La Massoneria moderna. Aperta e
solidale. Ma che nell'immaginario collettivo rimane una misteriosa setta
lobbistica con obliqui rapporti. Antonio Perfetti è gran maestro
nazionale aggiunto del Grande Oriente d'Italia. Nella terra dei bruzi,
l'Ordine massonico vanta numerose logge, tradizioni bicentenarie e,
soprattutto, annovera tra i suoi figli più illustri i fratelli Emilio e
Attilio bandiera.
Qual è il ruolo della Massoneria in questa città?
«È quello di richiamare l'attenzione soprattutto dei
giovani sui valori che hanno ispirato il Risorgimento italiano. Abbiamo
colto l'occasione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità di
Italia – sollecitati pure dalla ex amministrazione comunale – per dar
luogo al convegno che si è svolto presso il cinema Morelli sabato
scorso. In verità la Giunta comunale guidata da Salvatore Perugini aveva
assegnato per lo svolgimento della manifestazione il Teatro Rendano,
fissando la data del 19 di giugno. Dato il contemporaneo svolgimento di
una manifestazione fissata dal Goi su Reggio, di comune accordo con il
sindaco dell'epoca si spostò la data al 22 ottobre scorso. L'attuale
sindaco di sua iniziativa ha revocato tale disposizione spostando
dapprima la manifestazione al Cinema Italia e, alla luce di una vibrata
protesta, ha concesso poi il teatro Morelli».
C'è una vena polemica in quanto afferma...
«Più che una vena polemica io direi una sorta di
rammarico che si accompagna ad una profonda delusione se è vero come è
vero che nella stessa settimana il Teatro Rendano è stato assegnato alla
Fondazione Carical per manifestazioni di analogo contenuto e, ancora,
in data antecedente ad una oreficeria per una sfilata di moda. Da qui la
mia delusione perchè a quelle manifestazioni hanno partecipato numerosi
uomini politici mentre alla nostra nessuno di essi, tranne il
presidente del consiglio comunale Luca Morrone. Morrone era stato
presente pure la mattina alla cerimonia svoltasi nel Vallone di Rovito
dove vennero fucilati i fratelli Bandiera. Mi aspettavo, visto che
celebravamo i valori del Risorgimento condivisi da tutti, che tutti i
politici ed in particolare il Sindaco, a prescidenre dalle loro
ideologie convenissero al Teatro Morelli per testimoniare l'attualità di
questi valori senza i quali non si costruisce una società civile».
Parlate di una Massoneria aperta e moderna e
soprattutto registrate numerose richieste di adesione dai giovani: state
per caso procedendo ad un reclutamento di massa?
«Assolutamente no. Significa che l'attività oggi è
proiettata all'esterno per cercare un dialogo con i giovani nella
convinzione che solo con il dialogo può trovarsi un punto di confluenza
da cui partire per una solida costruzione sociale».
Non correte il rischio di reclutare nuovi
adepti sollecitati ad aderire alla Massoneria solo dalla voglia di fare
soprattutto carriera?
«Noi giuriamo di aver cari e sacri la vita, l'onore e
la dignità di tutti. Ciò impedisce di creare corsie preferenziali agli
adepti rispetto ai cosiddetti profani. Ciò che i massoni conquistano è
frutto del loro valore personale».
In una regione ad alta densità criminale c'è, oltre quello del carrierismo, pure il pericolo d'infiltrazioni mafiose: o no?
«Posso assicurare che facciamo la radiografia a coloro i
quali bussano alle porte del Grande Oriente d'Italia dando luogo ad
indagini e richiedendo certificati dei carichi pendenti che consentono
d'impedire simili inquinamenti».
Ciò non toglie che un massone possa delinquere...
«Non vi è dubbio. Ma nel momento in cui egli lo fa non
può che farlo a titolo personale e il fatto non può essere addebitato
alla istituzione massonica con l'equazione "'ndrangheta uguale
massoneria". Non ci sogneremmo mai, ad esempio, per il fatto che un
prete è pedofilo di affermare che la Chiesa pratica la pedofilia».
A proposito di Chiesa, quali sono oggi i vostri rapporti con il clero locale e nazionale?
«Ritengo che non siano stati ancora superati da parte
della Chiesa le motivazioni che trovano radici nei fatti del 1861. Noi
ricerchiamo anche con la Chiesa il dialogo sia a livello nazionale –
vedi i colloqui tra il nostro gran maestro Raffi e il cardinale Tonini –
sia a livello locale dove ci auspicheremmo che il nostro Arcivescovo
Nunnari ci concedesse un confronto pubblico su temi antichi e attuali.
Garantisco che il gran maestro Guastavo Raffi sarebbe lieto d'incontrare
l'Arcivescovo ad un dibattito pubblico destinato a fugare ogni nube sul
rapporto tra la Chiesa e la Massoneria».
Andiamo alla politica. Quando un politico è
pure massone rischia di essere troppo potente e d'incutere ai cittadini
anche il timore derivante dalla sua appartenenza alla vostra Obbedienza.
Fa paura..
«A mio modo di vedere non può far paura, perchè su di
lui grava un carico morale che limita ampiamente i suoi movimenti, che a
volte politicamente possono essere ritenuti corretti e sotto il profilo
morale censurabili».
Eppure molti continuano a considerarvi una setta socialmente pericolosa...
«È ora di sfatare questa visione, sollecitata da parti
sociali ben individualbili. Ci hanno rivoltato come un calzino ed il
risultato è stato quello di certificare che gli appartenenti a questa
Istituzione sono tra i migliori professionisti delle varie città
d'Italia. D'altra parte non si vede come uomini che si abbeverano a
valori fondanti, come quelli di libertà, uguaglianza, tolleranza,
fratellanza, solidarietà e umiltà, possano delinquere».
Fonte: Gazzetta del Sud