lunedì 30 luglio 2012

"Cos'è la Massoneria: Ne parliamo con il Gran Maestro"

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Fonte: GLDI

(Adnkronos) Storia: Annita Garibaldi Jallet, tomba Caprera non deve essere aperta

'Non vi è alcuna ragione per farlo e non siamo alla ricerca di pubblicità'

''Riesumare la salma di Garibaldi? Una cosa senza senso, che non ha fondamento giuridico o scientifico. Non si gioca con una tomba''. Lo dice all'Adnkronos Annita Garibaldi Jallet, presidente dell'Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini, che si oppone alla riesumazione dell'Eroe dei due Mondi perche', spiega, ''sarebbe una violazione della sepoltura''. A sollevare il dubbio portando alla luce le minacce ricevute e le resistenze incontrate nella volonta' di riesumare la salma del proprio bisnonno Giuseppe Garibaldi, e' stata un'altra pronipote, Anita Garibaldi, nel corso della conferenza stampa che si e' tenuta questa mattina nella sede della stampa estera dove e' stato presentato il progetto di riesumazione. Annita Garibaldi Jallet e' figlia unica di Sante e Beatrice Garibaldi. Sante era figlio di Ricciotti, quarto ed ultimo figlio di Giuseppe. Ha insegnato Diritto Costituzionale e Scienze Politiche all'universita' di Bordeaux. ''Non vi e' alcuna ragionevole ipotesi - sottolinea - per sostenere che il Generale non sia sepolto li' a Caprera. Parlo anche a nome dei miei cugini Giuseppe e Vittoria, figli -come Anita- di Ezio Garibaldi: ci opporremo a questa ipotesi e resisteremo a ogni tentativo di aprire quella tomba, finche' non ci saranno ragioni valide per farlo. Non siamo in cerca di questo tipo di pubblicità''.
''Sono stata a Caprera due settimane fa - ricorda Annita Garibaldi Jallet - quando e' venuto il Presidente Napolitano, e ho constatato l'ottimo stato di manutenzione delle tombe. Nessuna delle tante autorita' presenti ha espresso il benche' minimo dubbio sul fatto che quella fosse la sepoltura dell'eroe dei Mille''. Dunque, incalza Annita, ''preghiamo chi si lancia in queste irragionevoli ipotesi di non turbare la nostra serenita' di pronipoti orgogliosi del proprio avo. Perche' solo l'idea di riesumare Garibaldi ci sembra una totale mancanza di rispetto. Basta il libro del professor Ugo Carcassi, 'Giuseppe Garibaldi. La salma imbalsamata o bruciata? Fatti e ipotesi', che recentemente ha studiato tutta la questione della sepoltura di Garibaldi per spiegare ogni cosa. Quelle pagine -taglia corto- esauriscono il tema. E non c'e' altro da aggiungere''.

Fonte: GOI

lunedì 23 luglio 2012

L’archivio della Gran Loggia d’Italia, il GM Pruneti: “Proseguiremo nel lavoro di valorizzazione e condivisione dei documenti storici. L’obiettivo, aprire il primo museo italiano della Massoneria”.


Fonte: GLDI

Oltre 1200 visitatori per il Memoriale Giuseppe Garibaldi

Sono oltre 1200 i visitatori che nei primi 4 giorni d'apertura hanno visitato il Memoriale Giuseppe Garibaldi realizzato a Caprera, nell'ex-forte militare Arbuticci. L'accesso sarà gratuito fino al 4 novembre 2012. Con la Casa, in cui Garibaldi trascorse l'ultima fase della sua esistenza, il nuovo Memoriale connota Caprera, non solo come parco naturale ma anche come un isola museo. Negli spazi espositivi, caratterizzati da un approccio multimediale, si alternano filmati e oltre 200 opere, tra documenti originali, quadri, importanti busti dell'eroe e oggetti provenienti dai maggiori musei italiani e dalla collezione Mario Birardi. Di particolare interesse, all'ingresso del museo la ricostruzione del Lombardo, il piroscafo con cui i Mille partirono da Genova alla volta della Sicilia il 6 maggio 1861 che Garibaldi stesso avrebbe voluto diventasse patrimonio dello stato italiano. La nave naufragata in Puglia è stata interamente riscostruita, in scala, basandosi su inediti materiali d'archivio. La realizzazione del Memoriale è stata gestita dall'Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio per i 150 Anni dell'Unità d'Italia, diretta da Giancarlo Bravi, nell'ambito del Progetto "I luoghi della Memoria" coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo che ha la delega alle celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità nazionale. Il progetto è stato finanziato, oltre che dallo Stato, dalle Fondazioni di origine bancaria associate all'Acri con un contributo di 2,2 milioni di euro, pari a circa il 40% dell'intero valore dell'intervento (5,1 milioni di euro). Attingendo a materiali storico-documentari, il nuovo spazio espositivo ripercorre l'intera vita di Giuseppe Garibaldi; dalla nascita alla formazione politica che lo videro protagonista delle lotte per la libertà in Sud America e in Italia.

