Fonte : http://www.soscollemaggio.com/
Massoni per la vita - Freemasons for life - Francs-maçons pour la vie - Francmasonii pentru viaţă - Freemasons para a vida - Masones de la vida - Freimaurer für das Leben - 济生活 - जीवन के लिए फ्रीमेसंस -הבונים החופשיים לכל החיים
mercoledì 29 settembre 2010
lunedì 27 settembre 2010
Opera Omnia : Riprendono gli incontri con la serata del 29 Ottobre 2010 a Firenze
passate le vacanze riprende l’attività di Opera Omnia, con un programma che sarà quest’anno dedicato allo sviluppo del tema Il complesso universo delle obbedienze massoniche italiane. Ci troveremo alle 20, ogni ultimo venerdì di ogni mese – eccettuato ovviamente il 31 Dicembre! – all’Hotel Mediterraneo, che si trova sul Lungarno del Tempio a Firenze, per un buffet seduti al quale seguirà l’intervento di un autorevole relatore. Il costo della serata resta invariato in 28,00 Euro a persona. La prima serata di quest’anno, programmata il 29 Ottobre 2010, sarà dedicata a un’introduzione del tema, a una relazione intitolata Il gesto, il segno e la parola: i modi di riconoscimento e a una discussione su questo argomento, con il contributo del pubblico e di esperti conoscitori della materia.
EccoVi le date programmate 2010-2011:
29 Ottobre 2010 – 26 Novembre 2010 – 28 Gennaio 2011 – 25 Febbraio 2011 – 25 Marzo 2011 – 29 Aprile 2011 – 27 Maggio 2011 – 24 Giugno 2011
A presto rivederVi!
02 ottobre 2010 - Circolo di cultura Esoterica "Fausto Nitti" : I PERCHE? SI E I PERCHE? NO DELL'INIZIAZIONE MASSONICA FEMMINILE?.
COMUNICATO STAMPA
Il Circolo di cultura Esoterica "Fausto Nitti" ha organizzato per il giorno 02 ottobre 2010, alle ore 15.30 precise, nella Sala del Consiglio Comunale di Sansepolcro (AR), una tavola rotonda tra studiosi di Massoneria.
Il tema su cui avverrà il confronto sarà:
I PERCHE? SI E I PERCHE? NO DELL'INIZIAZIONE MASSONICA FEMMINILE?.
I relatori non rappresentano alcuna obbedienza massonica ma offriranno all'auditorio le loro libere riflessioni, le loro considerazioni, il frutto dei loro studi, su un argomento che da oltre un secolo anima il dibattito fra tradizionalisti ed aperturisti.
Esaurite le relazioni seguirà il dibattito con il pubblico allo scopo di chiarire a chi ha interesse alcuni equivoci che ormai da anni, più per ignoranza che per cattiveria, affliggono una Istituzione che ha il torto o il merito, a seconda del punto di vista, dieducare gli uomini al rispetto della persona umana ed alla tolleranza.
I relatori alla tavola rotonda saranno:
Luisa Ceravolo
Claudio Bonvecchio
Roberta Bianchi
Luciano D?Alessandro
Walter Bencini
Spartaco Mennini
Introdurrà i lavori Mario Bernabò Silorata.
Segreteria organizzativa: circolofaustonitti@gmail.it, 348.6040941
Il Circolo di cultura Esoterica "Fausto Nitti" ha organizzato per il giorno 02 ottobre 2010, alle ore 15.30 precise, nella Sala del Consiglio Comunale di Sansepolcro (AR), una tavola rotonda tra studiosi di Massoneria.
Il tema su cui avverrà il confronto sarà:
I PERCHE? SI E I PERCHE? NO DELL'INIZIAZIONE MASSONICA FEMMINILE?.
I relatori non rappresentano alcuna obbedienza massonica ma offriranno all'auditorio le loro libere riflessioni, le loro considerazioni, il frutto dei loro studi, su un argomento che da oltre un secolo anima il dibattito fra tradizionalisti ed aperturisti.
Esaurite le relazioni seguirà il dibattito con il pubblico allo scopo di chiarire a chi ha interesse alcuni equivoci che ormai da anni, più per ignoranza che per cattiveria, affliggono una Istituzione che ha il torto o il merito, a seconda del punto di vista, dieducare gli uomini al rispetto della persona umana ed alla tolleranza.
