In questi ultimi giorni è stato pubblicato un libbricino che tratta, in un unico contesto, di massoneria luciferina, del rapporto massoneria-società e di altro ancora che possa essere attinente a ciò e - di fondo - alla incompatibilità (espressa, a beneficio di Lettori frettolosi, nei termini tipici di una perenne e indeflettibile "impenetrabilità dei corpi") tra massoneria e cattolicesimo.
Lo scritto, che - purtroppo - non sarà l'ultimo su tale argomento, ha spunti interessanti che sottolineano il pregio dell'Autore, peraltro "soggetto togato" e quindi di per se stesso parte in causa. Così come lo è chi scrive, solo per la caratteristica di essere stato "iniziato" alla c.d. "Libera Muratorìa".
Anche questa volta, l'Autore indulge nella citazione/ripetizione di argomenti noti e arcinoti, trattati e ri-trattati, partendo sempre da un'unica posizione: quella di confondere la "vera" Massoneria - nei suoi complessivi quanto molteplici aspetti: storici, culturali, sociali, idealistici, filosofici e simbolico-ritualistici - con le peggiori devianze che altri e diversi contesti possono assumere.
Certamente si potrà obiettare che una cosa è la "teoria" espressa nelle idealità dei principi, ed altro è la pratica. Ma sono le stesse obiezioni che si potrebbero muovere con disinvolta superficialità - che so - anche all'ONU o ad altra nobile istituzione: la giustezza e la profondità della Carta delle NU non evita che vi siano guerre o continue lesioni dei diritti umani o contrasti tra blocchi di interesse. O accomunare tutti i commercianti agli illeciti commessi da uno o pià commercianti.
Si tratta quindi di obiezioni di massima che, per assumere concretezza, obbligano ad entrare nei particolari delle singole realtà.
Il fatto che tali contesti "deviati" assumano denominazioni/caratteristiche simil-massoniche o che i loro appartenenti scimmiottino procedure simil-massoniche, non significa che si tratti di autentiche formule massoniche nè di autentici Massoni.
Evidentemente, esiste il "male" ed è presente in tutte le forme e le formule che la quotidianità ci prospetta; ma è altrettanto vero che esiste il "bene", che è prevalente al "male".
Se dovessimo abbinare la presenza del "male" o del "satanico"o del "luciferino", presenti anche a livello non manifesto, ci dovremmo affidare a formulazioni che pur nella disamina concettuale avranno il carattere della generalità piuttosto che non della particolarità.
Perchè, se dovessimo scendere nel particolare, dovremmo prendere tutto l'elenco delle attività del "consorzio umano" nel mondo, tutti i modi con cui tale consorzio si manifesta ed opera specie tramite tutte le forme e le formule aggregative esistenti.
Avremmo un semplice assioma: tutto contiene parti di "male", così come contiene parti di "bene". Sono i comportamenti dei singoli - e dei singoli quali componenti di aggregati anche molto ampi - a fare la differenza: così che non possiamo dire che la ditta A dove opera o collabora il signor B - pregno di male - sia anch'essa intrisa da insanabile maglignità o che, per estensione, i colleghi di lavoro del signor B siano anch'essi ricolmi di malvagità.
Non discuto le ricerche fatte dagli Autori di opuscoli, libri e libretti vari; anche perchè non intendo scendere in una polemica senza volto e quindi di scarsa consistenza.
Trovo però discutibile come venga redatto il contenuto dei loro elaborati, così da costituire una sorta di marchio con il quale bollare di indegnità e malvagità milioni e milioni di persone nel mondo, e - per estensione - diverse decine di milioni se si accomunino le loro famiglie, ovverosia centinaia di milioni di soggetti se dovessimo computare la complessità dei rapporti che ogni singolo essere umano ha: nel privato, nel lavorativo, nel tempo libero come nella condivisione delle proprie idealità.
Esistono certamente le aggregazioni simil-massoniche, ovvero rifacentesi solo nominativamente o genericamente al massonico, che operano in modo opposto e contrario alle migliori idealità libero-muratorie: e vanno combattute, chiamando il male con il suo nome, definendole per nome e indicando le località dove operino, denunciandone alle Autorità competenti i comportamenti viziati da illeciti e/o illegalità.