Il visitatore ripercorre l'intera esistenza di Giuseppe Garibaldi dall'impegno sino al lungo esilio, che lo porta a Tangeri, in Africa, quindi a New York, dove lavora nella fabbrica di candele di Meucci, poi in Sud America, in Australia e in Cina. Il memoriale inaugurato il 3 luglio scorso alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal presidente del Comitato dei Garanti Giuliano Amato e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, coordinatore delle Celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, è il primo museo nazionale dedicato interamente ad una figura storica.

INFORMAZIONI UTILI
Il Memoriale Giuseppe Garibaldi resterà aperto al pubblico, gratuitamente, sino al 4 novembre secondo i seguenti orari:
dal 15/7 al 30/9 dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30
dal 1/10 al 4/11 dalle 9 alle 14.00
Entrata libera presentandosi alla reception mezz'ora prima della chiusura.
Visite su prenotazione per gruppi di 20 persone ogni ½ ora
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero: 199151123

Fonte: GOI

sabato 21 luglio 2012

GLNF : Stifani ne sera pas candidat à la Grande Maîtrise

C’est quasi officiel, François Stifani ne briguera pas le poste à la Grande Maîtrise de la Grande Loge Nationale Française (GLNF). Il s’agit d’une décision prise à l’issue de la réunion des Grands Maîtres Provinciaux et des membres du Grand Conseil qui s’est déroulé aujourd’hui, 20 juillet 2012, à Nice.
Le Souverain Grand Comité (SGC) de l’obédience se réunira le 31 août 2012 à la demande de François Stifani pour la désignation du nouveau candidat à la Grande Maîtrise.
Maître Monique Legrand, administreur judiciaire de la GNLF a d’ailleurs communiqué sur cette information de dernière minute en indiquant qu’elle « convoquerait, après les congés d’été, les membres de droit de l’assemblée générale de la GLNF, autrement appelé le Souverain Grand Comité, pour la désignation d’un nouveau candidat à la Grande Maîtrise, conformément aux règles applicables au processus d’élection du Grand Maître de la GLNF.«

Fonte: GADLU

giovedì 19 luglio 2012

TRAPUNTE E MANUFATTI TESSILI MASSONICI.

In America la Massoneria ha occupato e occupa un posto di grande rilievo nel tessuto sociale. L'appartenenza ad essa è motivo d'orgoglio che si estrinseca anche con iniziative che spaziano nei più diversi campi. Il National Heritage Museum dedica ad una di queste attività due appuntamenti specifici: sabato 28 luglio e sabato 15 settembre con l'esposizione di numerosi manufatti tessili (trapunte, ricami, ecc) con oggetto massonico. Manufatti che hanno segnato l'arredamento di Logge e case di Fratelli.

Fonte: Rito di York

domenica 15 luglio 2012

ALCHIMIA ALCHIMIE 24-25 e 26 AGOSTO 2012


San Leo ricorda Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro attraverso una cena in fortezza, incontri, confronti, spettacoli e un mercatino Magico-esoterico alla scoperta di leggende, tradizioni e miti legati alla notte dei tempi.

