Dotato di una cultura sconfinata che gli consentiva di spaziare dalla logica all'astronomia, dalla fisica alla retorica, dalla chimica alla letteratura e di conoscere perfettamente latino, greco, ebraico, tedesco e francese, il Principe fu membro del!'Accademia dei "Rinnovati" e, col nome di "Esercitato", di quella della "Crusca".
Fu inoltre abile militare, scienziato, alchimista, scrittore, editore e soprattutto massone. Infatti, nell'anno in cui dette inizio alla ricostruzione della Cappella gentilizia di famiglia, capolavoro del tardo barocco napoletano, fu crismato Libero Muratore. Di lì a poco ascese nei Gradi fino a diventare Gran Maestro delle logge partenopee. Nel 1751, a seguito della scomunica di Benedetto XIV e dei conseguenti provvedimenti restrittivi imposti da Carlo III di Borbone, fu costretto all'abiura per impedire che i confratelli ne subissero conseguenze. La sua opera di ricercatore e di studioso però non si fermò e fino alla morte continuò a dedicarsi alle discipline che gli erano più care. Emblema dei suoi interessi di iniziato è la "Pietatella", la cappella di famiglia, vero e proprio monumento allegorico e splendido libro sapienziale, in marmi e in pietra, i cui criptici messaggi sono rivolti a coloro che varcarono la soglia del Tempio e il linguaggio del Tempio sanno intendere.
A trecento anni dalla nascita del Principe alchimista e massone, la Delegazione Magistrale della Campania ha voluto organizzare un Convegno per ricordarne la figura e l'opera, dato che Raimondo di Sangro, nonostante gli infiniti libri ed articoli scritti su di lui, rimane, per molti versi, ancora oggi un mistero.
L'evento sarà di estremo interesse per i temi trattati e la qualità dei relatori che si succederanno, i quali inquadreranno la figura di Raimondo nell'epoca in cui visse e cercheranno di delinearne i caratteri, dipanando quell'aura di mistero che ancora lo circonda.
Al convegno seguiranno un concerto presso la prestigiosa Basilica di Pietrasanta, ed una visita guidata alla "Pietatella", l'affascinante Cappella dei Sansevero.
Al termine della giornata i convegnisti si ritroveranno presso l'Hotel Oriente di Napoli per una piacevole cena di gala (su prenotazione).
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Fonte : Gran Loggia D'Italia