venerdì 17 febbraio 2012

Roma 17 febbraio 2012 Il Grande Oriente d'Italia ricorda Giordano Bruno. Nel cuore di ogni Loggia, la lezione della Libertà di Pensiero.


Giordano Bruno

"Io dirò la verità". Così esordisce Giordano Bruno nel primo dei sette costituti, gli interrogatori cui il Filosofo fu sottoposto nel corso del processo veneto.Nel 412° anniversario della morte del Nolano, il Grande Oriente d'Italia ricorda e vive la lezione di pensiero, bellezza, umanità e libertà del filosofo europeo. Contro ogni intolleranza, gli uomini del dubbio portano nel cuore la sua conquista: l'Uomo restituito a se stesso e reso padrone del proprio destino. A Bruno, cui sono dedicate tante Logge in ogni parte d'Italia, siamo debitori per aver testimoniato, oltre ogni rogo e mordacchia, che ciò che conta è pensare la propria vita e vivere il proprio pensiero. Ci ha insegnato che la Filosofia non è mestiere, ma vita profonda. E' passione. E che la libertà di ricerca è infinita, come infiniti sono i mondi. Una storia di verità per sempre. Come ha scritto il filosofo Aldo Masullo: "Per un Roberto Bellarmino c'è sempre un Giordano Bruno: non il male e il bene, ma l'integrato e l'apocalittico, la ripetizione e la differenza. Ognuno ha colto a suo modo l'occasione offerta dal proprio tempo".

Fonte: GOI