"Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale, 
nelle quali si afferma che 'nelle officine reggine la situazione è 
diventata ingestibile e il solitamente misurato Raffi ha deciso di intervenire 
platealmente per evitare il rischio che si costituisse una nuova loggia dalle 
parti del ponte di San Pietro', si precisa che il 15 dicembre scorso il Gran 
Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, nel corso della trasmissione 
televisiva 'In mezz'ora' condotta da Lucia Annunziata, parlando del rischio 
infiltrazioni malavitose nei Templi, ha sottolineato che in Calabria, come in 
ogni altra area del Paese, la vigilanza dell'Istituzione è sempre alta, per 
impedire consorterie e camere di compensazione che non appartengono alla storia, 
all'essenza e alle finalità della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani. 
Nessun riferimento in concreto è stato dunque fatto a particolari logge né 
esiste un caso Reggio Calabria che attesti un 'inquinamento' della 'ndrangheta 
nelle attività del Grande Oriente dalle parti del Ponte di San Pietro. 
Assicuriamo anzi che gli eventuali soggetti coinvolti in appartenenze sospette 
verrebbero immediatamente buttati fuori a calci dall'Istituzione". E' 
quanto precisa in una nota Antonio Seminario, presidente del Collegio dei 
Maestri Venerabili della Calabria. 
"Come è stato ripetutamente ribadito anche negli ultimi tempi, l'appartenenza alla Libera Muratoria - si legge ancora nella nota - non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che fanno sempre capo a una responsabilità personale. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Si invita anche in questo caso a uscire da banali generalizzazioni indicando, se ci sono prove, quali sedicenti obbedienze massoniche sarebbero oggetto di interessi o movimenti da parte della criminalità organizzata. Di sicuro il Grande Oriente d'Italia non è della partita. Ogni altra precisazione sarebbe inutile", taglia corto il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.
Roma, Villa il Vascello, 29 dicembre 2011
Fonte: GOI
"Come è stato ripetutamente ribadito anche negli ultimi tempi, l'appartenenza alla Libera Muratoria - si legge ancora nella nota - non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che fanno sempre capo a una responsabilità personale. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Si invita anche in questo caso a uscire da banali generalizzazioni indicando, se ci sono prove, quali sedicenti obbedienze massoniche sarebbero oggetto di interessi o movimenti da parte della criminalità organizzata. Di sicuro il Grande Oriente d'Italia non è della partita. Ogni altra precisazione sarebbe inutile", taglia corto il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.
Roma, Villa il Vascello, 29 dicembre 2011
Fonte: GOI