Fonte: San Leo Eventi

sabato 14 luglio 2012

14 LUGLIO 1789: DALLA PRESA DELLA BASTIGLIA A OGGI

La ricorrenza della presa della Bastiglia ha assunto, fin dallo svolgersi dell'evento, significati importanti che - specie in Europa - si sono via via arricchiti di accenti allegorici e simbolici di grande forza.  Nell'immaginario collettivo, ogni volta che si sfiora il tema della "rivoluzione" contro una qualche forma di tirannia, si rivà ai fatti del 1789; lo stesso avviene richiamandosi a quel periodo quando si parla dell'animo "insofferente e ribelle" di grosse fasce di popolazioni, allorchè abusi, soprusi, angherie e soperchierie determinano profonde ed insanabili spaccature nel contesto sociale, politico ed economico di una Nazione. La ricorrenza - in questa Europa contrassegnata da molte, troppe, distonie - oggi può assumere un significato più carico di significati e di attese: lo spettro della fame e della miseria, oggi presente in maniera affatto retorica e quindi concreta, si allunga minaccioso su molti territori di questa " vecchia Europa" dimentica della rivoluzione industriale che la vide protagonista, troppo lenta - nel suo complesso - ad agire e reagire agli imponenti colpi di maglio che vengono portati ai piedi di questo gigante.  Credo che il comune sentire sia proteso nell'attesa di misure concrete, chiare, definitive che dicano chiaramente - e quindi, senza remore o infingimenti - quale sia la reale situazione e chi ne sia in realtà coinvolto ed a quale "stadio della malattia"; quali correttivi si debbano assumere fin da subito e per quanto tempo; su quali presupposti - rammentate? una volta esistevano i "piani pluriennali di sviluppo" - si basi la ri-partenza, chi li attui, con quali mezzi e con quali controlli; quali strati sociali siano coinvolti, ed in quale misura, sul doppio fronte dell'emergenza e della crescita.  Si è quindi in attesa non di capi-popolo che arringhino ed infiammino le piazze per pilotare strumentalmente il dissenso o il malcontento verso questa o quella sponda; si è invece in attesa di leader che, con grande senso di responsabilità, umiltà e concretezza si rifacciano allo spirito dei Padri Fondatori delle Democrazie e del comune sentire europeista per "prendere per mano" popoli sgomenti, instillando in loro il desiderio di reagire per superare tutti insieme questi momenti e così percorrere la via verso obiettivi comuni, noti, trasparenti, accettati e quindi condivisi. Perseguire queste strade in modo rapidissimo e concreto, credo che sia il modo migliore per celebrare una Rivoluzione Francese - il cui emblema è proprio la "presa della Bastiglia" - che è divenuta faro di riferimento simbolico per decine e decine di generazioni e che ancora può svolgere un ruolo di stimolo: come tutti i simboli ricchi di reali contenuti, e svuotati di incloncludente retorica. Uniti, quindi: tutti insieme per superare questo grave momento e così gettare un ponte solido tra le sponde del baratro. Via i discorsi pre-confezionati e monotoni; via chi non sa gestire il denaro affidato dai cittadini; via da chi, con un tratto di matita, una gomma da cancellare ed un righello, stabilisce di giorno in giorno chi debba sperare e chi invece debba abbandonarsi alla disperazione; basta con il sacrificare le carni dei figli alle zanne fameliche della speculazione: basta!  Si può e si deve fare qualcosa di tangibile e di visibile, di costruttivo: perchè proteggendo l'Europa si proteggono i destini di un mondo più vasto.  Onoriamo così tutti coloro che nel tempo hanno versato il proprio sangue per difendere e perseguire gli ideali di Libertà, Uguaglianza e Democrazia!
"...Allons, les citoyens!..."
Avanti Europa!
Avanti Italia!
Roma 14 Luglio 2012 -  Giuseppe Bellantonio


Fonte: http://giuseppebellantonio.blogspot.it/

venerdì 13 luglio 2012

AEmilia ART quake: L' Arte della Solidarietà.