Ma comportamenti similari, ossia all'insegna del "male" - del "cattivo", del "malanimo", della "malvagità" - sono anche in altri comportamenti: dagli illeciti finanziari agli abusi a danno di deboli e svantaggiati, dalla prevaricazione all'appropriazione indebita, dall'abudo della propria posizione alla pedo-pornografia. Comportamenti moltissime volte consumati approfittando dell'autorevolezza di certe posizioni ricoperte ed a dispetto dell' "abito" - nel senso idealistico/ideologico del termine - indossato.
Codesti pessimi soggetti non devono comunque operare, nè devono recare contagio alla Massoneria "vera e attenta alle proprie Tradizioni": è giusto che costoro vengano messi in condizione di non nuocere.
Ma avrei piacere che parole di chiarimento su talune posizioni - distinte ma, nell'anno del Signore 2012 del XXI secolo, affatto conflittuali: sempreché depurate dalle incrostazioni di mal digerite contrapposizioni, che la Storia ci tramanda specie circa il modo di esercitare il "potere" - pervenissero anche da eminenti Massoni che pur rivestono o hanno rivestito incarichi importanti. Rimuovendo, nel far ciò, pompose parole tipo "regolarità": reputo "regolari" tutti quei Fratelli che operino nel rispetto delle norme anche ritualistiche di base previste internazionalmente, con sincero spirito iniziatico non corrotto da interessi e/o ambizioni personali (quindi, per una crescita interiore basata su studi, approfondimenti e confronti), in modo trasparente e quindi sempre verificabile e - infine - nel pieno ed incondizionato rispetto delle Leggi della Repubblica Italiana e delle Istituzioni legittimate a rappresentare la nostra Patria.
Tutto ciò che si muove al di fuori di questo recito è "irregolare" e può scadere e degenerare, se non controllato dalle Autorità e denunciato proprio da quei Massoni che operano correttamente.
E' ora di finirla, una volta per tutte, di bollare - genericamente e in maniera qualunquista, barbara - tutti i Massoni come dei "senza Dio" o "eretici" o "settari" o "incappucciati" o "mangia-bambini" o "stregoni e alchimisti" o "delinquenti e approfittatori"! Salvo, per chi muove queste critiche cieche e carenti di preparazione, l'incorrere nello stesso oggetto delle loro censure: essere "settari" contro la Massoneria - in generale - ed i Massoni (e le loro famiglie) - in particolare -.
Mi piacerebbe poi che gli illustri Autori di queste guide, opuscoli o libri, dal momento che scendono in campo per trattare aspetti così delicati di un tema più ampio, non si limitassero alla citazione dei lavori di altri Autori - una sorta di copia-incolla, dove la trama ispirativa è travisata a favore delle possibili posizioni aprioristiche dei copianti, i quali, da cento pagine, traggono le righe a loro utili -, ma trattassero in modo esplicito di cose da loro toccate con mano, vissute, indicando dati, fatti, indirizzi, nomi e cognomi e l'identificazione, incluso il dove e quando, delle eventuali nefandezze compiute dai soggetti e di chi ne possa essere stato testimone fisico.
Scrivere sempre "di sponda", aggregando con sapiente abilità i "de relato" generici o i lavori di altri Autori o quantaltro, è facile: esistono software specifici o penne-a-tassametro pronte ad essere mobilitate.
E' mio parere che sia giunta l'ora di scrivere correttamente di cosa sia la Massoneria delle Tradizioni - e come opera chi la vive -, cosa sia la Massoneria moderna - quella nata nel 1717, per intenderci -, cosa si intende correttamente per "esoterismo", che valore abbiano i "simboli" (ma anche chi ne usi nel mondo, anzi - si fa prima - chi "non" li utilizza), e quantaltro.
Non so se il Buon Dio mi darà la gioia di leggerne, di queste corrette produzioni letterarie.
Diversamente, sono certo che negli anni futuri altri potranno leggerne.
