mercoledì 28 novembre 2012

Grave lutto nella Massoneria Italiana.

Il Ven.·.mo e Pot.·.mo Fr.·. Alfredo di Mambro 33.·. è transitato nelle Valli Celesti. E alla sua Memoria invitiamo ad inchinare i Labari e abbrunare le Insegne.
Personaggio di spicco della Massoneria Italiana, nella quale ricoprì sempre Dignità apicali.
Fù il Luogotenente di Carlo De Cantellis, fedele Alto Dignitario di Tito Ceccherini, Fratello fraternamente ed affettuosamente rispettoso con Francesco Bellantonio.
Con Lui scompare una importante memoria storica che copre tutti gli anni più importanti dell' Italia post-bellica e della Ricostruzione.

Fonte: Redazione

lunedì 26 novembre 2012

La Festa della luce in Toscana sabato 1° dicembre, a Montecatini Terme

Torna la festa della comunità toscana, sabato 1° dicembre al palazzo dei congressi di Montecatini.
Dopo vari anni a Firenze, l'evento si è svolto per due edizioni ad Arezzo e quest'anno approda nella città termale.
Questa nostra Festa della Luce cade in prossimità del Solstizio di inverno che coincide con la durata minima di luce solare e quindi con il giorno più corto dell'anno, superato il quale le giornate tornano ad allungarsi per arrivare alla massima durata della luce diurna del solstizio d'estate. Il Solstizio d'inverno va identificato con l'inizio della ripresa della supremazia della luce sulle tenebre e, più in generale, come un momento di rigenerazione di portata sia universale sia individuale, perché la notte del solstizio d'inverno può e deve essere l'occasione in cui l'uomo accede ad una nuova nascita spirituale. Questo è simboleggiato nel rito dall'accensione di un albero fino a raggiungere il massimo dell'illuminazione.

Per un massone, il momento solstiziale invernale è il momento della morte simbolica della propria profanità e, come il sole che riconquista luce alle tenebre, l'iniziato riprende il suo cammino di crescita iniziatica verso la luce.
 
Fonte: GOI

Leggere Libera. Giovani, cultura e società nel tempo delle nuove sfide

Ad Alghero, il prossimo 1 dicembre, alle 10, presso il Cinema Miramare, col patrocinio del Comune di Alghero, dell'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, della Provincia di Sassari , dell'Università degli Studi di Sassari e del Grande Oriente d'Italia si terrà il Talk Show 'Giovani, cultura e società nel tempo delle nuove sfide'. L'incontro-dibattito, cui parteciperanno gli studenti delle ultime classe degli Istituti superiori cittadini, sarà incentrato sull'attualità dell'importanza della lettura, strumento indispensabile per il progresso e la libertà del pensiero, anche e soprattutto nella presente epoca, nella quale vi è l'apparenza che la lettura sia stata superata e non integrata dai nuovi strumenti di divulgazione.
L'incontro sarà moderato e coordinato da Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Stefano Lubrano, Sindaco del Comune di Alghero; Alessandra Giudici, Presidente della Provincia di Sassari; Sergio Milia, Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione; Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Sassari. Nell'occasione sarà presentato il libro del Gran Maestro Gustavo Raffi: 'In nome dell'Uomo.' Ed. Mursia alla presenza del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, che traccerà le conclusioni.


Fonte: GOI

venerdì 23 novembre 2012

1 dicembre 2012 - 31gennaio 2013: DENTELLI E BOLLI MASSONICI - Il Simbolismo Massonico nella Filatelia e nei Timbri Postali.


IL Museo di Simbologia Massonica  di Firenze MU.·.S.·.MA.·. ”, nel prosieguo della sua attività didattica e di informazione desidera presentare alcune collezioni particolari, non inserite nella sua esposizione permanente, usufruendo della collaborazione di studiosi e collezionisti in particolari settori.
Questa prima esposizione è dedicata ad un piccolo particolare della vita quotidiana, un classico nel suo genere, un oggetto di uso comune, comunissimo ed amatissimo per la bellezza dei suoi disegni, colori e forme che ne hanno fatto la sua particolarità.
                Questa esposizione è dedicata  al francobollo che ha interessato moltissimi giovani collezionisti e che con l’avvento dell’uso della posta elettronica o di internet sta vivendo un momento di declino e di disinteresse proprio nel ricercare e perfezionare questa raccolta, offrendo sul mercato sempre meno novità.

Questa Esposizione su la Filatelia Massonica è lo studio e la raccolta di francobolli che sono associati direttamente o possono essere indirettamente collegati alla Libera Muratoria o Massoneria ed offre francobolli emessi da qualsiasi paese nel mondo.
La Raccolta di questi piccoli oggetti, desidera portare un piccolo mattone ed incentivo  ad un pubblico non sempre informato sulla Massoneria ed ai suoi iscritti per un messaggio incentrato sulla ricerca di simboli, conosciuti o riferiti inconsciamente, o dedicati espressamente a  personalità massoniche evidenziate nel francobollo, oppure ricordate in occasioni speciali, ossia annulli filatelici dedicati.
In questo settore ricordiamo una serie di buste / cartoline con annullo “ Primo Giorno d’emissione “ o “ First Day Cover “, che hanno una loro propria classificazione.
La Raccolta presentata e esposta, naturalmente non è completa ed esaustiva, lasciando intatto il sistema di lavoro proprio della Massoneria, quello della continua ricerca e del perfezionamento del proprio lavoro personale, ed in questo caso specifico della continua ricerca delle novità e delle nuove emissioni filateliche.
                La prima e più interessante parte di questa esposizione, e direi unica nel suo genere di ricerca,  nasce dallo sforzo e dall’interesse di Sergio Ferrando nella ricerca  e nella correlazione del simbolo massonico inserito consciamente o  per caso nel disegno del francobollo e/o perché derivante proprio dal sistema del messaggio simbolico, e che dal simbolo porta ad un sistema di pensiero e di sviluppo e di miglioramento dell’Uomo e della Società.
                Per la seconda dobbiamo ringraziare Paolo Masieri, profondo conoscitore ed appassionato raccoglitore di documenti, certificati, libri, francobolli, e quant’altro in materiale cartaceo sia correlato alla massonica Istituzione, il quale ha raccolto proprio i francobolli dedicati direttamente alla Massoneria.
                Infine per la terza parte, che rappresenta una storia ed un impegno particolare nella ricerca, è dedicata alle buste Primo Giorno d’emissione, e qui segnalo e ringrazio Riccardo Romeo Jasinski che ci ha fornito alcuni esempi a campione provenienti da tutto il mondo. Fornendo cosi un completo panorama a campione a chiusura dell’esposizione.
                Ringrazio anche Alberto Barbero per la bibliografia, i cataloghi, e le ricerche correlate e servite a segnalare ed ampliare quanto non è stato espressamente reperito negli anni o che è sfuggito alla ricerca iniziale ed Emilio Bianchi e Claudio Pacciarini per il coordinamento e la preparazione tipografica.