I relatori alla tavola rotonda saranno:
Luisa Ceravolo
Claudio Bonvecchio
Roberta Bianchi
Luciano D?Alessandro
Walter Bencini
Spartaco Mennini
Introdurrà i lavori Mario Bernabò Silorata.
Segreteria organizzativa: circolofaustonitti@gmail.it, 348.6040941
Etichette:
Circolo di cultura Esoterica "Fausto Nitti"
Circolo Culturale " Fausto Nitti" - 2 Ottobre 2010 - Sansepolcro dibattito pubblico sulla iniziazione femminile : I perché sì e i perché no all'iniziazione massonica femminile .
Da oltre duecento anni la presenza delle donne nelle Logge massoniche costituisce un argomento di inesauribile controversia. A tutt’oggi, per molte Obbedienze massoniche, il concetto stesso che una donna possa diventare Libero Muratore al pari di un uomo è considerato un’eresia.
Riconosciamo tuttavia come ciò non avvenga sostanzialmente per sessismo o perché si ritenga che le donne siano incapaci di comprendere ed apprezzare gli insegnamenti della Massoneria, ma perché il principio di esclusione delle donne trae fondamento dalle Costituzioni di Anderson e - come tale - viene considerato intangibile.
Esistono tuttavia, da un punto di vista storico, ma anche da un punto di vista esoterico, fatti ed incongruenze che meritano un’analisi più dettagliata.
Di questo ed altro si parlerà alla tavola rotonda organizzata dall'Associazione Culturale "Fausto Nitti" che si terrà presso la sala consiliare del Comune di Sansepolcro il 2 ottobre p.v. , ove interverranno relatori di "ambo le parti" e cioè a favore e contro la presenza femminile in Massoneria, i quali rappresenteranno il pensiero delle maggiori Obbedienze massoniche italiane: Il Grande Oriente d'Italia, la Gran Loggia d'Italia degli A.L.A.M., la Gran Loggia Regolare d'Italia, e la Gran Loggia Massonica Femminile d'Italia.
Sarà un'occasione interessante per approfondire questo controverso tema e valutare le ragioni storiche e le motivazioni simboliche a supporto dell'una e dell'altra posizione.
I perché sì e i perché no all'iniziazione massonica femminile
Tavola rotonda aperta al pubblico
Sabato 2 ottobre ore 15:30
giovedì 23 settembre 2010
Saint Barthélemy 25 settembre 2010 : Astri e Cioccolata , un Connubio Possibile?
In occasione del VII° anniversario dall'innalzamento delle Colonne, la loggia Mont Blanc all'Oriente di Saint Vincent organizza la Conferenza "Astri e Cioccolata: Un Connubio Possibile?".
L'iniziativa è prevista per sabato 25 settembre alle ore 17,30, presso l'Osservatorio Astronomico di Saint Barthélemy.
Saint Barthelemy 2010
L'iniziativa è prevista per sabato 25 settembre alle ore 17,30, presso l'Osservatorio Astronomico di Saint Barthélemy.
Saint Barthelemy 2010
Fonte : Grande Oriente D'Italia
mercoledì 22 settembre 2010
martedì 21 settembre 2010
Discorso del Fratello CAUCHIE Marc-Antoine (Presidente CLIPSAS ) - Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio di Lussemburgo
Le 11 Potenze massoniche Sovrane riunite a Strasburgo il 22 Gennaio, 1961 , dicono che prima di tutto è necessario e imperioso ristabilire , tra tutti i massoni, la catena d’unione massonica spezzata attraverso una deplorevole Esclusivita’, contraria ai Landmarks delle Costituzioni di Anderson. La ricongiunzione di questa catena d’unione spezzata e’ il motivo per cui le Potenze hanno firmato e creato il CLIPSAS.
A questo scopo, i firmatari ritengono che la scelta di lavorare sotto gli auspici del Grande Architetto dell'Universo e l'obbligo che una delle tre luci sia un libro Sacro rivelato di una religione deve essere lasciata a discrezione di ogni Loggia e Gran Loggia.
E su questa base tutti noi, firmatari dell’Appello, conveniamo nello stabilire rapporti fraterni tra di noi e aprire le porte dei Templi, in condizione di reciprocità, ad ogni Massone, uomo e donna, che ha ricevuto la luce in una loggia giusta e perfetta.
Infine, gli undici firmatari hanno fatto un appello a tutti i massoni di aderire a questa catena d’unione massonica fondata sulla totale Libertà di Coscienza e di una perfetta e reciproca Tolleranza.