Il terremoto è un evento che, prima ancora che la terra, fa tremare l'anima, il cuore. Non occorre esserne vittime dirette, che ti crolli il mondo attorno e che ti ritrovi, in pochi secondi, a ricominciare da zero. E' un evento che genera panico, quello silenzioso e profondo che ti si radica dentro, minando alla base il castello di sabbia di certezze acquisite e fino ad allora indiscusse.
E poi l'impotenza, l'impossibilità di fare qualcosa contro l'ineluttabile. Terrore panico che non ti lascia tregua. E pena, quella nobile, verso tante persone che in una frazione di vita, dopo tanto lavoro e tante speranze, si trovano senza più nulla. E' un dovere etico, prima ancora che un obbligo frutto della necessità, operarsi per aiutare chi in questo momento vive la drammaticità degli eventi e l'angoscia per un futuro incerto. In questa ottica credo sia doveroso anche da parte di chi vive "la parte più bella del mondo", l'arte, adoperarsi per aiutare chi ha bisogno ora più che mai.
L'idea è quella, supportata primariamente dallo Zonta Club International di Reggio Emilia, dall'Accademia di Belle Arti di Bologna e dal Comune di Reggio Emilia (e di tutti quegli enti che vorranno aiutarci, Regione e Provincia in testa) di organizzare una raccolta di opere d'arte donate da artisti di tutta Italia (sono già più di 600 le adesioni, anche da parte di importanti protagonisti della scena artistica nazionale, raccolte in una sola settimana d'appello vis Facebook) la cui vendita sia finalizzata alla ricostruzione dei comuni di Rolo (RE), Cavezzo (MO) e Quistello (MN), fortemente colpiti dal sisma. A questo progetto, significativamente intitolato "ARTquake", "il sussulto dell'arte", che non ha altro protagonista se non l'aiuto alle popolazioni colpite, sono chiamati a partecipare artisti d'ogni parte d'Italia, curatori, critici e galleristi dalle formazioni più disparate, semplici cittadini. Ad ognuno di loro verrà semplicemente chiesto di donare un'opera che successivamente, sotto l'egida ed il severo controllo di un ente onlus (abbiamo chiesto all'ANCI di farsene carico), entrerà a far parte di una mostra pubblica a Reggio Emilia prima di essere posta all'asta per devolverne il ricavato a favore delle popolazioni colpite. Abbiamo già raccolto l'adesione del Comune di Reggio Emilia e dei suoi Civici Musei, dei principali operatori culturali del Comune di Reggio Emilia coordinati da Alberto Agazzani, ideatore dell'iniziativa, con la segreteria organizzativa di Lia Bedogni ed il supporto comunicativo di Lorenzo Paci (equilibriarte.net) e Amedeo Bartolini (NFC edizioni di Rimini). Ci attendiamo l'adesione dei vari Club Service operanti sul territorio: Rotary, Lions, Soroptimist.
La mostra si svolgerà presso il prestigioso spazio dei Chiostri di San Domenico, a Reggio Emilia, dall'11 luglio al 5 settembre, perciò le opere dovranno pervenire all'organizzazione entro e non oltre il 5 luglio. Le opere saranno esposte con l'indicazione di un'offerta minima d'acquisto diretto (on-line presso il sito www.artquake.it o tramite un apposito modulo con bonifico bancario) per l'acquisto diretto: le opere rimaste invendute "direttamente" saranno oggetto di una lotteria, i cui biglietti saranno venduti al prezzo di 50€ cadauno, nel corso del finissage del 5 settembre.
Il ricavato sarà interamente e direttamente messo nelle mani dei sindaci di Rolo , Cavezzo e Quistello.
Per realizzare tutto questo stiamo lavorando alacremente e ci appelliamo a tutte quelle realtà, anche economiche, desiderose di dare il loro contributo a favore di questa iniziativa.

Fonte: http://www.artquake.it/

martedì 10 luglio 2012

IMMEDESIMAZIONE E ARTE, obiettivi fondamentali per l’artista VINCENZO GRECO


IMMEDESIMAZIONE E ARTE : Confrontarsi Immedesimarsi con l’ arte è per l’artista Vincenzo Greco scienza e creatività. Il controllo delle emozioni visive è un processo fondamentale nella nostra vita sociale. L’ opportunità di disciplinare le proprie emozioni mediata dalla visualizzazione cosciente di un’opera d’arte, può essere indotta dall’arte e dalle capacità innovative dell’ “arte sperimentaledell’artista Vincenzo Greco.


La creazione di forme estetiche al passo con i tempi , la necessità di anticipare la società fa parte dell’ ambizioso progetto del gruppo http://www.vincenzogreco.com/ (visual Art) che si è proposto di sperimentare una strategia di innovazione visiva basata su studi e ricerche in totale libertà espressiva .


L’ immedesimazione visiva è quel tipo di sperimentazione di un “emozione” che induce a fondersi negli stati d’animo dell’artista attraverso le sue opera d’arte, i suoi mosaici, le sue vetrofusioni , le sue sculture, le sue vetrate artistiche policrome.


Gli attuali ritrovati nel campo delle neuro-scienze hanno evidenziato l’attività dei “Neuroni Specchio” che sono sensibili ad interpretare sensazioni visive comunicate a distanza attraverso la visione di un oggetto artistico. Quest’attuale scoperta ha messo in evidenza la tesi che l’uomo sia geneticamente adatto a relazionarsi con gli altri in maniera empatica, percependone i sentimenti di bellezza e di armonia, così da divenire capace di emularne comportamenti, di amore, di fratellanza e altruismo che sono necessari a determinare un futuro più sano per la società civile.


