venerdì 1 luglio 2011

MASSONI SI NASCE O SI DIVENTA?

La risposta non é semplice. Anche quando i caratteri basilari di un massone sono giá geneticamente presenti sotto forma di educazione, rispetto, tolleranza, sensibilità e senso etico della giustizia. Giulio Rosi

Nel corso delle tornate massoniche, al di là dei temi filosofici ed etici più complessi e quando lo richieda la necessità del momento si ritorna a parlare del concetto iniziatico di Massoneria. Un fatto positivo, perché é utile verificare di tanto in tanto delle convinzioni elementari che stanno alla base della Massoneria. Anche perchè tutti, massoni e non massoni, sappiamo quanto le basi, solide e ben fondate, siano importanti per sorreggere un edificio. Più che una verifica della conoscenza si tratta di un ennesino stimolo al ragionamento e alla maturità massonica, allo scopo di approfondire dei concetti che, pur essendo parte integrante della fratellanza, molto spesso rivelano piccole, ma significative differenze interpretative derivanti dalla libertà di pensiero e di apprendimento che caratterizza l'Istituzione massonica. A questa domanda, seguendo l'ordine indicato, filosofi e e uomini di cultura, quasi sempre convergono sulla validità dei Principi Universali enunciati dai Padri fondatori, laici o confessionali, delle religioni e delle massonerie. Ovviamente, in nome dell'armonia, nel caso della Massoneria è sempre auspicabile una compatezza di idee su questo specifico argomento, sebbene molto spesso rimangano a mezz'aria dei dubbi, come quello sulla precedenza dei doveri della Famiglia rispetto a quelli verso la Fratellanza. In altre parole, essendo a sua volta una Famiglia Universale, a volte si ritiene che la Massoneria debba avere la precedenza nei confronti dei doveri familiari privati, fatta eccezione dei casi molto gravi in cui la stessa Fratellanza possa e “forse” debba affiancare il massone in difficoltà per aiutarlo ad affrontare i suoi problemi familiari. Ovviamente, a livello soggettivo, introducendo elementi diversi, ogni ipotesi potrebbe apparire valida. Come risolvere dunque il dubbio? Nel corso di approfondite riflessioni, in molte occasioni ci si è resi conto che lavorando su temi apparentemente scontati, ma che scontati non sono, la “pietra grezza” aveva fatto un passo avanti verso la perseguita levigazione. Per contribuire all'approfondimento di questo e di altri interrogativi che danno vita alla libertà di pensiero, spesso ci si chiede se massoni si nasce o si diventa. La risposta non é semplice. Anche quando i caratteri basilari di un autentico massone sono giá geneticamente presenti fin dalla nascita o dall'età evolutiva, sotto forma di educazione, rispetto, tolleranza, sensibilità e senso etico della giustizia. In un bambino o in un adolescente, a seguito di una attenta osservazione comportamentale e caratteriale, a volte già si intrevedono elementi che fanno supporre una latente disponibilità massonica. Ció non toglie però, che chiunque lo voglia veramente, può diventare un buon massone attraverso un serio e costante impegno personale. L'educazione famigliare, l'ambiente e le circostanze possono comunque avere molta influenza. La pietra grezza è una realtà che appartiene a tutti. Siamo tutti pietra grezza, chi più chi meno. Quella levigata è un risultato perseguibile, ma mai raggiungibile. Se si potesse raggiungere lo stato assoluto di pietra levigata, la massoneria non avrebbe più senso. La vita terrena stessa non avrebbe più senso. Va però considerato che appartenere alla massoneria, significa comunque affrontare un percorso ricco di interessi e di soddisfazioni intime e personali, prima ancora che collettive. La scelta della strada massonica rappresenta sempre una svolta di vita, una scelta per sempre, una andata sempre in avanti, mai indietro, un cambiamento verso la perfezione, verso verità altrimenti mai immaginabili. Ma per tornare alla domanda se massoni