Ci sono date che, nella Storia dell'Umanità, assumono importanza tale da essere tramandate alle future generazioni.
L'11 Settembre, nella sua negatività, è una di quelle.
L'unica speranza che ci conforta è che tutti possano comprendere - e mai dimenticare - la profonda e non scusabile tragedia che allora ha colpito non solo una Nazione ma il genere umano: il terrorismo non ha confini e nessuno può sentirsi al sicuro, esposto com'è alla barbarie più sanguinaria.
Il pensiero memore va alle vittime di allora ed alle loro famiglie, come pure alle vittime collaterali di quella devastazione.
Gli Uomini di Potere facciano quanto più possibile - ma, soprattutto, si cimentino con ciò che "sembra impossibile" - per far sì che la Pace si affermi in un Mondo troppo martoriato da disparità, disuguaglianze e feroci dittature, fame, mortalità infantile, povertà assoluta.
Dobbiamo contribuire tutti affinchè, quelle ciotole vuote di cibo, non siano riempite da una manciata di proiettili.
Credo che il modo migliore di onorare la memoria dei Caduti, delle Vittime, delle loro Famiglie, sia quello di non rendere vano il loro sacrificio ovvero il loro essere stati sacrificati: poca dev'essere la retorica, molta la costruttività.
Inchiniamo alla loro memoria il nostro capo, ponendo la mano destra sul cuore e rivolgendo loro un memore pensiero: che quelle Vite immolate possano trovare la giusta contropartita in altrettante energiche e fiere azioni volte al Bene per il Prossimo.
Roma, 11 Settembre 2012
Giuseppe Bellantonio
L'11 Settembre, nella sua negatività, è una di quelle.
L'unica speranza che ci conforta è che tutti possano comprendere - e mai dimenticare - la profonda e non scusabile tragedia che allora ha colpito non solo una Nazione ma il genere umano: il terrorismo non ha confini e nessuno può sentirsi al sicuro, esposto com'è alla barbarie più sanguinaria.
Il pensiero memore va alle vittime di allora ed alle loro famiglie, come pure alle vittime collaterali di quella devastazione.
Gli Uomini di Potere facciano quanto più possibile - ma, soprattutto, si cimentino con ciò che "sembra impossibile" - per far sì che la Pace si affermi in un Mondo troppo martoriato da disparità, disuguaglianze e feroci dittature, fame, mortalità infantile, povertà assoluta.
Dobbiamo contribuire tutti affinchè, quelle ciotole vuote di cibo, non siano riempite da una manciata di proiettili.
Credo che il modo migliore di onorare la memoria dei Caduti, delle Vittime, delle loro Famiglie, sia quello di non rendere vano il loro sacrificio ovvero il loro essere stati sacrificati: poca dev'essere la retorica, molta la costruttività.
Inchiniamo alla loro memoria il nostro capo, ponendo la mano destra sul cuore e rivolgendo loro un memore pensiero: che quelle Vite immolate possano trovare la giusta contropartita in altrettante energiche e fiere azioni volte al Bene per il Prossimo.
Roma, 11 Settembre 2012
Giuseppe Bellantonio