L’arte (la conoscenza) ha la capacita di modificare sostanzialmente la cultura e l’apprendimento, al fine di determinare un rinnovamento interiore e di conseguenza un rinnovato sviluppo economico e sociale , finalizzato nel trovare corrispondenza verso una nuova neuro-economia , fondata sulla unione e sulla cooperazione europea ed internazionale.
Oggi una comprensione collettiva, risulta necessaria per favorire una cultura adeguata al progresso cerebrale dell’uomo e della donna nella nostra era della globalizzazione dei mercati. Alla luce di questo nuovo orientamento globale , http://www.vincenzogreco.com/ si propone una radicale rilettura dell’arte come mezzo formativo elaborando una nuova concezione comunicativa delle arti visive, proprio in quanto l’era della globalizzazione si collega ad una potente passaggio che è quella dell’era dell’informazione interattiva.




Fonte: Vincenzo Greco.·.

giovedì 5 luglio 2012

DROIT HUMAIN et « les patrimoines cachés, les secrets d’histoire » de son institution

Lors de Journées Européennes du Patrimoine 2012 (15-16 septembre 2012) la Fédération française de l’Ordre Mixte International « Le DROIT HUMAIN » présente : « les patrimoines cachés, les  secrets d’histoire » de son institution.
Le DROIT HUMAIN, Première Obédience Maçonnique historique de la Mixité fondée par le Docteur Georges MARTIN et la militante femme de Lettres Maria DERAISMES, ouvrira ses portes au coeur du 13ème arrondissement de PARIS au 9, rue Pinel (Siège national) et au 5, rue Jules Breton (Siège historique et international), pour la deuxième année consécutive.
Au cours de ces deux journées, les visiteurs pourront découvrir, échanger, interroger, contempler, comprendre l’Histoire, les Lieux et les méthodes de Travail des Francs Maçons du DROIT HUMAIN.
A quelques mois du 120ème anniversaire de l’Ordre, outre la visite traditionnelle et le parcours des lieux, des animations vivantes et originales seront présentées au public :

-   Exposition de décors maçonniques anciens et modernes ;
-   Lecture de textes courts et interprétation de scénettes ;
-   Projection de films conférenciers.
Informations pratiques :
9, rue Pinel : de 14h à 18H00, accès au grand temple toutes les heures de 15h à 17H, avec possibilité de réservation sur place à partir de 14h, le nombre de visiteurs étant limité à 250 personnesdans le Grand Temple.
5, rue Jules Breton : visite des lieux historiques (sans animation) à compter de 14H00.
Metro : Campo Formio (ligne 5), Nationale (ligne 6).
contact@apfdh.org

Fonte: GADLU

GODF s’exprime sur la régularité de la GLDF

Prise de position du Grand Orient de France sur « la déclaration de la Grande Loge De France du 13 juin 2012 qui, après la déclaration de Bâle, manifeste son désir et son besoin de reconnaissance dans sa régularité » paru sur le blog de Guy Arcizet, Grand Maître
Le Grand Orient de France a pris connaissance de la déclaration de la Grande Loge De France du 13 juin 2012 qui, après la déclaration de Bâle, manifeste son désir et son besoin de reconnaissance dans sa régularité. Le Grand Orient De France n’est pas, à l’évidence, dans cette démarche.
Il ne tient sa régularité que de sa propre histoire et de celle de la maçonnerie. Il ne brigue aucune reconnaissance d’autres institutions qui s’autoproclament gardiennes de la « pure tradition de la franc-maçonnerie universelle » et érigent, comme ailleurs, la pureté au rang d’un principe d’exclusion, d’opprobre, voire de rejet.
Cependant, le Grand Orient De France appellera, dans ce que certains imaginent déjà comme une recomposition du paysage maçonnique français, l’ensemble des frères et des soeurs, lesquelles sont exclues de facto de la « tradition maçonnique », à s’unir dans la diversité de leurs obédiences et de leurs rites, pour revenir à la réalité et à la modernité de l’initiation et de ses fins.
Pour le Grand Orient De France, il ne s’agit de fonder quelque religion que ce soit dans un modèle suranné qui a montré ses limites depuis longtemps, mais de promouvoir dans une démarche humaniste, basée sur le respect de la diversité, une méthode maçonnique qui peut fonder, à terme, une culture alternative pour nos sociétés.
Car le but ultime n’est pas la satisfaction de quelques-uns dans la pratique des « principes fondamentaux » de tel ou tel rite, mais bien la reconnaissance de la dignité de tous les membres de la famille humaine.
Paris, le 29 juin 2012

Fonte: GADLU

Il Mito della Lanterna.