Sabato 1 Dicembre 2012 dalle ore 16.00
Sarà disponibile la Busta dedicata della manifestazione con l’annullo Primo Giorno di emissione.
Sarà inoltre pronto il primo Quaderno dell’Esposizione temporanea a cui seguiranno nel tempo i successivi Quaderni  delle raccolte esposte e presenti nel  MU.·.S.·.MA.·.

Cristiano Franceschini
Direttore   Museo Simbologia Massonica
Via dell’orto 7 - 50124 Firenze
Tel 055220166 cell +393389324556



Fonte: MU.·.S.·.MA.·.

giovedì 22 novembre 2012

Progetto Africa: Concerto di solidarietà

La Loggia capitolina "Jerusalem" (1199), in collaborazione con il Collegio circoscrizionale del Lazio, organizza il 9 dicembre a Roma (Piazzale degli Archivi 42, ore 17) una serata di solidarietà per la raccolta di fondi a favore della "Della Ventura Foundation", onlus che dal 2001 - grazie al Fratello fondatore - sostiene attività internazionali in varie parti del mondo afflitte da calamità naturali, condizioni sanitarie critiche e situazioni di grave indigenza e instabilità sociale. "Progetto Africa" è il programma ora in campo che comprende due progetti socio-sanitari in Kenia, nel Distretto di Malindi, gestiti dalla Cooperativa The Omari Project e dall'Associazione Unity Junior School, nata nel 2009 dalla coraggiosa reazione di alcune donne locali al problema dei minori abbandonati.
L'occasione per la raccolta fondi è data da un concerto in cui, tra gli altri si esibiranno i Maestri Paolo Di Cioccio, Maestro Venerabile della "Jerusalem", e Bruno Battisti D'Amario, Consigliere dell'Ordine, ex Presidente circoscrizionale, e autore dell'inno del Grande Oriente d'Italia "Initium".
La manifestazione è aperta a tutti - Massoni e non - e il costo del biglietto è di 25 euro.


Fonte: GOI

mercoledì 21 novembre 2012

Purgatorio ad Arco, dai lumini al led

Terminati i restauri nell'ipogeo della «chiesa d''e cape 'e morto». Una teca mostra le lettere del culto dei defunti.

NAPOLI - Dalla (poca) luce dei lumini a quella del led. Sembrerebbe un controsenso per l’ipogeo della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota come quella «d’’e cape ‘e morto», nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, in via Tribunali. E invece non lo è, perché i recenti restauri in chiave moderna non hanno fatto altro che valorizzare ancora di più la più nota tra le terresante partenopee, dove fin dal ‘600 era praticato il culto per i defunti.
UN LAVORO ANTROPOLOGICO - In via Tribunali 39, negli ultimi mesi, è stato svolto un lungo e meticoloso lavoro da parte dell’antropologo, fisico e paleopatogo della Federico II Pier Paolo Petrone e del giornalista appassionato di antropologia culturale Antonio Tortora, che hanno messo in ordine teschi e ossa, ripulito riggiole e scarabattole e, in pratica, hanno «musealizzato» a dovere il caos che regnava nel sottosuolo della chiesa delle «anime pezzentelle». Tra le novità, ad esempio, una lunga teca che custodisce lettere ed ex voto che il popolo napoletano rivolgeva alle anime defunte implorando grazie e protezione. Un’usanza dal sapore arcaico e pagano, non a caso interrotta dal cardinale Ursi nel ’69, poiché si chiedeva intercessione direttamente ai trapassati invece che al Signore o alla Madonna.
NUOVE SCOPERTE - Durante i lavori sono state risistemate diverse nicchie contenenti resti mortali - in particolare quella della giovane promessa sposa Lucia - corredate da fiori di stoffa, pupazzi, merletti, rosari. Il tutto, ordinando il disordine che sussisteva prima, ma senza intaccare più di tanto l'atmosfera sacra e suggestiva del luogo. Il complesso museale di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco è di proprietà dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus, costituita nel 2009 e gestita, in regime di convenzione, dall’Associazione Progetto Museo. Uno «scrigno» che continuerà a sorprendere turisti e napoletani, continuando di sicuro a far parlare di sé: sono stati infatti scoperti ulteriori ambienti dell’ipogeo, da esplorare e - si spera - da aprire al pubblico.
Marco Perillo

Approfondisci la Notizia: Purgatorio ad Arco un arco sul territorio  - Napoli.com
                                          Si Rinnova il culto delle "anime pezzentelle" - Napoli.com


Fonte:http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

lunedì 19 novembre 2012

"ADERENTI A CIRCUITI SIMIL-MASSONICI", "ISCRITTI" ALLA MASSONERIA, MASSONI: LE DIFFERENZE CI SONO, ECCOME !