Salvo i "tempi" dell'attesa: per riconoscere i torti subiti, Galileo Galilei ha dovuto attendere che trascorressero più di 400 anni; può darsi che per la Massoneria possano occorrerne di più.
Non saprei: ma la mia personale concezione del Tempo è molto relativa, poichè per me passato-presente-futuro sono aspetti di un'unica realtà.
Sempre e comunque illuminata da Dio.
Anche questa volta, l'Autore indulge nella citazione/ripetizione di argomenti noti e arcinoti, trattati e ri-trattati, partendo sempre da un'unica posizione: quella di confondere la "vera" Massoneria - nei suoi complessivi quanto molteplici aspetti: storici, culturali, sociali, idealistici, filosofici e simbolico-ritualistici - con le peggiori devianze che altri e diversi contesti possono assumere.
Certamente si potrà obiettare che una cosa è la "teoria" espressa nelle idealità dei principi, ed altro è la pratica. Ma sono le stesse obiezioni che si potrebbero muovere con disinvolta superficialità - che so - anche all'ONU o ad altra nobile istituzione: la giustezza e la profondità della Carta delle NU non evita che vi siano guerre o continue lesioni dei diritti umani o contrasti tra blocchi di interesse. O accomunare tutti i commercianti agli illeciti commessi da uno o pià commercianti.
Si tratta quindi di obiezioni di massima che, per assumere concretezza, obbligano ad entrare nei particolari delle singole realtà.
Il fatto che tali contesti "deviati" assumano denominazioni/caratteristiche simil-massoniche o che i loro appartenenti scimmiottino procedure simil-massoniche, non significa che si tratti di autentiche formule massoniche nè di autentici Massoni.
Evidentemente, esiste il "male" ed è presente in tutte le forme e le formule che la quotidianità ci prospetta; ma è altrettanto vero che esiste il "bene", che è prevalente al "male".
Se dovessimo abbinare la presenza del "male" o del "satanico"o del "luciferino", presenti anche a livello non manifesto, ci dovremmo affidare a formulazioni che pur nella disamina concettuale avranno il carattere della generalità piuttosto che non della particolarità.
Perchè, se dovessimo scendere nel particolare, dovremmo prendere tutto l'elenco delle attività del "consorzio umano" nel mondo, tutti i modi con cui tale consorzio si manifesta ed opera specie tramite tutte le forme e le formule aggregative esistenti.
Avremmo un semplice assioma: tutto contiene parti di "male", così come contiene parti di "bene". Sono i comportamenti dei singoli - e dei singoli quali componenti di aggregati anche molto ampi - a fare la differenza: così che non possiamo dire che la ditta A dove opera o collabora il signor B - pregno di male - sia anch'essa intrisa da insanabile maglignità o che, per estensione, i colleghi di lavoro del signor B siano anch'essi ricolmi di malvagità.
Non discuto le ricerche fatte dagli Autori di opuscoli, libri e libretti vari; anche perchè non intendo scendere in una polemica senza volto e quindi di scarsa consistenza.
Trovo però discutibile come venga redatto il contenuto dei loro elaborati, così da costituire una sorta di marchio con il quale bollare di indegnità e malvagità milioni e milioni di persone nel mondo, e - per estensione - diverse decine di milioni se si accomunino le loro famiglie, ovverosia centinaia di milioni di soggetti se dovessimo computare la complessità dei rapporti che ogni singolo essere umano ha: nel privato, nel lavorativo, nel tempo libero come nella condivisione delle proprie idealità.
Esistono certamente le aggregazioni simil-massoniche, ovvero rifacentesi solo nominativamente o genericamente al massonico, che operano in modo opposto e contrario alle migliori idealità libero-muratorie: e vanno combattute, chiamando il male con il suo nome, definendole per nome e indicando le località dove operino, denunciandone alle Autorità competenti i comportamenti viziati da illeciti e/o illegalità.
Ma comportamenti similari, ossia all'insegna del "male" - del "cattivo", del "malanimo", della "malvagità" - sono anche in altri comportamenti: dagli illeciti finanziari agli abusi a danno di deboli e svantaggiati, dalla prevaricazione all'appropriazione indebita, dall'abudo della propria posizione alla pedo-pornografia. Comportamenti moltissime volte consumati approfittando dell'autorevolezza di certe posizioni ricoperte ed a dispetto dell' "abito" - nel senso idealistico/ideologico del termine - indossato.
