Intervista esclusiva al Gran Maestro della Massoneria italiana : Il Culturista
Luigi Pruneti, classe 1948, fiorentino, laurea in materie letterarie e specializzazione in materie storiche, autore di oltre 35 opere fra saggi storici, studi di esoterismo in generale e massonici in particolare, al secondo mandato di Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. (Antichi, Liberi, Accettati Muratori), Obbedienza di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi, la più importante Obbedienza Massonica mista italiana, seconda solo al Grande Oriente d’Italia (che però misto non è) per numero di Fratelli.
In visita a Genova in occasione del restauro -finanziato dalla Gran Loggia d’Italia e dagli Alpini- della stele dedicata ai caduti garibaldini di Digione nel corso della guerra franco-prussiana del 1870-71, abbiamo colto l’occasione per rivolgergli alcune domande che, speriamo, potranno interessare i Culturisti.
di GLAUCO BERRETTONI
1) Pruneti, Qual è , oggi, il senso di diventare massoni?
Il senso … è quello di seguire una “via tradizionale” che cerca di far “crescere” l’uomo, è il desiderio di percorrere un viaggio all’interno di sé, per riscoprire aspetti che altrimenti resterebbero nascosti. Questo itinerario si realizza attraverso l’uso di una metodica complessa. La Massoneria è dunque un’esperienza di auto – formazione che si realizza secondo principi, momenti, riflessioni vissuti e condivisi con altri. Ề questo oggi come ieri il senso di essere massoni.
2) In cosa differisce la ricerca spirituale della Massoneria da quella che uno potrebbe trovare in una qualunque via religiosa?
La Massoneria non ha niente a che spartire con una religione, s’interessa di spiritualità ma restando sempre sul piano dell’immanenza. Ề, come ho accennato, un itinerario di comprensione, di conoscenza e d’identificazione. Proseguendo su siffatto cammino l’uomo tende a realizzare la propria libertà interiore, giacché si sgrava di pregiudizi e d’ignoranza.
La mappa di questo viaggio ha delle coordinate, una delle quali è il credere nell’esistenza di un Essere Supremo (il Grande Architetto dell’Universo). Tale presupposto è indispensabile per far condividere a uomini di diversa estrazione culturale e religiosa identici fini. L’entrare nello specifico dell’Ente Supremo significherebbe delineare una sorta di orizzonte teologico che potrebbe non essere accolto da tutti e dunque potrebbe essere motivo di divisione. Ogni Libero Muratore può vivere la religione che vuole ma in Loggia, per rispetto al pensiero altrui, deve astenersi da ogni considerazione in merito.
3) Come si pone la Gran loggia d’Italia nei confronti della Chiesa cattolica?
La Gran Loggia d’Italia nutre nei confronti della Chiesa Cattolica un profondo rispetto e condivide con Essa dei valori fondamentali, quali la solidarietà, la fratellanza, l’uguaglianza, la giustizia, l’idiosincrasia nei confronti delle discriminazioni
4) La Gran Loggia d’Italia di Palazzo Vitelleschi è , per numeri, la seconda Obbedienza italiana: in che cosa differisce dal Grande Oriente d’Italia?
Sono comuni i valori nei quali credono tutte le Comunioni massoniche vere, come pure il metodo massonico. Vi sono, comunque, anche numerose differenze. La Gran Loggia d’Italia pratica solo il Rito Scozzese Antico ed Accettato, il Grande Oriente d’Italia prevede, invece più Riti; Il GOI non ammette le donne, la Gran Loggia d’Italia al contrario le accetta; appartengono poi a tradizioni massoniche molto diverse. Sono, infine, profondamente distinti per organizzazione interna e la ritualità.
5) Possiamo parlare di “ortodossia” massonica?
Il termine ortodossia è più pertinente ad una confessione religiosa che ad una comunione iniziatica. Per la
massoneria è opportuno parlare di regolarità. Quest’ultima è dettata dal rispetto della tradizione, delle
Costituzioni, dei principi fondanti e fondamentali della massoneria
6) Per molte Obbedienze la “regolarità” massonica è data dal riconoscimento da parte della Gran
Loggia d’Inghilterra: come si pone , al riguardo, Palazzo Vitelleschi?
Considera assurda siffatta posizione. La Gran Loggia Unita d’Inghilterra non possiede né ha depositato il “brevetto”, della massoneria. Il fatto che il 24 Giugno del 1717 quattro logge londinesi si costituirono in Gran Loggia non le dà alcun imprimatur, né mi risulta che il Grande Architetto dell’Universo abbia stipulato un contratto con gli inglesi.
7) Quanto di “antimassoneria” v i è ancora oggi nella società italiana?
Molta, moltissima … troppa. L’Italia è il Paese europeo col più alto tasso d’antimassonismo. E, dato che questa posizione scaturisce da pregiudizio, ignoranza, calcolo politico, ideologie liberticide, significa che in Italia è minacciata la libertà di pensiero e di associazione, senza le quali la democrazia cessa di essere tale e diventa altro.
In che modo la Massoneria influisce nella società odierna?
La massoneria agisce sul piano della cultura cercando di creare incontri, piattaforme di dialogo, di dibattito, di confronto, lotta contro l’ignoranza, la prevaricazione, l’ingiustizia, contro tutto ciò che non risponde a libertà, uguaglianza, fratellanza. Il suo fine è quello di riportare l’uomo e la sua aspettativa di felicità al centro dell’interesse generale; il suo sogno è quello di creare una società migliore dove non vi siano più sacche d’ingiustizia, di solitudine, d’abbandono, di povertà, d’indifferenza. Vuol essere un modello è uno stimolo costante a ciò.
9) Perché questa benevola attenzione della Massoneria italiana per il mondo garibaldino?
L’Eroe dei due mondi fu un esempio di libero muratore, non a caso fu Gran Maestro e “primo massone” d’Italia. Molti garibaldini furono confratelli sempre pronti a combattere per quelli che furono e che sono gli ideali massonici.
10) Cosa può insegnarci ancora oggi la lezione risorgimentale ?
Che un sogno può diventare realtà e che quando vi è amore per un progetto che si chiama Patria ogni ostacolo può essere superato, ogni difficoltà vinta.
Fonte: GLDI