(AGENPARL) - Napoli, 12 apr
- Duecentosessantadue anni fa, 12 Aprile 1751 Raimondo di Sangro, VII
Principe di Sansevero, fondava, a Napoli, la Loggia “Carafa”. Nelle più
profonde oscurità dell’antica Napoli, in un vicolo nascosto ed oscuro,
l’apparato decorativo di una cappella indica, a colui che è di sguardo
attento, mente ardente e di cuore puro, il percorso “segreto” della
Verità.
La Stella a cinque punte è detta nella Massoneria ”Pentacolo” è il simbolo associato al pianeta di Venere ,
che con il suo transito traccia un disegno identico al pentacolo e in
prossimità del Sole diventava la chiara Stella del Mattino nella
mitologia a seconda dei popoli veniva associata a significati diversi,
infatti, per gli egiziani fu associato ad Horus. E’ l’unione di 5
elementi: acqua, terra, aria, fuoco e spirito…Ci rammenta quale è il
nostro posto nel buio che circonda l’universo.
Uno dei principali protagonisti del
culto della Massoneria è il cercatore, è colui che cerca
insistentemente, senza un piano specifico, di trovare o ritrovare
qualcuno o qualcosa; è la persona che tenta di individuare; si adopera e
si impegna ; colui che vuole e osserva attentamente; soltanto la
persona che farà tutto ciò sarà un Cercatore e sarà tale perchè avrà il
bisogno di trovare per poter essere, infatti lui avrà un motto che
sarà “CRESCO RADICIBUS QUAERENTIBUS”.
Il labirinto è un altro simbolo massonico
che viene ritrovato ancora oggi nei più curiosi luoghi legati alla Loggia dei Massoni, a Napoli in particolare possiamo trovarlo nella
pavimentazione a labirinto antistante la tomba del Principe Raimondo di
Sangro all’interno della Cappella Sansevero.
Raimondo de Sangro, VII Principe di
Sansevero, ci indica la strada, il cammino da percorrere, incisi nei
simboli di marmo che decorano la sua meravigliosa Cappella, vero Tempio
innalzato alla ricerca dell’Assoluto.
Il principe era un alchimista
famosissimo soprattutto per i suoi esperimenti tra cui quello de “Il
Disinganno”, magnifica scultura realizzata per il De Sangro da Francesco
Queirolo negli anni ’50 del XVIII secolo.
Liberalità, Disinganno, Decoro,
Sincerità, Educazione, Dominio di se stessi, Pudicizia, Unità, Fede,
saranno i valori assoluti del Nuovo Cavaliere Cercatore indicati a noi
da Raimondo di Sangro.
Colui che si nutrirà dall’albero della
Conoscenza del Bene e del Male ne sarà purificato e sarà così
determinato e così saggio da riuscire a sollevare il velo che cela la
pura bellezza del tutto ed osserverà con i propri occhi l’Assoluto. Il
Vero Cavaliere è colui che produce Luce dentro e fuori da se. L’anima è
fuoco buono, il fuoco è il calore del sole necessario alla vita nella
Verità.
“L’Uomo vitruviano”, disegnato da
Leonardo da Vinci nel 1492, simbolo del raggiungimento del nuovo canone,
in cui tutte le parti del corpo umano e le proporzioni tra esse
esprimono una quadratura di somma armonia. L’Uomo è, così, nuovamente al
centro del mondo come essere intelligente e armonioso, fatto di terra e
di spirito, come emanazione terrena di quella scintilla divina
universale.
Facciamo parte di un’occulta, vastissima
e perfetta quadratura formata da decine di misteriose quadrature più
piccole e ancora costituita da centinaia e migliaia di ancora più
periferiche quadrature. Per accorgersene basta osservare il cielo
notturno o il battito del nostro cuore, osservare con gli cchi interiori
il fuoco eterno che brucia nel petto o quegli avvenimenti inspiegabili
che costellano la nostra breve esistenza o ancora le geometrie e
simmetrie della natura.
Fonte: AGENPARL