Più di cinquant'anni fa - con il titolo di "Initiation et réalisation spirituelle" - Edit.ns Traditionelles (Parigi) - veniva pubblicata postuma una raccolta di scritti di René Guénon, in uno dei quali si leggeva (traduco a braccio) che "la stupidità che si riscontra al giorno d'oggi in tanti uomini, potremmo dire nella più parte di essi, man mano che si generalizza e si viene ad accentuare la decadenza intellettuale propria del periodo di fine del ciclo, è forse una delle cose che troviamo più difficilmente sopportabili. A questa dobbiamo aggiungere l'ignoranza, o meglio ancora un certo tipo di ignoranza ad essa strettamente correlata: quella che, nell'assoluta non-coscienza di esser tale, si permette affermazioni tanto più temerarie tanto meno sa e concepisce, e che proprio per questo rappresenta un male irrimediabile per chi possa manifestarla".
Credo che simili valutazioni, sempre attuali e dense di analisi e critica storico-sociale e filosofica - a prescindere dalle idee soggettive e quindi personali dell'Illustre Autore - non abbiano tempi e contesti specifici: sono valide comunque, a prescindere da tempo-luogo-contesto-situazione.
Questo preciso richiamo letterario mi è venuto alla mente apprendendo recenti fatti riportati dalla cronaca - peraltro non dissimili da altri che si sono verificati in passato, e purtroppo con un'impronta che potrebbe riproporsi in futuro -, ci riconducono a considerare come l'utilizzo del termine "massonico" sia divenuto veramente inflazionato.
Soprattutto perchè al termine non sempre si adatta la reale "qualità" dei soggetti, ma la sola loro apparenza: talvolta sostenuta da fatti riportati in modo frammentario, frettoloso, superficiale ed equivocabile.
Il che nuoce comunque alla totalità di quanti "siano, operino e si sentano Massoni, in modo corretto e trasparente": confuso com'è il grano con la gramigna.
Prova ne sia il crescente utilizzo del termine "massone" in modo spregiativo ovvero come qualificante comunque negativo di un soggetto o di un contesto: il che non solo ci porta alla solita, abusata e pessima abitudine italiota di "dare un'etichetta" a tutto ed a tutti (oserei dire: bollando e viziando fin dall'inizio una notizia, un'opinione, una valutazione. Così distorcendola), ma ci riconduce alle solite smanie "complottiste" che ciclicamente salgono a galla e vengono riproposte (guarda caso, quando la situazione socio-economica è tesa: quasi a voler stornare l'attenzione da tematiche più serie e sicuramente più attinenti la nascita e l'evolversi delle crisi).
Ma in special modo ci riporta a quei tristi tempi quando si cerca di aggredire chi possa avere idee ed opinioni (anche solo potenzialmente e specie se "libere", queste opinioni) diverse dalle nostre: si rammenterà quando dicendo "sei un prete" o "sei un gesuita" si indicava in modo non certo simpatico l'iscritto ad un certo partito politico, oppure quando dando dell' "ateo e mangiapreti" o peggio ancora del "senza dio" si indicava chi fosse iscritto a tal'altro partito, o parole di frequente uso quali "catto-comunista" o "pretuncolo" o "bacia-pile" o quant'altro di concettualmente assimilabile. Delle periodiche, stantie ma urticanti "cacce alle streghe" di antica memoria, che si affacciano pericolosamente nel contesto storico-sociale per colpire - questo è il mio parere - chi "pensa" e soprattutto chi "pensa in modo libero" al di fuori coercizioni ovvero schemi precostituiti.
Evidentemente, di pessima memoria e di un'acuzie di vetero-cultura oggi patiscono non solo quanti siano affetti da perniciosa povertà di idee, di parole e di concetti, ma anche certi "moderni" soggetti (arringa-popolo? mestatori? aspiranti capo-branco? ) che continuano a parlare della Massoneria indicandola quale "società segreta".
Niente di più falso, niente di più sbagliato.
Cosa che evidenzia una pericolosa malafedee soprattutta una profonda ignoranza: della Storia e della sua evoluzione - non solo a livello nazionale -, dei mutamenti della società e degli usi-consuetudini-costumi, infine delle variazioni esiziali che la Legge ha prodotto nell'indicare le attività non sonsentite nè tollerate nel contesto delle associazioni. In poche parole, non esistono "società segrete" e - ammesso e non concesso che possano esistere ovvero che potrebbero in seguito forse esistere - sarebbero immediatamente (e giustissimamente!) stroncate dalle Autorità.
Quanto a certe "discriminazioni" esercitate o quantomeno adombrate nei confronti di soggetti che non fanno mistero della loro regolare iscrizione a Logge massoniche regolarmente (in termini di Legge) operanti, ebbene che sia chiaro come non siano lecite: così come più volte sottolineato in sede di Corte di Giustizia e di Parlamento Europeo. La violazione dei diritti del singolo Cittadino di poter liberamente e senza subire pregiudizi aderire a lecite associazioni, è stata censurata e condannata.
E' evidente, lapalissiano, che in ogni contesto - qualunque sia l'etichetta, il nome, il titolo distintivo che lo contraddistingua - esistano soggetti sani e soggetti avariati: per questo, esistono le Autorità competenti, piuttosto che non atteggiamenti o liste di proscrizione. Il male, il crimine, il delitto, devono essere sempre perseguiti: a tutela di ciò che è sano.
Ma se - in una indicazione/valutazione - si mescolano i soggetti avariati a quelli sani - o se preferite, i "peccatori" ai "santi" -, non ne può che uscire una poltiglia odorosa sì ma non profumata: il che nuoce alla Verità. Quindi, io penso che chi ponga in essere un simile disegno, sia spronato da altre non dichiarate velleità e quindi da altri interessi: innominati o innominabili che possano essere. Il malfattore va indicato per ciò che é e va censurato per ciò che "ha fatto" (non per ciò che "dicono" possa aver fatto, ovvero ciò che "non è provato" possa ver fatto).
Tornando al tema del titolo: premesso che chi scrive non ha la minima intenzione di entrare nella specificità di singole situazioni - rapportandosi quindi alla complessità delle cronache ufficiali -, preliminarmente va sottolineato - se mai ve me fosse bisogno - che bene fanno le Autorità preposte ad utilizzare tutte le misure - tanto preventive che repressive - per contrastare e arginare situazioni valutate come contrarie alle Leggi vigenti.
In secondo luogo vale la pena di ricordare come i "veri Massoni"- ovverosia coloro che si avvicinano e aderiscono alle idealità muratorie studiandone e condividendone lo spirito culturale, simbolico e filosofico, la storiografia e le tradizioni specie quelle etiche e morali - siano "fedeli Cittadini dello Stato di cui per primi rispettano con scrupolo le Leggi, così divenendo esempio virtuoso nei confronti di coloro con i quali possano rapportarsi. Tale rispetto è estensivamente ricondotto alle Istituzioni dello Stato ed a chi le rappresenti, ad ogni livello".
Questa è regola antica che, pur se con diverse connotazioni nei diversi testi/statuti/regolamenti (di cui ciascuna parte è responsabile per contenuti e applicazione) è ciò che avviene nelle corrette-libere-trasparenti associazioni massoniche.
E non può essere diversamente.
Se così non fosse, vorrebbe semplicemente dire che chi ha assunto comportamenti - o ha commesso fatti - di segno opposto, ossia "contrari alle Leggi dello Stato", non è massone: meglio ancora, potrebbe forse - ma, sottolineo, solo "forse" - esserlo stato in un momento iniziale, per poi deviare.
Altra regola aurea è che, premesso che non esiste nè può esistere "segretezza" e quindi "attività segreta" in qualunque associazione, specie se ti tipo massonico - aggiungo io -, può esserci oggi solo una naturale, minima "riservatezza" ma non dissimile da quella che può tutelare la privacy dei soci di una bocciofila o di una compagnia di recitazione o i soggetti morosi di un condominio, i cui nomi non possono essere oggetto di pubblicità o di listing. Salvo nelle opportune sedi. Da qui il dovere - anzi l'obbligo - per qualunque Massone degno di tale nome che venga a conoscenza di fatti che lo inducano a ritenere l'esistenza di situazioni contra legem, di attività - singole o meno - di tipo "segreto", ossia riconducibili al concetto di "segretezza", l'obbligo quindi di denunciarle alle Autorità. Autorità che altro non è se non quel Magistrato superiore cui fanno espresso, puntuale, riferimento gli Statuti Generali del 1820-1821 adottati dalla più parte delle strutture massoniche in Italia (parlo, ovviamente, del testo originale e non degli adattamenti adottati strumentalmente da questo o da quel contesto).
Chi è l' "aderente a circuiti simil-massonici"? L'aderentre "segue da vicino una opinione, un'iniziativa oppure appartiene a un'impresa costituita o ad un partito" (Devoto-Oli). Relativamente a questo specifico contesto, per me l' "aderente a circuiti simil-massonici" è colui che per soddisfare proprie motivazioni ovvero esigenze, ritiene di soddisfarle, iscrivendosi ad un'associazione che spesso solo nominalmente intende riferirsi alla "massoneria" (nè più nè meno che una porta di ingresso ad un locale, sulla quale spicchi un cartello con tale indicazione: come se fosse una bottega) ma che in realtà la pratichi male o, peggio, non la pratichi affatto. A questo punto, il soggetto aderente per interesse, lì resta e cerca di trarre un proprio profitto personale : così soddisfacendo la propria motivazione/esigenza originaria.
Quindi, un iscritto carente di motivazioni idealistico-esoteriche o di studio, o di un qualche progetto di crescita interiore: solo un soggetto spinto da considerazioni mercantili e utilitaristiche che entra in contatto con altri suoi simili in un contesto che a questo punto potrebbe benissimo assumere qualunque altra denominazione - ma il ricondursi alla massoneria, di per sè offre una certa aura, un certo pur minimo credito, a priori -, comunque non disdegnando gli orpelli e i titoli altisonanti.
Anzi: in questi ambienti volano titoli e patacche di tutti i tipi.
Ora, chi è colui che definisco l' "iscritto" alla Massoneria? L'iscritto è "chiunque faccia regolarmente parte di un'istituzione o di un'impresa organizzata" (Devoto-Oli). Definizione sostanzialmente diversa da quella precedente, e le differenze sono fondamentali. Il soggetto può iscriversi per curiosità o perchè portato e quindi desideroso di approfondire, ma il fine è quello di frequentare secondo delle regole, delle norme, dei riti: dapprima "bussa" per poi - diciamo "forse" - essere ammesso nella struttura che l'ha attratto. Un'attrazione suscitata da fattori diversi e non sempre concatenati: per curiosità personale, per curiosità suscitata da impulsi pubblicitari, per dimensione, per ubicazione, per storia, per fatti di cronaca (ossia, vox populi), per composizione o altro. Si iscrive il più delle volte per vedere se ciò con cui entrerà in contatto è rispondente alle sue aspettative. Troppe volte la sfumatura tra i termini "aspettativa" e "interesse" è molto labile: ma l'iscritto tale è e difficilmente crescerà (nel senso iniziatico).
Per ultimo: chi è colui cui compete la definizione di "Massone"? Innazi tutto è un soggetto che ha percepito che il proprio "modo di essere", di concepire alcuni concetti fondamentali della vita, del quotidiano, del sociale, coincide con analoghe considerazioni espresse da altri soggetti da lui conosciuti. Anche questi percepiscono nel loro conoscente analogo sentire, e - se già iniziati - con le giuste parole gli fanno capire che, questa coincidenza di valutazioni e di atteggiamenti, può trovare coagulo - ma anche punto di partenza - nell'intraprendere insieme un percorso di studio, approfondimento ed analisi finalizzato ad una sana "crescita interiore" basata su concreti e specifici valori.
Se è vero che anche qui esiste sempre la figura del "bussante", esiste una sommessa e discreta "tegolatura" preliminare ed una palese "tegolatura" successiva all'essersi palesati, entrambe utili e valutare concretamente - ma da ambo i lati, questo: anche il "bussante" deve valutare "dove" stia per essere ammesso, poichè egli si deve rispecchiare in questa realtà e lo specchio deve restituire la sua stessa immagine, senza distorsioni - se le motivazioni ed i presupposti abbiano basi più che concrete. Dopo questa fase, il soggetto "bussante" viene "valutato per essere ammesso in Loggia" e quindi "accettato" da coloro che sono già colà praticanti: passaggi fondamentali, saltando i quali le basi da potenzialmente solide si trasformerebbero in traballanti fin dall'inizio.

