PISA. «La ricerca storica sulla massoneria ha fatto passi avanti
notevoli. Auspico che una sinergia tra le due Obbedienze, Gran Loggia
d'Italia e Grande Oriente, porti a risultati sul piano della cultura».
Lo ha detto il professor Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran
Maestro della Gran Loggia d'Italia, venerdì alla presentazione del libro
"Pisa e la Massoneria", scritto dal professor Ippolito Spadafora in
collaborazione con il dottor Sergio Piane. Davanti a una cinquantina di
persone intervenute all'hotel Abitalia Tower Plaza per un incontro
coordinato dal giornalista Luca Daddi, vicecaposervizio del "Tirreno",
Pruneti ha incitato Spadafora a proseguire negli studi sulla Libera
Muratoria, poi ha lanciato l'idea di una collaborazione tra le due
maggiori comunioni massoniche italiane sul piano culturale. Operazione
che, secondo Pruneti, può contribuire a sconfiggere il pregiudizio
contro la libera muratoria. «Là dove non esiste studio - ha
sottolineato il Gran Maestro - sorge la leggenda. E in Italia le
leggende sono nere e nefaste. Tante menzogne, ripetute tante volte, sono
state accolte dall'opinione pubblica come verità. Ma gli studi degli
storici possono spazzare via il vento del pregiudizio». Nel proporre
una sinergia tra le due più importanti Obbedienze massoniche italiane -
presente anche il giornalista Stefano Bisi, che guida il collegio
circoscrizionale della Toscana dei maestri venerabili del Grande Oriente
- Pruneti si è riallacciato all'auspicio espresso poco prima dal
professor Gian Mario Cazzaniga, dell'ateneo pisano, uno dei maggiori
esperti in Europa delle vicende massoniche, il quale ha fatto il punto
sugli studi in materia, ha sottolineato che ci sono ancora tante pagine
bianche da riempire («Per esempio sui rapporti tra massoneria e
resistenza») e ha auspicato la nascita di un centro nazionale di
coordinamento per la ricerca storica sulla libera muratoria. Tra i
relatori c'era anche il professor Valerio Meattini, docente
all'Università di Bari, il quale ha sottolineato che «il libro di
Spadafora enuncia il principio costituente la massoneria: la ricerca,
specificando che è ricerca di se stessi». Inoltre il volume,
analizzando il rapporto tra la storia di Pisa e le logge da subito dopo
il periodo d'influenza bonapartista fino all'inizio del Novecento, «fa
comprendere ai pisani la loro città».
Fonte: Il Tirreno di Pisa