculari. Vengono inoltre medicate contusioni, ferite varie, ulcere trofiche agli arti inferiori legate a problemi circolatori e di scarsa igiene. L'aiuto offerto è, purtroppo, spesso limitato, poiché limitati sono i mezzi a nostra disposizione : i costi dei farmaci che noi forniamo a chi è affetto da varie patologie acute o croniche sono, in genere, elevati e le Case Farmaceutiche che, tempo addietro, distribuivano campionature gratuite, hanno quasi sospeso tali elargizioni.
I farmaci devono quindi essere acquistati direttamente dagli Asili Notturni i cui introiti sono in massima parte frutto di generosità privata e quindi meritevoli di oculata gestione.



Fonte : GOI

venerdì 7 gennaio 2011

Roma 7 gennaio 2011 : Italia 150: Raffi (Goi), il paese unito è una risorsa per l'Europa e costituisce il presupposto per non precipitare nel terzo mondo


La Libera Muratoria darà il proprio contributo per far ritrovare agli italiani fiducia e coesione.


"L'Italia Unita è una risorsa di democrazia e di civiltà per l'Europa intera. Oggi inizia la grande avventura di chi non vuole relegare la Bandiera nel cassetto dei ricordi museali, di chi non vuole scoprire targhe o fare rievocazioni senz'anima ma intende invece riscoprire gli ideali, la forza morale e la progettualità politica che hanno costruito la forza di un Paese uno e indivisibile, come i nostri padri lo hanno voluto". Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, parla dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia, che si aprono oggi a Reggio Emilia, la città dove 214 anni fa nacque il Tricolore.
"Come ci ricorda con il suo esempio altissimo il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano – prosegue l'avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani - abbiamo il compito di ritrovare fiducia, unità e coesione nazionale, capacità di risolvere i problemi, insieme a progetti che indichino la strada al di là di ogni polemica di parte e del cortile degli interessi. La lezione della storia risorgimentale, i valori intangibili di libertà e democrazia, il sacrificio di tanti giovani che hanno reso possibile un sogno unitario – rimarca Raffi – sono il cemento ideale con il quale le pietre dell'appartenenza e dell'identità italiana si rinsaldano in questo anno di speranze e di riflessioni profonde, affrontando a viso aperto le sfide che ci attendono".
"In questo percorso – assicura il Gran Maestro del GOI- la Libera Muratoria farà la propria parte per far ritrovare agli italiani i valori e il sensi di appartenenza alla nazione, e attraverso un ricco programma di celebrazioni, apprendimenti, proposte ed eventi, intende contribuire a rendere più vivo e forte lo spirito unitario. Non vogliamo un'Italia divisa tra Nord e Sud, né festeggiamenti in cui ciascuno ostenti i propri 'santini laici' o medaglioni narrativi di diverso colore. La grande scommessa è vivere invece eventi che abbiano una memoria condivisa. Servono ricostruzioni capaci di conciliare il coraggio del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Giuseppe Garibaldi, con il grido del Sud e del suo Risorgimento incompiuto, le pagine di Giuseppe Mazzini con quelle di Carlo Alianello. E' ora anche di ricostruire e valorizzare anche il ruolo del Grande Oriente d'Italia e dei liberi muratori nella formazione dell'identità nazionale. Insieme – conclude Raffi - si può superare l'incompiuto che manca. Per vivere l'Italia e rinsaldare il patto di fratellanza che unisce gli italiani, dando respiro ai valori di libertà, democrazia e civiltà".


Fonte : GOI