venerdì 9 maggio 2014

LA SPADA E LA CROCE: Storie e leggende sui Cavalieri del Tempio. Sabato 24 Maggio 2014, alle ore 10,00, in Roma, presso l’Hotel Parco dei Principi – Via Gerolamo Frescobaldi n.5.

Il 18 Marzo del 1314, Jacques De Molay, Gran Maestro dell’Ordine dei Templari, unitamente a Geoffry De Charney, precettore di Normandia, veniva bruciato a Parigi, nel rogo innalzato su una piccola isola della Senna, vicina alla cattedrale di Notre-Dame, dove, oggi, si trova “le square di Vert Galant”.
L’evento - tragico e doloroso ad un tempo – segnava l’omega di una parabola collettiva non meno tragica e dolorosa.
Il 22 Marzo del 1312, con la bolla “Vox in excelso”, pubblicata il 3 Aprile, durante il Concilio di Vienne, Papa Clemente V aveva, infatti, soppresso, ma non condannato, l’Ordine del Tempio, insieme con la sua regola, il suo abito e il suo nome.
Il provvedimento risolutivo, di tipo amministrativo, che solo il pontefice poteva emettere in quanto suprema autorità dell’Ordine, era una drastica misura conseguente alla pressante e ricattatoria politica religiosa di Filippo il Bello che, in mancanza di quella disposizione soppressiva, aveva minacciato Clemente V di aprire un processo postumo per eresia al defunto papa Bonifacio VIII.
Franava, così, un mondo profondamente nuovo, aperto alle influenze culturali e religiose provenienti, tanto dai Cristiani d’Oriente, quanto dai Mussulmani.
Quell’era, assolutamente originale, però, non finiva, perché i semi, sparsi a piene mani, da quest’Ordine religioso e, ad un tempo, militare, l’unico nato da un Concilio (di Troyers il 13 Gennaio 1129), hanno continuato a dare i loro frutti nei più disparati settori.
La dignità del lavoro; la solidarietà fra le diverse classi sociali; la rinunzia ai privilegi; alla lingua latina, in favore di quel “francese di Terra Santa” che altro non era se non l’espressione della loro identità europea ed internazionale, costituiscono altrettanti esempi di un patrimonio impreziosito dalla indicazione, al laicato, di una propria, specifica, via spirituale, per avere i monaci-guerrieri insegnato che i talenti, che ogni essere umano possiede, debbono essere esercitati in modo sacro, ossia, assoluto.
Codesti temi, e molti altri argomenti ancora, tutti, ovviamente, legati all’Ordine, e alle sue vicende esistenziali e culturali, saranno oggetto di approfondita analisi nel Convegno, che abbiamo indetto, a livello nazionale, nella giornata di
Sabato 24 Maggio 2014 E.V. alle ore 10,00 in Roma, presso l’Hotel Parco dei Principi – Via Gerolamo Frescobaldi n.5, dal titolo
“La Spada e la Croce. “ Storie e leggende sui Cavalieri del Tempio
Viviamo, oggi, in un tempo di profonda crisi, sociale e spirituale, che ricorda, da vicino, quello che ha determinato la nascita dell’Ordine.
Possa il ricordo dei Templari sovvenire a rinvenire la via per uscire dalla crisi.
Specie se saremo capaci di fare convintamente nostro il loro monito : “Consacratevi al bene comune, perché c’è bisogno di voi su questa terra”.
Il rogo di Jaques De Molay, da apparente sconfitta, si rivelerà, allora, per quello che, invece, realmente è : una fonte di splendida luce, alla quale vale la pena di continuare a guardare, persistendo nella lotta per l’edificazione di un mondo sempre più umano e sempre più giusto.
 
Fonte: GLDI