Un giallo sapienziale. Un'operetta morale. Un manuale (e non suoni riduttivo) filosofico per guidare alla scoperta del senso dell'esistere, alla sua intrinseca luce, pur con tutta l'arduità che ciò comporta. Un romanzo breve in forma di saggio o viceversa, in un mélange particolarmente riuscito. O, anche, uno scintillante e profetico “ronzio oniroide”, “un cammino emotivo verso la conoscenza”, un vero e proprio cammino esoterico. Echi di Eco e Dan Brown, arabeschi e incisioni alla William Blake, Platone et alii. Il Mito della Lanterna di Jim Tatano è una di quelle rare storie capaci di istruire, nel senso più vasto e nobile, e, nel contempo, di avvincere.
Tutto prende le mosse da un sogno estremamente complesso e articolato che fa Giorgio Araldi, detto Jojo, speaker di una radio e giornalista in una imprecisata cittadina italiana. Il viaggio onirico dell'alias del protagonista è costellato di simboli, allegorie e arcani: una grotta; un fiume e un ponte di antiche pietre; delle rovine e dei costruttori; una strada al bivio fra un campo di loglio e uno di grano; un uomo incappucciato con un bastone e un mantello nero che lo chiama “Nathan”; la visione di sé morto; un obelisco; un libro con le pagine bianche, vuote; un grande cerchio e tre stelle parallele... Bisogna morire prima di morire... Il saggio, per essere tale, deve essere deriso... Trova la lanterna…
E la realtà si rivela non meno sorprendente nel tentativo di svelare l'enigma del sogno. Il giovane io narrante intraprende un viaggio, come un umile pellegrino, verso la conoscenza, dalle radici dell'essere per farvi ritorno, accompagnato nelle varie fasi da un saggio professore di filosofia – Massimo, zio della fidanzata, Virginia Astrea (un nome non casuale, bensì causale), che lo aiuterà a decifrare un crittogramma, ingegnosa inserzione che accresce il fascino della storia – e da Mister Thomas Benjamin Royston, eccentrico poeta scozzese, un iniziato, i cui versi di esoterico simbolismo rimbombano nei pozzi della psiche e dell'anima.
Il Mito della Lanterna è un libro di molteplici sfumature e suggestioni che, anche quando pare avvolgersi nel didascalico per sviscerare e dimostrare le proprie tesi, lo fa con eleganza superiore e sopraffina. Ogni divagazione aggiunge e non toglie. È un'esplorazione dell'universo interiore: spazi infiniti e sovente inesplorati, dove giacciono, insieme con i pericoli, tesori di meraviglie. Un'apologia della libertà che nasce dal Bene e con il Bene.
Spirito, coscienza e conoscenza sono il traguardo non facile ma cui tendere, lo strumento e il fine in concordia, una fine che è ancora incipit, l'avventurosa via da cercare, intraprendere e seguire, l'itinerario che insieme deve essere tracciato da mente e cuore congiunti, l'orizzonte. La luce rischiarerà la via, sarà il premio. La luce dell'amore e la lanterna della conoscenza che convergono, con ineluttabile generosità, a delineare una vita degna, piena e, perché no, felice.

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Jim Tatano nasce nel 1984 a Mussomeli e da sempre vive a Villalba. Muove i suoi primi passi letterari scrivendo poesie e brevi saggi in giornali locali. Ha esordito nella narrativa nel 2009 con il romanzo “Il Magico Giardino” ottenendo un discreto successo di critica e pubblico. Dal 2011 scrive per il giornale telematico Castello Incantato e per il suo blog Flatus Vocis. Il 30 giugno è uscito “Il Mito della Lanterna” (Edizioni Il Ciliegio).
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Fonte:  Jim Tatano

L'Orient est au Sud, la franc-maçonnerie du Midi du 19e au 21e siècle du 10 juillet au 30 septembre 2012


Fonte: museefm

La Franc-Maçonnerie se dévoile Amitié et Fidélité, centenaire d'une Loge à Bergerac du 9 juin au 30 août 2012


Fonte: museefm

Franc-maçonnerie magazine – numéro 17 Juillet/août



Au sommaire de ce numéro :

TRADITION : Templiers et franc-maçonnerie - L'histoire vraie d'un héritage symbolique 
Par Pierre Mollier
L’« Ordre des pauvres chevaliers du Christ » – dit aussi « du Temple » en raison de son installation à côté des vestiges du Temple de Salomon à Jérusalem  – a été l’un des plus prestigieux ordres de chevalerie du Moyen Âge. Mais, en 1314, il a été supprimé par le Pape Clément V, persécuté par le roi de France Philippe le Bel et interdit par la plupart des souverains européens. Il a alors disparu. Mais, depuis le XVIIIe siècle et jusqu’à nos jours, certains considèrent que la franc-maçonnerie est à l’origine une continuation secrète de l’Ordre médiéval des Templiers.