Questo percorso è quindi un percorso di "formazione", attraverso il quale si giunge ad un miglioramento del "sè" - poichè l' "io" deve essere abbandonato all'entrata del Tempio -, tale da determinare l'acquisizione/l'accrescimento di qualità utili al punto da poter essere donate non solo ai propri Fratelli - con i quali si "donano" e si "ricevono" identiche "ricchezze interiori" -, ma anche e specialmente al proprio prossimo.
Qui è la chiave di tutto.
Se non c'è "amore per il prossimo", non c'è sentimento di "fraternità", di "solidarietà", di "amore fraterno"; senza questo dono, senza questa caratteristica, senza questa qualità, non c'è la "filantropia".
E così come recitano tutti i più antichi testi di muratorìa (la Massoneria delle Antiche Tradizioni, quella che personalmente ho battezzato "Massoneria delle Antiche Pietre" - alcuni elementi della quale coincidono anche con la Massoneria Moderna -) senza la "filantropia" non esiste la Libera Muratorìa ossia la Massoneria.
E se non esiste la Massoneria non possono esistere i Massoni, quelli "veri".
Aderente.
Iscritto.
Massone.
Qualità diverse per livelli di operatività interna e per responsabilità, sia interna che esterna.
Si farebbe quindi un favore alla Verità se, allorquando certe notizie devono essere diffuse, si specificasse meglio a che tipo di soggetti ci si riferisca, così da non fare di tutta un'erba un fascio.
Se a tutto questo volessimo aggiungere la coorte dei tanti "ex", ossia di quanti "in passato" avessero potuto "aderire" a qualcosa, o essere stati "Iscritti" a qualcosa, il discorso si fa più ampio. Nelle eventuali malefatte di un "ex", non può essere coinvolto il pregresso contesto di appartenenza, salvo la palese prosecuzione - che può essere persino solidale o contigua, e comunque finalizzata - di rapporti effettivi e concreti.
Il Massone? Il "vero" Massone, colui che attraverso l'iniziazione di tipo rituale ha inteso solo perfezionato e formalizzato un proprio innato "modo di essere", anche se "ex" (ossia "già facente parte" di un qualche contesto) permane interiormentre nelle proprie qualità. Il "modo di sentire", il "modo di essere", restano: a dispetto di eventuali esperienze poco positive nel contesto associativo cui possa essersi iscritto.
Se quanto sopra indicato si adatta ai singoli soggetti, non bisogna trascurare i contesti cui essi possano riferirsi, in termini di appartenenza.
Chi è "aderente a circuiti simil-massonici" non si pone soverchie problematiche: i suopi interessi personali sono preminenti su tutto, e quindi non importa granchè saperne poco o niente di massoneria (a tutte lettere minuscole), come non importa granchè se all'interno si recitino-scimmiottino copioni a soggetto di tipo "simil-massonico" con il contestuale utizzo di un linguaggio parallelo: il "massonichese".
Gli "iscritti", a loro volta, si dovrebbero sì preoccupare se la struttura cui eventualmente aderiscono persegua una c.d. "politica gestionale" condizionata amministrativamente dall'esigenza di alimentarsi attraverso nuove "iscrizioni" o "regolarizzazioni" di soggetti di altra provenienza: perchè in una struttura simile la "quantità" diviene antagonista della "qualità", e gli iscritti dovrebbero preoccuparsene poichè le maglie della selezione forse potrebbero essere larghe mettendoli a contatto con potenziali fattori di rischio.
In una "grande" struttura formata da un complesso piramidale di soggetti, nel cui contesto il concetto di "delega" di funzioni apicali è molto rarefatto, ritengo verosimile l'ipotesi che un "vertice" difficilmente possa essere pienamente a conoscenza della singola, eterogenea composizione della "base": nonostante tutte le misure di prevenzione che possano essere adottate.
La "vera" Massoneria non è idonea ad operazioni di "massa": la selezione è essenziale ancorchè opportuna, ed è stato sempre così. Salvo quando operazioni più mercantili - aziendalmente, le potrei definire di "marketing" e di "recruiting" - hanno avuto la prevalenza, assumendo un ruolo rilevante, tanto da relegare in secondo piano gli altri aspetti fondanti delle "idealità libero-muratorie" e dei sani criteri di selezione.
Ecco perchè a volte la confusione interna si riversa all'esterno, ed ecco perchè dall'esterno i comportamenti poco corretti e poco virtuosi di quelle che in definitiva sono delle "pecore nere" e quuindi "minoranze", coinvolgono maliziosamente e maldestramente la "maggioranza" dei buoni Fratelli, dei buoni e validi iniziati.
E potrete sempre essere certi che "questi" buoni Massoni nulla avranno a che vedere con gli altri che abbiano preferito "iscriversi" o entrare in una bottega "simil-massonica".
Lo stesso accadrebbe se qualcuno, leggendo quanto sopra, si permettesse di dire che si tratta di "utopie" di "roba antica, vecchia, superata": oltre a dimostrare di non saperne, di Massoneria, dimostrerebbe di essere più dalla parte della lana che non della seta...
Se è vero che nel c.d. "mondo profano" ci sono forti turbamenti e pericolosi squilibri, è vero anche che i buoni Massoni - rigorosamente, al proprio interno: nella propria realtà assoluta e ricca di valori - non ne devono venire travolti: le passioni umane - con tutti i loro rischi - devono anch'esse rimanere fuori dal contesto iniziatico, ed i Fratelli - allacciati l'uno all'altro in una "catena d'unione" che esalta e moltiplica le Energie migliori devono sentirsi parte di un insieme in grado di donare al Mondo il meglio di loro stessi.
Spero che la mia analisi, personale ma oggettiva, sia di stimolo per approfondimenti personali: la domanda "chi sono-con chi sono-cosa farò-dove andrò" è sempre valida.
Ci sarà chi ancora si confonderà?

