lunedì 19 ottobre 2015

Il Ministro Boschi in Senato: “Massone, dillo a tua sorella!” Il Gran Maestro Bisi scrive all’esponente del Governo: “Frase sgradevole ed inaccettabile”

 
Il Gran Maestro Stefano Bisi ha inviato una lettera all’onorevole Maria Elena Boschi, Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento, in relazione all’episodio, ampiamente pubblicizzato dai media nazionali, accaduto durante il dibattito a Palazzo Madama, prima del voto del disegno di legge costituzionale che porta la firma del Ministro Boschi con cui è stata approvata la riforma del Senato. Durante la dichiarazione di voto finale in aula il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Castaldi, aveva parlato indirizzandosi ai banchi del Governo “di indicibili accordi massonici”. Il Ministro Boschi, stizzito, aveva replicato con un labiale incontrovertibile: “Massone, dillo a tua sorella!”.
Una frase che non poteva passare inosservata, detta da un Ministro, e che la Massoneria non merita per i suoi alti valori e principi. Da qui la decisione del Gran Maestro di prendere carta e penna e scrivere all’esponente del Governo.
“Noi Massoni del Grande Oriente d’Italia – ha scritto il Gran Maestro al Ministro Boschi – che un tempo avevamo la nostra sede in un’ala prestigiosa di Palazzo Giustiniani che oggi fa parte del Senato della Repubblica, prestiamo la dovuta obbedienza e scrupolosa osservanza alla Carta Costituzionale dello Stato democratico italiano ed alle leggi che ad essa si ispirano com’è scritto negli articoli della Costituzione del Grande Oriente che è la più antica e numerosa istituzione libero muratoria italiana. Come tutti i cittadini, seguiamo con interesse ed attenzione il dibattito parlamentare che scandisce la vita del nostro Paese, e siamo rimasti esterrefatti nel vedere la bagarre scatenatisi nell’aula di Palazzo Madama durante la fase d’approvazione del disegno di legge costituzionale che riforma il Senato e che porta il suo nome. La Massoneria non fa politica e i numerosi riferimenti massonici ci hanno colpito. Ma quello che ci ha sconcertato ancora di più è stata la sua stizzita reazione labiale, evidenziata peraltro dai media, in cui risponde al senatore del Movimento 5 Stelle sussurrando: “Massone, dillo a tua sorella!”. Questa frase, caro Ministro, ha nella nostra Società una ben precisa e sgradita valenza che tutti noi ben conosciamo. Noi non sappiamo come Lei la pensi nei riguardi della Libera Muratoria che è stata, è e sarà sempre una grande, universale Istituzione volta all’elevazione ed al bene dell’Uomo. Ma da iniziati, rispettosi e tolleranti nei confronti di tutti non possiamo accettare in silenzio che passi una simile affermazione. Peraltro da un Ministro del Governo Italiano”.
Il Gran Maestro nella lettera ha poi ribadito che ognuno è libero di essere iscritto ad associazioni, istituzioni laiche o religiose e di esternare il proprio pensiero ma sempre nel rispetto di tutti.
“Far parte della Libera Muratoria e portarne nella Società i principi ed i valori è motivo d’onore e d’orgoglio, e ci sono nel mondo anche tante Obbedienze femminili che meritano altrettanto rispetto. Ecco perché quella frase ha ferito il cuore di tanti iniziati”.
Il Gran Maestro ha sottolineato come certe scene viste in Parlamento non possono accadere in Massoneria dove “ci si alza uno alla volta, si parla senza essere interrotti e ci si risiede senza risse verbali ed ingiurie” ed ha ricordato come il Grande Oriente “organizzi convegni pubblici come quello in occasione della celebrazione del XX Settembre al quale da sempre partecipano uomini di cultura e politici di tutti i partiti nel pieno rispetto delle opinioni e delle diverse visioni”. Ha poi invitato il Ministro Boschi a visitare la sede nazionale di Villa il Vascello per vedere da vicino, in un luogo come il Gianicolo, che ha visto tanti uomini dare la propria vita per portare avanti la realizzazione dell’Unità d’Italia e degli odierni valori democratici, cos’è la Massoneria e il Grande Oriente d’Italia. “Noi non diremmo mai: “Questo dillo a tuo fratello o a tua sorella!” – ha scritto il Gran Maestro –. Chi ci conosce ci apprezza, sa a cosa è volto il nostro ininterrotto lavoro per l’Umanità ed evita accostamenti impropri ed offensivi. Certi della sua attenzione, di una sua riflessione, Le Auguriamo un buon lavoro per il Bene supremo dell’Italia.
 
Fonte: GOI