Codesti pessimi soggetti non devono comunque operare, nè devono recare contagio alla Massoneria "vera e attenta alle proprie Tradizioni": è giusto che costoro vengano messi in condizione di non nuocere.
Ma avrei piacere che parole di chiarimento su talune posizioni - distinte ma, nell'anno del Signore 2012 del XXI secolo, affatto conflittuali: sempreché depurate dalle incrostazioni di mal digerite contrapposizioni, che la Storia ci tramanda specie circa il modo di esercitare il "potere" - pervenissero anche da eminenti Massoni che pur rivestono o hanno rivestito incarichi importanti. Rimuovendo, nel far ciò, pompose parole tipo "regolarità": reputo "regolari" tutti quei Fratelli che operino nel rispetto delle norme anche ritualistiche di base previste internazionalmente, con sincero spirito iniziatico non corrotto da interessi e/o ambizioni personali (quindi, per una crescita interiore basata su studi, approfondimenti e confronti), in modo trasparente e quindi sempre verificabile e - infine - nel pieno ed incondizionato rispetto delle Leggi della Repubblica Italiana e delle Istituzioni legittimate a rappresentare la nostra Patria.
Tutto ciò che si muove al di fuori di questo recito è "irregolare" e può scadere e degenerare, se non controllato dalle Autorità e denunciato proprio da quei Massoni che operano correttamente.
E' ora di finirla, una volta per tutte, di bollare - genericamente e in maniera qualunquista, barbara - tutti i Massoni come dei "senza Dio" o "eretici" o "settari" o "incappucciati" o "mangia-bambini" o "stregoni e alchimisti" o "delinquenti e approfittatori"! Salvo, per chi muove queste critiche cieche e carenti di preparazione, l'incorrere nello stesso oggetto delle loro censure: essere "settari" contro la Massoneria - in generale - ed i Massoni (e le loro famiglie) - in particolare -.
Mi piacerebbe poi che gli illustri Autori di queste guide, opuscoli o libri, dal momento che scendono in campo per trattare aspetti così delicati di un tema più ampio, non si limitassero alla citazione dei lavori di altri Autori - una sorta di copia-incolla, dove la trama ispirativa è travisata a favore delle possibili posizioni aprioristiche dei copianti, i quali, da cento pagine, traggono le righe a loro utili -, ma trattassero in modo esplicito di cose da loro toccate con mano, vissute, indicando dati, fatti, indirizzi, nomi e cognomi e l'identificazione, incluso il dove e quando, delle eventuali nefandezze compiute dai soggetti e di chi ne possa essere stato testimone fisico.
Scrivere sempre "di sponda", aggregando con sapiente abilità i "de relato" generici o i lavori di altri Autori o quantaltro, è facile: esistono software specifici o penne-a-tassametro pronte ad essere mobilitate.
E' mio parere che sia giunta l'ora di scrivere correttamente di cosa sia la Massoneria delle Tradizioni - e come opera chi la vive -, cosa sia la Massoneria moderna - quella nata nel 1717, per intenderci -, cosa si intende correttamente per "esoterismo", che valore abbiano i "simboli" (ma anche chi ne usi nel mondo, anzi - si fa prima - chi "non" li utilizza), e quantaltro.
Non so se il Buon Dio mi darà la gioia di leggerne, di queste corrette produzioni letterarie.
Diversamente, sono certo che negli anni futuri altri potranno leggerne.
Salvo i "tempi" dell'attesa: per riconoscere i torti subiti, Galileo Galilei ha dovuto attendere che trascorressero più di 400 anni; può darsi che per la Massoneria possano occorrerne di più.
Non saprei: ma la mia personale concezione del Tempo è molto relativa, poichè per me passato-presente-futuro sono aspetti di un'unica realtà.
Sempre e comunque illuminata da Dio.
Roma, 19 Agosto 2012
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Em.
Gran Loggia Nazionale Italiana
Comunione di Piazza del Gesù
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