Noi Lavoriamo per mantenere il passo con la Terra e con lo spirito della Terra.
Poiché stare in ozio è diventare estraneo alle stagioni e allontanarsi dal corteo della Vita che avanza maestosa e con fiera sottomissione verso l’infinito.Quando Noi Lavoriamo, siamo un flauto che attraverso la sua anima trasforma in musica il mormorio della Vita.Chi vorrebbe essere una canna muta, quando tutte le altre cantano all’unisono?
E’ sempre stato detto che il Lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.Ma Noi, quando Lavoriamo compiamo una parte del sogno più avanzato della Terra, che fu assegnata a Noi quando quel sogno nacque.E che sostenendoci con i Nostri Lavori amiamo in verità la Vita.E che amare la Vita nel Lavoro è vivere intimamente con il più intimo segreto della Vita.Ma se nella sofferenza, dicono, che nascere è un tormento e sostentare la carne una maledizione scritta in fronte, Noi rispondiamo che nulla tranne il sudore della fronte laverà ciò che vi è scritto.Dicono che la Vita è tenebre e nella stanchezza fa eco ciò che dicono gli stanchi.Io dico che la Vita è davvero oscurità se è priva di slancio,che ogni slancio è cieco se non vi è conoscenza e ogni conoscenza è vana, se non vi è l’operare, ogni opera è vuota se è priva dell’amore.
Quando operiamo con amore leghiamo Noi a Noi stessi, l’uno all’altro e al G:.A:.D:.U:.
E che cos’è operare con amore?
E’ tessere la stoffa con i fili del cuore, come se anche chi amate dovesse indossarla.
E’ costruire una casa con affetto, come se anche chi amate dovesse abitarla.
E’ seminare con dolcezza e mietere il grano con gioia, come se anche chi amate dovesse mangiare.
E’ impregnare ogni cosa che plasmiamo con un soffio del Nostro Spirito e sapere che tutti gli Spiriti Benedetti ci stanno intorno e ci osservano.L’opera è amore che si fa visibile.
Se non potete Lavorare con amore, ma solo con riluttanza, allora è meglio lasciare il Lavoro e sedere alla porta del Tempio e accettare elemosine da chi Lavora con gioia.Perché se fate il pane con indifferenza, farete un pane amaro che nutre solo a metà.E se spremete l’uva con astio, il Vostro astio distillerà un veleno nel vino.Infine, anche se cantate come angeli e non amate il canto, chiuderete le orecchie del Fratello alle voci del giorno e della notte.
Un sincero Triplice Fraterno Abbraccio.
Vostro Fratello Stefano Bonfà:.