FOCUS : Bordeaux, cité maçonnique. Les francs-maçons architectes de la ville Par Cécile Révauger

SOCIETE : Changer le monde ! Un rêve maçonnique... Les pieds sur Terre Par Jean-Moïse Braitberg
 
SYMBOLE : Etre initié ou être un initié ? Par Alain Pozarnik

ACTUALITE : Interview ewclusive d'Alain Juillet, grand-maître de la Grande Loge de l'Alliance Maçonnique Française Par Hélène Cuny
 
PHILOSOPHIE : La liberté, un concept inapplicable ? Par Henri Pena-Ruiz
 
EXPOSITION : L'Orient est au Sud... Via Béziers Par Dominique Morillon
 
Fonte: fm-mag.fr

mercoledì 4 luglio 2012

"FILOSOFIA MASSONICA" DI MAURO CASCIO



Mauro Cascio
Filosofia Massonica
Nota introduttiva di Alessandro Cecchi Paone e appendici di Antonio Cecere e Marco Rocchi
Bastogi Editore, 2012, €.12,00
 
Quella di Mauro Cascio è una sfida. Una sfida lanciata anche da altri, ma che ora, grazie all’apertura (seppur minima) del mondo culturale e letterario, è pronta per essere accolta da un più vasto pubblico. Si tratta, come scritto nella quarta di copertina, di restituire agli studi filosofici uno degli “oggetti” più straordinari della cultura occidentale degli ultimi tre secoli, vale a dire, l’Istituzione Massonica.
Parlare di filosofia massonica e non solo di filosofi massoni, può suonare alquanto inusuale per coloro che sono abituati ad associare la parola “massonico” alle teorie complottistiche, alle vicende come la P2 o ai libri in stile Dan Brown.
C’è, in effetti, un abuso oramai storicamente ben documentato, delle parole e dei simboli riguardanti la massoneria. Abuso fin troppo spesso doloso. Aborto di una disinformazione che non solo mira al facile guadagno con sensazionalismi sincretistici di ogni tipo, ma che mira concretamente alle fondamenta della tradizione laica, o anche più semplicemente a tutto ciò che infastidisce la tradizionale fattura religiosa e politica del paese.
Se è vero che da una parte la Massoneria (se di Massoneria con la “m” maiuscola è possibile parlare) riceve tuttora discriminazioni da organizzazioni religiose e politiche contrapposte ai valori laici e liberali, si deve anche ammettere che c’è una sorta di indifferenza allargata verso l’analisi della portata filosofica del fenomeno massonico. Non sono rare, infatti, le pubblicazioni straniere a riguardo (si pensi per esempio ai rilevanti studi di Margaret C. Jacob o alle importanti affermazioni di J. Habermas per quanto riguarda il contributo della Massoneria allo sviluppo della società borghese) ma sono ancora troppo poche le pubblicazioni italiane che possono davvero ridare all’istituzione massonica quel lustro che da troppo tempo le è stato negato. Di certo non servono a questo scopo le notizie che si apprendono dai deliranti media italiani, dove improvvisati storici ed esperti di un fantomatico “esoterismo” si addentrano, circondati da atmosfere alla Eyes Wide Shut, in territori che non competono ai nani e alle ballerine.
Ma come sempre, nella più tetra notte, alcuni ricercatori scoprono la Luce, ed ecco che senza lasciarsi troppo abbagliare iniziano a diffonderla nei loro ambienti. È il caso di Mauro Cascio, Antonio Cecere e Marco Rocchi, i quali ci permettono in una sola opera di attingere da tre prospettive massoniche e/o filosofiche diverse .
Mauro Cascio (giornalista, scrittore, laureato in Filosofia) ci accompagnerà nel suo percorso filosofico per almeno 54 pagine. Cascio è pensatore esistenzialista, ma non alla Sartre, ateo e senza speranza, ma alla Camus, dove “la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo”. Il massone - così come il filosofo - secondo Cascio, cerca di continuo, senza mai fermarsi su risposte definitive. È un uomo, l’iniziato, che non si abbandona allo sterile dogmatismo, ma affronta con coraggio e determinazione la molteplicità di prospettive che il mondo gli riserva. Vengono alla mente, allora, le intuizioni di quella corrente filosofica che prende le mosse dalla svolta ermeneutica che in Italia vede il suo sviluppo con Gianni Vattimo, sotto il nome di Pensiero debole. Il linguaggio, l’Arte, la verità, il dialogo. Questi sono solo alcuni dei temi toccati da Cascio. La Massoneria come tempio e cantiere per la costruzione di un senso comune che manca all’umanità. Per Mauro Cascio, in definitiva, la ricerca filosofica sembra essere assimilabile alla ricerca massonica, poiché la squadra, il compasso, la cazzuola e la livella sono strumenti comuni ad entrambi i percorsi iniziatici.
Il volume di Mauro Cascio si compone anche di una splendida appendice nella quale Marco Rocchi e Antonio Cecere affronteranno due aspetti specifici della componente filosofica dell’istituzione massonica.
Il contributo di Antonio Cecere, dal titolo La religione a cui tutti gli uomini darebbero il proprio consenso, prende le mosse da una affermazione che il Nostro ritiene centrale nell’argomentazione di Mauro Cascio: “Davanti al tema eterno della Verità il massone cerca, il credente ha”. Cecere rintraccia il peso della componente deistica nella tradizione massonica partendo rigorosamente dallo studio delle costituzioni massoniche redatte da James Anderson nel 1723. Secondo Cecere, il quale porta a suo favore i contributi di almeno un secolo di studi in tale campo, il deismo diffuso dalla tradizione massonica si pone come stadio principale di una civiltà moderna, pluralista e tollerante. La Massoneria, allora, rappresenterà un progetto della modernità teso alla costruzione di nuove forme di sociabilità libere dal giogo dei dogmi e dalle distinzioni religiose.
Pitagorismo e Newtonianesimo nella Massoneria è invece il titolo del contributo di Marco Rocchi (autore non estraneo a pubblicazioni sul Newton alchimista), nel quale ci è permesso scorgere la funzione di collante che la Massoneria ha giocato soprattutto nel secolo dei Lumi. Se è vero, infatti, che molti filosofi illuministi appartenevano all’istituzione massonica, è anche vero che all’interno di questa istituzione hanno trovato un fuoco vivificante quelle tradizioni esoteriche come l’alchimia, la cabala e il pitagorismo. Come ricorda Marco Rocchi, non si può parlare della Massoneria come erede delle antiche tradizioni pitagoriche o ermetiche, ma di certo è innegabile la presenza nel grembo massonico di questa seconda anima, dopo quella illuministica, più misticheggiante e se vogliamo, anche più irrazionalistica.