Giuseppe Bellantonio

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mercoledì 14 novembre 2012

"MASSONERIA D' ESSAI": Eutanasia o diritto di morire in pace?

Eutanasia o diritto di morire in pace? Fonte:  Ripr. Or. 1977 - Per gentile concessione dell' Accademia di Alta Cultura

Libri: letteratura e esoterismo, 'Il Maestro del Sogno' di Franco Cuomo

Roma, 13 nov. (Adnkronos) - Dal mito di re Artu' a Carlo Magno ai Cavalieri Templari. Dal Graal ai segreti della Massoneria e della Cabala, al grande equivoco libertario di Utopia, la citta' ideale. E non solo. 'Il Maestro del Sogno' di Franco Cuomo, che esce con la casa editrice Tipheret a cura di Alberto Cuomo e di Gerardo Picardo con saggi di Gustavo Raffi e Pierfranco Bruni, e' anche un libro che indica la possibilita' di un cammino da percorrere per lavorare al proprio perfezionamento interiore.
E' la testimonianza di una ricerca incessante del senso della vita e del divino che e' dentro di essa. Sono appunti, interventi, tavole che costituiscono la griglia simbolica di tutta l'opera letteraria e drammaturgica dello scrittore, scomparso il 23 luglio del 2007, il backstage dei suoi grandi romanzi cavallereschi, come 'Gunther d'Amalfi', il 'Codice Macbeth', entrambi finalisti al Premio Strega, 'I Sotterranei del Cielo', il 'Tradimento del Templare', 'Carlo Magno'. Ma anche dei grandi protagonisti dei suoi lavori teatrali: da Giacomo Casanova, a Caterina delle Misericordie, a Giovanna d'Arco e Gilles de Rais a Beatrice Cenci a Nerone.
Il libro sara' presentato giovedi' a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d'Italia (via di San Pancrazio, 8), alle 18, da Maurizio Scaparro, Rita Parsi, Salvatore Spoto, Massimo De Rossi. Interverra' Pierfranco Bruni. Concludera' il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.
 