si nasce o si diventa, è necessario avere ben chiaro il concetto di Massoneria. Nella Massoneria, come nella vita, come si può sapere se siamo qualcosa se non conosciamo bene quel qualcosa? Il fatto é che non sempre si coincide sulle definizioni, pur essendo valide molte idee che apparentemente non sembrano sovrapponibili. Ma che in fondo, alla fine del confronto, lo sono. Quindi è sempre utile parlarne. La massoneria é un'antica società di ordine iniziatico e un sistema di morale, con l'intento di dare la possibilità all'uomo di vivere una vita giusta e retta. E' costituita da una istituzione gerarchica rivolta alla conoscenza che viene perseguita passo per passo rispettando il cammino individuale. E' un'alleanza di uomini liberi, di ogni confessione e ceto sociale. La Massoneria poggia sulla tolleranza e la fratellanza, il rispetto è alla base del rapporto coi propri siminili e il proprio cammino di perfezione viene aiutato attraverso gli arnesi del simbolismo e della Tradizione. E' una società altamente spirituale che trascende, però, le religioni professate, facendo appello a una essenza superiore: il Grande Architetto dell'Universo, che ciascun Fratello è libero di identificare con l'Essere in cui crede. L' appartenenza massonica non esime dalle proprie responsabilità verso la Società in cui si vive. L' impegno che il nuovo Iniziato prende in Loggia è anche quello di essere esemplare nell'adempimento dei suoi doveri civili, nelle forma più ampia della concezione, e quindi applicata alla sua vita privata e pubblica, al suo comportamento negli affari e nella vita professionale. Uno dei pilastri su cui si fonda la disciplina e è senza dubbio il Rispetto della Legge, infatti l'Ordine chiede ai suoi membri il rispetto dellla legge del Paese dove risiedono e lavorano. Tutti i principi etici e morali della Massoneria non entrano mai in conflitto con i doveri che i membri hanno come cittadini, sia al lavoro o a casa o nella vita sociale, ma al contrario favoriscono e rafforzano l'adempimento delle responsabilità sia pubbliche che private. Pertanto non c'è conflitto d'interessi tra gli obblighi del massone e i suoi doveri civili. Per quanto riguarda la propria famiglia, nel suo rapporto con gli impegni verso l'istituzione, si puó essere certi che quest'ultima non chiederà mai ad un suo membro di recare danno alla sua propria famiglia chiedendogli di dedicare troppo tempo alla Massoneria o costringendolo ad agire in qualche modo contro i suoi personali interessi. Ai Fratelli non viene imposto nessun obbligo di pensiero e di idee. Nei limiti del proprio tempo e dei propri impegni professionali, personali e familiari, essi partecipano alle riunioni che in genere si tengono una volta al mese. Il dovere del Fratello, come cittadino sarà sempre prevalente contro qualsiasi obbligazione presa verso l'Istituzione. La Massoneria non è una società segreta, ma le riunioni di Loggia, come le riunioni di molte altre associazioni sociali e professionali, sono private e aperte solo ai membri. Gli scopi e i principi non sono segreti. I cosiddetti "segreti" riguardano solo i modi tradizionali di riconoscimento fra Fratelli. Al massone non é vietato di far conoscere in pubblico la sua appartenenza all'Ordine. Ma non deve mai permettersi di rivelare ad estranei l'appartenenza dei suoi Fratelli alla massoneria. Se questi lo vogliono, lo fanno da soli, nei casi e nei momenti in cui lo riterranno opportuno. La riservatezza, che non è necessariamente segretezza, é uno degli elementi della educazione e del rispetto. Rispetto per tutti, per la stessa Umanità. Ma prima di tutto per i massoni, perchè il loro principio è che chi rispetta i propri fratelli, di sangue o di sentimento, rispetta anche se stesso. E quindi anche la propria famiglia. Ma, ci si chiede: questo principio, oltre che massonico, non dovrebbe essere il principio etico di tutte le persone per bene? 

Fonte: MondoItaliano