mercoledì 16 maggio 2012

LA MISSIONE INIZIATICA DEL CONTE DI CAGLIOSTRO Di Mariano Iodice 3.33

Nei nostri studi sul “Triangolo Egizio di Napoli” – in parte divulgati nel mondo profano nel 2007 con un docufilm e alcuni articoli e pubblicazioni (Sky Sat 8, Hera, AgMediapress)- abbiamo rivelato i fini e i travagli massonici del Conte di Cagliostro nel suo soggiorno a Napoli. Ma Napoli non fu che una tappa, noi riteniamo una delle più importanti ai fini della costituzione del suo Sistema massonico Egizio, della missione inziatica del Conte. Una missione che si sviluppò su due direttrici. Una è stata ampiamente dimostrata da molti studiosi della Libera Muratoria: la riunificazione di Riti , consacrata sull’altare sapienzale, dottrinale e ermetico egizio. Il secondo aspetto della missione iniziatica del Conte, fino ad oggi non è stato mai messo in luce, sicuramente racchiuso nei suoi scritti bruciati ( ma con ogni evidenza custoditi ben protetti in archivi inaccessibili agli studiosi). Secondo gli storiografi del mondo profano, e in parte ahimè anche secondo il parere di illustri Fratelli Liberi Muratori, il viaggio del conte di Cagliostro, alias Giuseppe Balsamo, fu solo un peregrinare in tutta Europa di un abile terapeuta spagirico e, nel peggiore dei casi di un classico avventuriero del ‘700. In realtà, come dicevamo poc’anzi, il Conte visitò le Logge Massoniche più autorevoli- che allora andavano nascendo in Europa compresi i circoli iniziatici che avevano in animo di alzare le colonne- nel tentativo di dare come fondamento dl Rito i precetti degli antichi Ierofanti egizi. Ma questo fu solo il “velo” che occultava, addirittura agli stessi Fratelli –tranne pochissimi al corrente della verità-, la sua vera missione iniziatica. In realtà, i luoghi visitati dal Conte erano tappe di una ricerca prima simbolica, e poi potremmo dire archeologica, della “prova” del fondamento egizio della religione cristiana. Una ricerca che ebbe buon fine. Una prova che egli intendeva presentare a papa Pio VI, non sappiamo se per ingenuità buona fede o per un sacrificio della sua stessa vita che riteneva necessari per tramandare a Fratelli di altre epoche. Abbiamo ricostruito la “Mappa simbolica”, città per città del Conte di Cagliostro che presto pubblicheremo [Nell’illustrazione allegata la cartina che illustra i viaggi del Conte di Cagliostro con le città dove vi sono prove che abbia sostato.].Già solo da una lettura superficiale di essa si può avere contezza della nostra teoria. Per quanto riguarda la “prova regina”, siamo certi di essere sulla strada giusta ma occorrono ancora attente e serie ricerche.
 
Fonte: Mariano Iodice, 3,33