Fonte:  Adnkronos

lunedì 12 novembre 2012

Approfondimento: Napoli Svelata di Antonio Tortora

Da domenica 4 novenbre e solo per pochi giorni la “Napoli Svelata” sarà in mostra a Cuba presso il Comitato dell’Avana della Società Dante Alighieri con 26 fotogrammi, formato 40 x 40 in bianco e nero, scattati dal fotografo professionista Mario Zifarelli, conosciuto nell’ambiente con il soprannome di “Zif”. 
Giovane rampollo di una dinastia di fotografi, docente di fotografia per corsi regionali e ministeriali e attuale fotografo ufficiale del concorso Miss Italia, ha percorso ogni tappa di una gavetta che gli consente di utilizzare con grande maestria sia le mitiche Hasselblad made in Svezia che le moderne e digitali fotocamere nipponiche Canon, Nikon e Pentax.
Ha raggiunto la piena maturità professionale e artistica.
Per approfondire la conoscenza della città del sole e della sirena Partenope, con i suoi misteri legati agli dei e ai culti antichi, e per rintracciare le testimonianze della tradizione ermetica a Napoli, ha compiuto lunghi tour nel cuore del centro storico, per mesi, prima con il giornalista e cultore di storia napoletana Antonio Tortora e poi si è confrontato con la presidente dell’associazione Thelema Laura Miriello nonché con Sergio Mannato dell’associazione La Casa di Mercurio, tutti collaboratori del progetto fotografico e seriamente impegnati in un’operazione tesa a portare la Napoli esoterica a San Cristòbal de La Habana, vero nome della capitale cubana, dove opera la prestigiosa istituzione culturale italiana. 
Si tratta, senza dubbio, di una Napoli inedita e poco conosciuta anche dagli stessi cittadini che la abitano ma che, ne siamo sicuri, farà visivamente scoprire la città sia alle autorità cubane che agli uomini d’affari italiani e caraibici che in questi primi giorni di novembre affolleranno l’esposizione allestita presso la Società Dante Alighieri.
Una sorta di gemellaggio culturale fra la più epicurea città della Magna Grecia e una delle città dei Caraibi più vicina al tropico del Cancro; napoletani e habaneri condivideranno per alcuni giorni grandi emozioni e misteriose suggestioni.
“È una delle poche volte in cui riesco a realizzare qualcosa di veramente importante per me stesso e che trascenda le tecniche apprese durante anni di duro lavoro – ci dice Mario Zifarelli mentre nel suo laboratorio supervisiona, timbra e firma le foto stampate – e riuscire a mostrarle ad un pubblico di così alto livello mi porta a credere di aver fatto la scelta giusta”. 
La location è stata proposta da Alessandro Senatore presidente dell’Istituto di cooperazione e sviluppo Italia Cuba – Regione Campania, presidente dell’Associazione culturale Mira el Sol nonché responsabile della prima sede consolare itinerante di Cuba a Napoli.
Si tratta di un professionista che si sta dando molto da fare per promuovere sul mercato cubano le aziende campane che operano in vari campi fra cui costruzioni, energia, manifatturiero e medicale con il coinvolgimento diretto di Camera di Commercio e importanti gruppi imprenditoriali caribe. 
Senatore, alla doverosa domanda: “cosa c’entra la fotografia con il business”? invariabilmente risponde, come ha già risposto nel corso di precedenti interviste: “Non penso sia giusto separare i due campi. Cultura ed economia, nella società contemporanea, vanno di pari passo ed anzi più si rafforzeranno i legami culturali tra Napoli e L’Avana, più possibilità avranno le nostre imprese di lavorare a Cuba”.
Il sociologo e fotografo americano Lewis Wickes Hine ha scritto, nella prima metà del ‘900, “la fotografia non sa mentire, ma i bugiardi sanno fotografare” ebbene nel caso di Mario Zifarelli questa regola pseudosociologica non appare vera. 
Infatti siamo stati testimoni di quanta passione ha impiegato per scattare le innumerevoli istantanee, impeccabile snapshotter, e di quanta consapevole accuratezza si è servito per scegliere le 26 immagini riproducenti il bugnato della Chiesa del Gesù Nuovo con i suoi misteriosi graffiti; l’interno della tomba di Virgilio da sempre oggetto di una forte e controversa devozione; la Cripta Neapolitana che con i suoi circa 700 metri di lunghezza e con il suo buio innaturale spinse Johann Wolfgang von Goethe ad affermare: “ho perdonato tutti quelli che perdono la testa per questa città”; il trecentesco portale gotico e l’imponente rosone del “Munasterio ‘e Santa Chiara” con il massiccio campanile contrassegnato da croci templari e facente parte dello stesso complesso monastico; i loculi ricolmi di teschi e ossa disseminati negli ipogei della Chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco, attualmente restaurati, unico luogo al mondo dove le anime del Purgatorio sono oggetto di popolare venerazione ed in particolare il cranio della giovane Lucia ricoperto dal velo nuziale.
Ed ancora i mascheroni gotici riprodotti sui capitelli in pietra calcarea del chiostro della Chiesa di San Francesco a Sorrento, un pezzo di Paradiso in terra; la statua di San Gennaro che richiama istantaneamente al miracolo dello scioglimento del sangue nelle sacre ampolle la cui prima manifestazione sarebbe avvenuta all’epoca di Costantino I.
La Napoli underground con la sua infinita rete di cunicoli, grandi ambienti, cisterne e acquedotti ancora inesplorati che riportano a una vita altrettanto brulicante come quella di superficie ma parallela e sprofondante in misteri stratificati e tutti da scoprire; l’antro della Sibilla Cumana sacerdotessa di Apollo, veggente e guida di Enea nell’oltretomba come narrato da Virgilio nel libro VI° dell’Eneide.
Il Cristo nella grotta conservato all’ingresso del rinascimentale Eremo dei Camaldoli, l’antico monte Prospetto, sconosciuto ai più ma suggestivo per i suoi punti panoramici a 458 metri sul livello del mare. 
Ed infine le Catacombe di San Gennaro che pur rappresentando il più importante monumento della cristianità a Napoli lasciano intravedere, almeno attraverso l’originale punto di vista e le tecniche impiegate dal bravo fotografo, una forte similitudine con la città sotterranea antica di migliaia di anni di Derinkuyu in Cappadocia, Turchia orientale; e difatti il mistero della costruzione della misteriosa e inspiegabile città turca capace di ospitare anche ventimila persone a 85 metri di profondità e delle Catacombe partenopee (antica eco delle mitiche città abitate dai cimmeri) che sono state esplorate solo in una minima parte, permane e stuzzica l’interesse dei ricercatori.
Ogni scatto scelto da Mario Zifarelli è una finestra su un passato più o meno remoto da cui è possibile sbirciare sui segreti di una Napoli che mai sarà completamente svelata a dispetto della locandina con cui si pubblicizza la mostra. 
Tuttavia ogni osservatore, capace di interpretare i segni e i simboli che dalle foto appaiono rispettosi di una misteriosa legge dell’attrazione, sarà certamente catturato da quelle linee di confine che solo il bianco e il nero possono esaltare in quella essenziale armonia di tenebre e luce (yin e yang) che costituisce, in fondo, tutta la nostra vita. 
Napoli e Cuba: due mondi diversi che cercano di conoscersi e di incontrarsi grazie a uomini di buona volontà che al di là di ogni pregiudizio tentano una continua mediazione sensoriale; ammirare le foto cariche di mistero e in bianco e nero di “Zif” in un’assolata location caraibica deve essere un’esperienza straordinaria e riproduce quasi con esattezza le sensazioni che si proverebbero ammirandole in un’ assolata location partenopea. 
Il fotoreporter statunitense William Eugene Smith, più o meno negli anni ’70 ha scritto: “a cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?” 
Noi non sappiamo sinceramente se Mario Zifarelli conosca Smith e quanto prima riportato ma una cosa è certa, lui e il suo staff scientifico fra cui Antonio Tortora, Laura Miriello, Sergio Mannato, Cinzia Cerracchio dell’associazione L’ECO delle Muse e Alessandro Senatore, organizzatore dell’evento, incontratisi “per caso” lungo il cammino della vita, hanno bruciato le tappe riempiendo quelle foto di profondità di campo e profondità di sentimento.
Buena Suerte Zif!
 