In termini assoluti sia di Coscienza che di Tolleranza,parte dell’Appello di Strasburgo e quindi di CLIPSAS ,si ha il richiamo a tre affermazioni principali:
La proclamazione del 1960, base dei lavori di Strasburgo , dice che : "Se c'è Esclusivita’, non si puo’ aderire al CLIPSAS ".
Nella seconda sessione del CLIPSAS il 10 giugno 1961 , il Presidente ha dichiarato che " se un Obbedienza crede in Dio e nell’ immortalità dell'anima , è rigorosamente suo diritto crederci; ciò che non è conciliabile con l’Appello di Strasburgo è che questo venga imposto alle altre Obbedienze ... non vi è alcuna ragione per escludere qualsiasi Obbedienza per questo, per i principi dell’Appello di Strasburgo.
Infine, e questo è un argomento fondamentale per l'Universalità, nel 1973 , a seguito di una domanda che chiese se il CLIPSAS vuole ristabilire l'universalità , anche se necessario, con la Gran Loggia Unita d’Inghilterra , il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia , Brtehren Zeller ha detto , con il consenso di tutti i membri CLIPSAS che "non c'è nessun principio di esclusione contro la Gran Loggia Unita d'Inghilterra , se siamo considerati come siamo ,questo è abbastanza per noi . "
Per quasi cinquant'anni, numerose Obbedienze si sono iscritte alla catena d’unione massonica dell’Appello di Strasburgo , e ora ci sono 64 Obbedienze dai cinque continenti. E, entrando nella catena Unione del CLIPSAS , hanno assunto impegni di cui sopra.
Con grande tristezza e preoccupazione ho riscontrato il desiderio di alcuni di essere membri del CLIPSAS solo per mensionarla sui propi bigliettini da visita,disprezzando nel contempo i valori di reciproca Tolleranza imposta dalla loro adesione al CLIPSAS.
Inoltre , abbiamo recentemente sentito parlare di una campagna di denigrazione da parte di un membro del CLIPSAS,cosa indegna e inaccettabile per un massone.
Se , purtroppo, questo continuerà ancora , ritengo che proporro’ provvedimenti all’ Assemblea Generale del CLIPSAS .
Bucarest, 11 settembre 2010
Cauchie Marc-Antoine
Presidente CLIPSAS
Fonte :Agenzia di Stampa Massonica di Romania
lunedì 20 settembre 2010
Gran Loggia d'Italia - Apertura dell'Anno Massonico 2010-2011 : Il messaggio augurale del Gran Maestro alla Comunione in occasione della ripresa dei lavori delle Officine.
Carissimi,
quando vi giungerà questo scritto Agosto avrà già passato il testimone a Settembre e per molti di Voi il profumo delle tamerici o dei prati di montagna sarà solo un ricordo.
L’autunno s’approssima. L’accenna il cielo, ove i cirri sempre più spesso ricamano seriche trame, lo dice il vento che pare aver cambiato voce mentre accarezza le foglie, figlie dell’incertezza e infine l’annuncia il Sole che sembra voler accelerare la sua corsa verso la costellazione della Bilancia.
E’ l’ora dell’Equinozio, è l’ora, carissimi Fratelli e Sorelle, di riprendere i nostri architettonici lavori con forza e vigore … è l’ora di un nuovo inizio.
Non a caso il periodo dell’equinozio d’autunno, all’origine della Tradizione, coincideva col principio dell’anno. Era così per gli Egizi che, dopo i cinque giorni epagomeni, il periodo sacro fuori dal tempo, festeggiavano il mese dedicato a Thot, il primo del loro complesso calendario.
Lo era per i Sumeri che sulle sponde del Tigri e dell’Eufrate, quando il giorno e la notte avevano pari misura, celebravano l’inizio di un nuovo ciclo, ricordando la vittoria di Marduk su Tiamat.
Lo era e lo è per i Figli d’Israele che in questi giorni festeggiano Il Rosh Hashanà, che cade nel primo giorno di Tishri, momento complesso, denso di significati simbolici.
Il Rosh Hashanà evoca il soffio vitale col quale iniziò il viaggio di Adam e Chavà lungo sentieri che dall’esilio e dalla morte riconducono la causa all’effetto, la parte al tutto, gli orfani al Padre. Nell’oscuro giuoco del nero e del bianco quel soffio, smarrito nella dolorosa contingenza della materia, cerca la via che riporti all’edenica, originaria purezza.
