martedì 18 ottobre 2011

Il Gran Maestro Pruneti propone una sinergia tra massonerie. «Soltanto facendo ricerca storica, possiamo spazzare via il vento del pregiudizio contro di noi»

PISA. «La ricerca storica sulla massoneria ha fatto passi avanti notevoli. Auspico che una sinergia tra le due Obbedienze, Gran Loggia d'Italia e Grande Oriente, porti a risultati sul piano della cultura».  Lo ha detto il professor Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia, venerdì alla presentazione del libro "Pisa e la Massoneria", scritto dal professor Ippolito Spadafora in collaborazione con il dottor Sergio Piane.  Davanti a una cinquantina di persone intervenute all'hotel Abitalia Tower Plaza per un incontro coordinato dal giornalista Luca Daddi, vicecaposervizio del "Tirreno", Pruneti ha incitato Spadafora a proseguire negli studi sulla Libera Muratoria, poi ha lanciato l'idea di una collaborazione tra le due maggiori comunioni massoniche italiane sul piano culturale. Operazione che, secondo Pruneti, può contribuire a sconfiggere il pregiudizio contro la libera muratoria.  «Là dove non esiste studio - ha sottolineato il Gran Maestro - sorge la leggenda. E in Italia le leggende sono nere e nefaste. Tante menzogne, ripetute tante volte, sono state accolte dall'opinione pubblica come verità. Ma gli studi degli storici possono spazzare via il vento del pregiudizio».  Nel proporre una sinergia tra le due più importanti Obbedienze massoniche italiane - presente anche il giornalista Stefano Bisi, che guida il collegio circoscrizionale della Toscana dei maestri venerabili del Grande Oriente - Pruneti si è riallacciato all'auspicio espresso poco prima dal professor Gian Mario Cazzaniga, dell'ateneo pisano, uno dei maggiori esperti in Europa delle vicende massoniche, il quale ha fatto il punto sugli studi in materia, ha sottolineato che ci sono ancora tante pagine bianche da riempire («Per esempio sui rapporti tra massoneria e resistenza») e ha auspicato la nascita di un centro nazionale di coordinamento per la ricerca storica sulla libera muratoria.  Tra i relatori c'era anche il professor Valerio Meattini, docente all'Università di Bari, il quale ha sottolineato che «il libro di Spadafora enuncia il principio costituente la massoneria: la ricerca, specificando che è ricerca di se stessi».  Inoltre il volume, analizzando il rapporto tra la storia di Pisa e le logge da subito dopo il periodo d'influenza bonapartista fino all'inizio del Novecento, «fa comprendere ai pisani la loro città».


Fonte: Il Tirreno di Pisa