lunedì 19 ottobre 2015

Incontri Servizio Biblioteca. “L’alambicco di Lev Tolstoj. Guerra e pace e la Massoneria russa” di Raffaella Faggionato

Giovedì 22 ottobre a Casa Nathan – Centro Polifunzionale del Grande Oriente d’Italia a partire dalle ore 18 si svolgerà la presentazione del volume “L’alambicco di Lev Tolstoj. Guerra e pace e la Massoneria russa” di Raffaella Faggionato (Viella, 2015). Interverranno con l’autrice, il Secondo Gran Sorvegliante Pasquale La Pesa e i Professori Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa), Cesare De Michelis (Università di Roma Tor Vergata) e Gianni Eugenio Viola (Università di Siena).
«Bezuchov, lui è blu, blu scuro e rosso, ed è quadrato…». Cosa si cela dietro queste misteriose parole di Nataša Rostova, o dietro la strana allusione del principe Andrej Bolkonskij a dei guanti da donna? Qual è il significato della rinascita di Pierre sullo sfondo dell’incendio di Mosca del 1812? E da dove ha origine l’immagine di Platon Karataev, con la sua rotondità? Seguendo tracce e indizi disseminati nel testo di uno dei romanzi più letti al mondo, Raffaella Faggionato ci guida in un avvincente percorso a ritroso, alla scoperta di manoscritti, testi ermetici, rituali massonici – un materiale ricchissimo, tuttora sepolto negli archivi di Mosca, che ha nutrito l’immaginazione creativa di Tolstoj nei sette anni di gestazione di Guerra e pace. Aggirandoci nel laboratorio in cui hanno preso forma personaggi divenuti immortali, tra foglietti, appunti, varianti e brutte copie, scopriremo come sono cambiati l’impianto del romanzo e la tecnica narrativa dello scrittore sotto la suggestione del simbolismo massonico e del linguaggio delle scienze ermetiche. Una prospettiva nuova, che apre squarci imprevedibili sull’epoca e sugli uomini che l’hanno abitata e getta una diversa luce sulla controversa questione del rapporto di Tolstoj con il mondo della massoneria russa.

Raffaella Faggionato insegna Lingua e letteratura russa all’Università di Udine. L'autrice ha intrapreso un'indagine sulla storia della massoneria russa che non è mai stata tentata in precedenza. La sua premessa è che l'illuminismo russo presenta caratteristiche peculiari, che impediscono l'applicazione del quadro interpretativo comunemente usato per la storia del pensiero occidentale. Si occupa di storia della massoneria e del rosacrocianesimo nella Russia settecentesca (argomento cui è dedicato il suo saggio A Rosicrucian Utopia in Eighteenth-Century Russia. The Masonic Circle of N.I. Novikov, Springer, 2005) e delle connessioni tra cultura massonico-rosacrociana e letteratura russa, in particolare nell’opera di Puškin e di Tolstoj.


Fonte: GOI

Il Ministro Boschi in Senato: “Massone, dillo a tua sorella!” Il Gran Maestro Bisi scrive all’esponente del Governo: “Frase sgradevole ed inaccettabile”

 
Il Gran Maestro Stefano Bisi ha inviato una lettera all’onorevole Maria Elena Boschi, Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, in relazione all’episodio, ampiamente pubblicizzato dai media nazionali, accaduto durante il dibattito a Palazzo Madama, prima del voto del disegno di legge costituzionale che porta la firma del Ministro Boschi con cui è stata approvata la riforma del Senato. Durante la dichiarazione di voto finale in aula il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Castaldi, aveva parlato indirizzandosi ai banchi del Governo “di indicibili accordi massonici”. Il Ministro Boschi, stizzito, aveva replicato con un labiale incontrovertibile: “Massone, dillo a tua sorella!”.
Una frase che non poteva passare inosservata, detta da un Ministro, e che la Massoneria non merita per i suoi alti valori e principi. Da qui la decisione del Gran Maestro di prendere carta e penna e scrivere all’esponente del Governo.
“Noi Massoni del Grande Oriente d’Italia – ha scritto il Gran Maestro al Ministro Boschi – che un tempo avevamo la nostra sede in un’ala prestigiosa di Palazzo Giustiniani che oggi fa parte del Senato della Repubblica, prestiamo la dovuta obbedienza e scrupolosa osservanza alla Carta Costituzionale dello Stato democratico italiano ed alle leggi che ad essa si ispirano com’è scritto negli articoli della Costituzione del Grande Oriente che è la più antica e numerosa istituzione libero muratoria italiana. Come tutti i cittadini, seguiamo con interesse ed attenzione il dibattito parlamentare che scandisce la vita del nostro Paese, e siamo rimasti esterrefatti nel vedere la bagarre scatenatisi nell’aula di Palazzo Madama durante la fase d’approvazione del disegno di legge costituzionale che riforma il Senato e che porta il suo nome. La Massoneria non fa politica e i numerosi riferimenti massonici ci hanno colpito. Ma quello che ci ha sconcertato ancora di più è stata la sua stizzita reazione labiale, evidenziata peraltro dai media, in cui risponde al senatore del Movimento 5 Stelle sussurrando: “Massone, dillo a tua sorella!”. Questa frase, caro Ministro, ha nella nostra Società una ben precisa e sgradita valenza che tutti noi ben conosciamo. Noi non sappiamo come Lei la pensi nei riguardi della Libera Muratoria che è stata, è e sarà sempre una grande, universale Istituzione volta all’elevazione ed al bene dell’Uomo. Ma da iniziati, rispettosi e tolleranti nei confronti di tutti non possiamo accettare in silenzio che passi una simile affermazione. Peraltro da un Ministro del Governo Italiano”.
Il Gran Maestro nella lettera ha poi ribadito che ognuno è libero di essere iscritto ad associazioni, istituzioni laiche o religiose e di esternare il proprio pensiero ma sempre nel rispetto di tutti.
“Far parte della Libera Muratoria e portarne nella Società i principi ed i valori è motivo d’onore e d’orgoglio, e ci sono nel mondo anche tante Obbedienze femminili che meritano altrettanto rispetto. Ecco perché quella frase ha ferito il cuore di tanti iniziati”.
Il Gran Maestro ha sottolineato come certe scene viste in Parlamento non possono accadere in Massoneria dove “ci si alza uno alla volta, si parla senza essere interrotti e ci si risiede senza risse verbali ed ingiurie” ed ha ricordato come il Grande Oriente “organizzi convegni pubblici come quello in occasione della celebrazione del XX Settembre al quale da sempre partecipano uomini di cultura e politici di tutti i partiti nel pieno rispetto delle opinioni e delle diverse visioni”. Ha poi invitato il Ministro Boschi a visitare la sede nazionale di Villa il Vascello per vedere da vicino, in un luogo come il Gianicolo, che ha visto tanti uomini dare la propria vita per portare avanti la realizzazione dell’Unità d’Italia e degli odierni valori democratici, cos’è la Massoneria e il Grande Oriente d’Italia. “Noi non diremmo mai: “Questo dillo a tuo fratello o a tua sorella!” – ha scritto il Gran Maestro –. Chi ci conosce ci apprezza, sa a cosa è volto il nostro ininterrotto lavoro per l’Umanità ed evita accostamenti impropri ed offensivi. Certi della sua attenzione, di una sua riflessione, Le Auguriamo un buon lavoro per il Bene supremo dell’Italia.
 
Fonte: GOI