Il Principio dell’anno si ha col sorgere della luna nuova, un momento che non è né annunciato, né consacrato, perché la Creazione sfugge da ogni possibile comprensione. Dall’eterno presente del divino, fuoriesce il grande fiume del tempo. L’eterno plasma l’effimero ma accenna ad un ritorno della goccia al mare.
Lungo quali vie? Difficile dirlo giacché ognuno può scegliere la propria, forse fra i trentadue sentieri della saggezza indicati nel Sèfer Yetzirà che li coglie nelle dieci sefirot e nelle 22 lettere dell’alfabeto che incise la Thorah.
Per noi questo momento rappresenta il ritorno alle origini al “Visita Interiora Terrae”, alla caverna mistica, al Gabinetto di riflessione ove vergammo il testamento e con quell’atto ebbe principio il cammino dell’iniziato.
Un nuovo ciclo ha principio, il percorso però potrà essere felice solo se rafforzeremo e non smarriremo la nostra natura d’iniziati.
Ogni giorno che l’anno ci proporrà dovremo confermare l’abiura delle logiche profane, distinguere e correggere ciò che è in noi, ricordarsi che i Gradi non sono scatti di carriera, ma conseguimenti di crescita interiore che la collettività iniziatica ci riconosce, rammentarci che il lucore delle parole nasconde spesso il vuoto, mentre nel silenzio riposa la verità ed ancora, essere saggi ed accorti nel non prestare ascolto al canto delle sirene e nell’evitare il fonte di Narciso, dove è facile annegare.
“Chi costudisce la disciplina è sulla via della vita”, recita un antico proverbio salomonico, rammentiamolo sempre, mentre le vele si gonfiano ai venti dell’equinozio per consentire alla nostra nave l’abbrivo verso i lidi d’Oriente e ad Occidente il Sole declina per incendiare il mare e spengere un altro giorno.
L’occasione ci è grata per inviarVi il nostro più caro, Triplice, Fraterno Abbraccio.
Luigi PRUNETI
SOVRANO GRAN COMMENDATORE GRAN MAESTRO
Fonte :Gran Loggia d'Italia
giovedì 16 settembre 2010
130° Anniversario della Massoneria in Romania.
Dal 9 Settembre 2010 al 12 Settembre 2010,si e' svolto all'Oriente di Bucarest il 130° Anniversario della Massoneria in Romania.Diverse Gran Logge e Supremi Consigli hanno presieduto a questo evento.Presente all'evento anche il Presidente del CLIPSAS,Marc-Antoine CAUCHIE.
Fonte : NMI
mercoledì 15 settembre 2010
Catanzaro - 16 Settembre 2010 - “Antimassoneria, 300 anni di storia”.
La “battaglia” che la Massoneria ha ingaggiato per poter esistere, in particolare in Italia, dal XVIII secolo, si identifica sul piano della storia con la battaglia civile per il diritto di associazione.
La necessità di rendere fruibile una parte dell’immensa quantità di libri, bolle, encicliche pontificie, manifesti, film, materiale pubblicistico e leggi che attaccano la Massoneria, ha raccolto nella mostra una piccolissima parte di quanto la diffidenza, la malafede, i preconcetti e la paura dei profani verso l’Istituzione Massonica hanno prodotto in quasi tre secoli.
I documenti, provenienti da collezioni private, ripercorrono 300 anni di ‘sindrome antimassonica’ e sono catalogati ed esposti al pubblico per la prima volta nella mostra itinerante che, partita da Udine, ha fatto tappa a Firenze, a Bologna ed a S. Leo ed è adesso a Catanzaro al Centro Monumentale S. Giovanni.
“Antimassoneria, 300 anni di storia”, è curata da Annalisa Santini e Serena Guidi, organizzata dalla Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M, Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi. I documenti esposti sono stati raccolti nel catalogo «Inimica Vis. La sindrome antimassonica in tre secoli di scritti e di testimonianze», edizioni Giuseppe Laterza, scritto dalle curatrici della mostra, Annalisa Santini e Serena Guidi, con interventi del Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia, Luigi Pruneti, dello storico, esperto di massoneria, Aldo Alessandro Mola.
“L’odio antimassonico – spiega Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore e Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia - è una psicosi. Come l’antisemitismo e tutte le varie forme di anti..., cioè di avversione viscerale contro una realtà o una idea”.
La mostra presenta le bolle pontificie di scomunica dei massoni, l’editto del Cardinal Firrao che nel 1739 stabilì la pena di morte per i massoni, la confisca dei loro beni e la demolizione delle case in cui si radunassero, e centinaia di opere sulle varie forme dell’antimassonismo.
