Un nudo silenzio impersonale è ora la mia mente,
Un mondo di visione chiara e inimitabile,
Un volume di silenzio firmato da una Divinità,
Una grandiosità scevra di pensiero, vergine di volontà.
Un giorno sulle sue pagine l'Ignoranza poteva scrivere
In uno sgorbio dell'intelletto la cieca congettura del Tempo
E lasciare pallidi messaggi di luce d'un sol giorno,
Cibo per anime che errano al margine della Natura.
Ma ora ascolto una parola più grande
Nata dal raggio muto, invisibile, onnisciente:
La Voce che solo l'orecchio del Silenzio ha udito
Balza emessa da una gloria eterna di Luce.
Da una vastità e da una pace intatta tutto passa
A tumulto di gioia in un mare di ampio riposo.
Sri Aurobindo da “Last poems”
Fonte: Fuoco Sacro