Nazzario Giambartolomei

Fonte: TRA SQUADRA E COMPASSO

martedì 3 luglio 2012

Prochaine FÊTE DES TABLIERS, le 07 juillet 6012



Prochaine FÊTE DES TABLIERS, le 07 juillet 6012
  
L’an dernier la première Fête des Tabliers a permis à plus de 120 Sœurs et Frères de 14 Obédiences de se réunir en 2011, et de partager des moments forts autour des valeurs qui  unissent tous les francs-maçons.

Présentation  de la manifestation par les organisateurs et programme:
« Ce succès a encouragé toute l’équipe pour renouveler cette fête en vous espérant encore et toujours plus nombreux pour cette deuxième édition. Forts de notre première expérience, nous sommes convaincus que l’idée qui a fondé notre association, répond à un besoin réel de fraternité, c’est pourquoi nous avons choisi de mettre en place une organisation et un fonctionnement qui permettent d’asseoir durablement cette fête dans notre calendrier. Dans une logique de pérennité, nous devons installer cette fête du partage et de la fraternité, au delà de l’implication de chacun, et la doter des ressources financières indispensables pour cette belle idée transformée en premières réalités. C’est ainsi que nous avons décidé de proposer aux Sœurs et Frères qui le souhaitent, de soutenir cette belle initiative en devenant membre de l’Association à partir de 15 euros seulement… et plus si affinités. Lors de ton inscription sur notre site, tu as manifesté ton soutien à notre engagement et nous t’en remercions très fraternellement. »
 
PROGRAMME FETE DES TABLIERS
  Samedi 07 juillet 2012
Martinée
Accueil à partir de 9h
10h00 Ouverture des travaux
10h15 Rites – échanges et information
11h15 Pause musicale
11h30 Reprise des travaux
Thème : Le nombre d’or12h30 Fin des travaux
Pause musicale
Après-midi
14h30
Festival humour
Stands
Exposition faïencerie
Librairie
Exposition peinture
Exposition sculpture
 
Fonte: Association LE PRINTEMPS DES TABLIERS – BP6 – 31850 MONTRABE, GADLU, RDYORK

lunedì 2 luglio 2012

ARCHIVO MASÓNICO Nº27

ARCHIVO MASÓNICO Nº27

Fonte: Fr.·. G. Bartoli.·.