Fonte: Antonio Tortora 

domenica 11 novembre 2012

Passaggio nelle Valli Celesti del Fr.·. Giovanni Grimaudo

L’Ill.·.mo e Rispett.·.mo Fratello GIOVANNI GRIMAUDO ha concluso il proprio percorso terreno, passando all’Oriente Eterno.
Nella triste circostanza, ci fa piacere qui ricordare lo studioso, l’esoterista, l’Iniziato Massone attento conoscitore della sana ritualità scozzese, con tutto il sano contributo di cui Egli possa essersi fatto portatore.
Immaginiamo che il Grande Architetto, nella Sua Luce abbagliante, lo abbia già voluto accogliere nelle Valli Celesti, per godere di quella meritata ed eterna Pace che costituisce l’ambito traguardo specie per quanti in Terra possano aver patito ingiustizie o vissuto parentesi di sofferenza e travaglio.
Insieme agli altri Alti Spiriti che lo hanno preceduto, il Car.·.mo Gianni toccherà ora con mano la vera Arte Reale, quella che Egli già praticava a livello umano nel lungo cammino verso la Conoscenza.
Riposa in Pace, Illustrissimo Fratello e che quanti in Vita Ti furono Cari possano trarre conforto dalla consapevolezza che, Lassù, l’Energia del Tutto Ti inviterà nella Sua Gerusalemme Celeste per bere al Calice del Perdono.
 
Fonte:  Fr.·.Michael

venerdì 9 novembre 2012

Firenze,16 NOVEMBRE 2012: MASSONERIA PERDUTA E METAFISICA - Breve storia delle degenerazioni rituali


Il Cenacolo Salomone Riprende l'attività post/estiva nel giorno 16/11/2012 alle ore 20 con la cena che ci permetterà di fraternizzare e conoscere nuovi amici, fratelli e sorelle e a seguire (ore 21) con la conferenza tenuta da Vanni e Bencini. Vi attendiamo con grande piacere ed entusiasmo. Iscrizioni a cenacolosalomone@gmail.com
 
MASSONERIA PERDUTA E METAFISICA 
Breve storia delle degenerazioni rituali 
VITTORIO VANNI E VALTER BENCINI
 Le variazioni rituali dal passaggio della Massoneria Operativa a quella Speculativa fino ai nostri giorni. Ricerca sui rituali e sugli usi cerimoniali


RELATORI: VITTORIO VANNI E VALTER BENCINI

Vittorio Vanni, storico e saggista simbolista, autore di alcuni libri e numerosi saggi sulla storia degli Ordini Esoterici e sulla Massoneria
Valter Bencini, allievo di Vanni, si occupa da anni di Ritualità e Tradizione. Collabora con la Rivista Runa Bianca. Un suo saggio sull'iniziazione femminile è stato pubblicato su esonet.org.


MODALITÀ D'ISCRIZIONE
l. Si indirizza la propria adesione, specificando bene il titolo della conferenza a cui si desidera intervenire, a cenacolosalomone@gmail.com.
2.Nell'adesione si specifica il proprio nome e cognome e di eventuali accompagnatori.
3. Nell'adesione si specifica anche se si vuole intervenire a buffet più conferenza o solo conferenza.
4.L'adesione si intende accettata solo quando arriva l'ok di risposta da parte del Cenacolo
Salomone.
5.Le iscrizioni saranno accettate in rigoroso ordine cronologico.
6.Nel caso di superamento del numero limite, indicato dalla Direzione dell'Albergo, pur
controllando il parametro cronologico, verrà data precedenza a coloro che scelgono
{'opzione buffet + conferenza.
7.E' consigliato inviare le proprie adesioni prima possibile; in ogni caso almeno nei 15 giorni che precedono la conferenza.
RIFERIMENTI INTERNET
Mai l :cenacolosalomone@gmail.com, cenacolosalomone@l ibero.it
WEB: http://www.facebook.com/groups/cenacolosalomone/

PROGRAMMI DELLE SERATE (Venerdì*)
ORE 19.30 Apertura Segreteria e registrazione partecipanti
ORE 20.00 Buffet
ORE 21.00 Conferenza
Il costo della pa1tecipazione alla serata è di 25.00 Euro complessive, così suddiviso:
1 9.00 euro per il Buffet, 6.00 contributo spese organizzative per la conferenza. E'
prevista la possibilità di partecipare soltanto alla conferenza; nel caso il contributo sarà di soli 6.00 euro.

HOTELS - Suggerimenti per chi viene da fuori
GRAND HOTEL MEDITERRANEO - LUNGARNO DEL TEMPIO 44- FIRENZE TEL. 055 660241 -La comodità di essere vicino al centro e alla stessa sede della Conferenza
B.& B IL G I ARDINO DELLA MELAGRANA - VlA ALAMANNl25- FrRENZE
TEL. 3935667902- La comodità di essere ad un passo dalla Stazione Centrale
Camera singola con colazione 70.00 euro
Camera doppia con colazione 90.00 euro
Camera tripla con colazione 110.00 euro

COORDINAMENTO DEL CENACOLO: Presidente: Valter Bencini (3482617675), Vice Presidente: Vittorio Vanni, (3883450207), Tesoriera: Roberta Bianchi (338171 0009), Segretario: Matteo Marliani (3336676873), Consigliere: Fabrizio Sappia (3355861466).

Il Cenacolo Salomone ringrazia gli amici fraterni: Arthea (Elena Frasca Odorizzi)
per la grafica ed il Gruppo Editoriale S.r.l. Tipheret
per la stampa dei depliant.

Fonte: Cenacolo Salomone

( ANSA) - Inno Mameli sarà insegnato a scuola

ROMA - Il Senato approva, in via definitiva, con 208 si', 14 no e due astenuti il ddl che promuove l'insegnamento dell'Inno di Mameli a scuola e istituisce la ''Giornata dell'Unita' della Costituzione dell'Inno e della Bandiera'' il 17 marzo. Il provvedimento e' legge.
[...] La nuova legge inserisce l'insegnamento dell'inno di Mameli nel piano di studio nelle scuole e riconosce il 17 marzo di ogni anno, in continuita' con il festeggiamento dei 150 anni, come ''Giorno dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera'', allo scopo di promuovere i valori di cittadinanza e di consolidare l'identita' nazionale. Obiettivo della legge e' diffondere la conoscenza storica del percorso di unificazione dello Stato italiano e mantenere vivo il senso di appartenenza civica. Il provvedimento prevede, inoltre, che, nell'anno scolastico 2012-2013, siano organizzati, nelle scuole di ogni ordine e grado, percorsi didattici e iniziative per informare sul significato del Risorgimento e sulle vicende che hanno condotto all'Unita' nazionale e all'approvazione della Costituzione.

Fonte: ANSA

martedì 6 novembre 2012

Ritratto di città in bianco e nero, le immagini di Napoli a Cuba.

Napoli in 26 scatti oltreocaeno. Ritratti della città misterica, da Partenope alla Massoneria, esposti eccezionalmente all’Avana nella mostra “Napoli svelata”, tra le sale dell’Istituto di cultura italiana “Dante Alighieri”
di PAOLO DE LUCA

Napoli in 26 scatti oltreocaeno. Ritratti della città misterica, da Partenope alla Massoneria, esposti eccezionalmente all’Avana nella mostra “Napoli svelata”, tra le sale dell’Istituto di cultura italiana “Dante Alighieri”. È un successo di visite, tra le centinaia di avventori cubani e i turisti sull’isola più famosa del mar dei Caraibi.  
Le immagini, in formato 40x40 sono del fotografo Mario Zifaelli, con la consulenza scientifica del giornalista Antonio Tortora. Un bianco e nero d’autore sui luoghi e simboli più rappresentativi della Napoli più affascinante ed esoterica, spesso sconosciuta a molti dei suoi stessi abitanti. 
Dal bugnato misterioso della chiesa del Gesù nuovo, i cui simboli incisi su ogni pietra piramidale pare riproducano lo schema di una melodia o codice massonico, alle edicole sacre nel centro storico, i numerosi teschi custoditi al cimitero delle Fontanelle nel rione Sanità e le Catacombe di San Gennaro.
Interessanti anche le foto alla tomba di Virgilio nel parco di Piedigrotta, tanto affascinante quanto poco frequentato. Secondo la leggenda il grande poeta latino fu anche stregone, tanto da riuscire a scavare in una sola notte, con la sua arte magica, i settecento metri dell’adiacente Crypta neapolitana.
L’affascinante  galleria nel tufo della collina di Posillipo, è ancora oggi ben visibile, anticamente collegava la città all’attuale Fuorigrotta, un tempo unico asse viario verso gli “infernali” Campi Flegrei.

Fonte: La Repubblica-Napoli

I Massoni per le vie di Firenze

Sabato 10 novembre alle 17.30 presso Palazzo Altoviti dei Visacci in Borgo Albizi 18 a Firenze, presentazione del volume scritto da Moreno Milighetti e la collaborazione di Pietro Brunelli per l'Edizione Betti.
Il lavoro illustra la biografia di 70 personaggi, medici, scienziati,  letterati, politici, artisti e patrioti che hanno lottato per l'Italia unita, vissuti peraltro in secoli differenti.Un lavoro che mette in evidenza quel fil rouge molto forte, costituito dall'appartenenza alla Libera Muratoria, la Massoneria italiana.
E' una iniziativa che è stata possibile rovistando tra archivi e biblioteche e contribuisce all'operazione trasparenza che il Grande Oriente d'Italia porta avanti con forza da diversi anni.
Sono tanti i Massoni che hanno lasciato una traccia importante nella  società e che è per questo che si sono meritati di vedersi una strada dedicata  a Firenze come in tutte le altre città d'Italia.
Personaggi famosi alcuni, altri meno, ma non per questo la loro opera è stata marginale, come Giovanni Becciolini, poco ricordato, Massone che fu ucciso dalle squadre fasciste a Firenze per il solo appartenere alla Massoneria.
Fonte: GOI

ARCHIVO MASÓNICO N°28

ARCHIVO MASÓNICO N°28

Fr.·. G. Bartoli.·.

venerdì 2 novembre 2012

'Oltre la crisi per ritrovare l'Uomo: cittadini di un nuovo tempo'. Il 17 novembre a Udine il VII Seminario di Studi Massonici 'In memoriam Antonio Celotti'



Il Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e l'Associazione Culturale Galileo Galilei, organizzano il VII Seminario di Studi Massonici 'In memoriam Antonio Celotti' sul tema 'Oltre la crisi per ritrovare l'Uomo: cittadini di un nuovo tempo'. L'incontro pubblico si terrà sabato 17 novembre, alle 16,30, presso il Palazzo Kechler, in Piazza XX settembre n.4, ad Udine.
Interventi di: Giovanni Maria Cecconi 'Il nostro impegno è la nostra forza'; Fulvio Salimbeni 'Una crisi non solo economica e finanziaria: il compito dell'Educazione'; Dino Cofrancesco 'Il multiculturalismo è compatibile con i valori della società aperta?'; Gian Mario Cazzaniga 'Le difficili sfide della globalizzazione: fra mercato globale e interculturalità'; Enzio Volli 'La crisi dei valori: ci avviamo verso la fine della nostra civiltà?'.
A tracciare le conclusioni, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi.
Si ricorda che nel corso del seminario sarà conferito il premio Celotti con la dazione di due borse di studio cadauna di Euro 1.000,00 a due giovani laureati meritevoli dell'Univesità di Udine.

Fonte: GOI


giovedì 1 novembre 2012

Limoges - Samedi 10 novembre 2012: Salon maçonnique du livre de Limoges


Fonte: GODF

Salon Maçonnique du Livre 17/11/12

Le Salon Maçonnique du Livre se tiendra le samedi 17 et le dimanche 18 novembre 2012, dans l’hôtel de la Grande Loge de France au 8, rue Puteaux à Paris.

 

Tous les éditeurs et revues maçonniques seront présentes pour cette dixième édition de ce salon organisé par l'Institut Maçonnique de France.
Deux journées pendant lesquelles toutes les obédiences maçonniques seront représentées et au cours desquelles de nombreuses manifestations sont prévues et ouvertes au public : conférences, concerts, projection de films, séances de dédicaces et évidemment remises de prix seront à l’honneur.

 À cette occasion, le Grand Maître de la Grande Loge de France, Marc Henry tiendra une conférence le dimanche 18 novembre à partir de 15h30 sur le thème :

« Quelle espérance pour le 21ème siècle ? »
  Fonte: GLDF