Eccezionalmente sarà esposto a Catanzaro un rarissimo libro di Gaetano Capasso, con dedica dell’autore: Un Abate Massone del secolo XVIII (Antonio Ierocades)- Un ministro della repubblica Partenopea (Vincenzo De Filippis)- Un Canonico letterato e patriotta (Gregorio Aracri). Tutti personaggi perseguitati per le loro idee massoniche e liberali.
Il famoso poeta Antonio Jerocades (PARGHELIA, 1 SETTEMBRE 1738 – TROPEA, 19 NOVEMBRE 1805) è stato fra l’altro il fondatore della massoneria a Catanzaro e autore di alati canti poetici alla massoneria, per i quali è stato paragonato ad Orfeo e al Metastasio, chiuso prima in carcere e poi nell’ex convento dei Gesuiti a Tropea dopo la rivoluzione napoletana, muore senza abiurare ai suoi ideali.
Non si dimentichi, infine, che proprio la Calabria terra di splendori, ancora capace di ricordare le magnificenze della Magna Grecia, che ha fornito a personaggi come Pitagora la possibilità di vedere fiorire la sua scuola ed i suoi allievi, nel 1992 è salita alla ribalta per l’inchiesta Cordova. L’allora P. M. della procura di Palmi, Agostino Cordova, dava inizio alla famosa indagine che ha visto sul banco degli imputati la Massoneria.
Giovedì 16 settembre, alle ore 12, nei locali del Centro Monumentale S. Giovanni a Catanzaro, si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperà il Delegato magistrale per la Calabria Alessandro Cocchi. Alle ore 18 al taglio del nastro sarà presente il Sovrano Gran Maestro Gran Commendatore della Gran Loggia d’Italia, Luigi Pruneti.
GLI OPERATORI DELL’INFORMAZIONI SONO INVITATI A PARTECIPARE
CENTRO MONUMENTALE SAN GIOVANNI – CATANZARO -
LA MOSTRA SARÀ APERTA AL PUBBLICO DAL 16 AL 21 SETTEMBRE 2010
ORARIO:
SABATO E DOMENICA 9.00 - 13.00 / 16.00 - 22.00
FERIALI 10.00 - 12.30 / 17.00 - 20.00
MEMORIE ALLA RICERCA DELLA VERITÀ.
UNA MOSTRA PER TUTTI, CONTRO TUTTE LE INTOLLERANZE.
INVITO
Fonte : Gran Loggia D'Italia
giovedì 9 settembre 2010
News
La Redazione del Notiziario Massonico Italiano sara' presente dal 9 al 12 Settembre 2010 al'Anniversario dei 130 anni di Massoneria in Romania.Ci scusiamo per la mancanza di pubblicazioni in questi giorni.Riprenderemo con forza e vigore dal 14 Settembre 2010.
Il Direttore,
V.R.
-----------------------------------------------------------
The Editor of the "Italian Masonic News" will present 9 to 12 September 2010 to Anniversary of 130 years of Freemasonry in Romania. We apologize for the lack of publications in recent days. Resume with strength and force from September 14, 2010.
The Director,
V.R.
------------------------------------------------------------
Le rédacteur en chef du "maçonnique italienne Nouvelles" sera présent, 9 to 12 Septembre 2010 à anniversaire de 130 ans de la franc-maçonnerie en Roumanie. Nous nous excusons pour le manque de publications ces derniers jours. Reprendre avec force et vigueur à partir du 14 Septembre 2010.
Le Directeur,
V.R.
-------------------------------------------------------------
El editor de la "italiana Noticias masónica" voluntad "presentes 9 a 12 septiembre, 2010 a Aniversario de 130 años de masonería en Rumania. Pedimos disculpas por la falta de publicaciones en los últimos días. Resume con fuerza y vigor a partir del 14 de septiembre 2010.
El Director,
V.R.
----------------------------------------------------------
O atual editor da vontade do "Italian Masonic News '09-12 setembro de 2010 aniversário de 130 anos da Maçonaria na Roménia. Pedimos desculpas para a falta de publicações nos últimos dias. Retomar com força e vigor a partir de 14 de setembro de 2010.
O Director,
V.R.
mercoledì 8 settembre 2010
Programa general XIV Encuentro Latinoamericanistas Españoles
Area Tematica 4 La vita in comune : la socialità massonica, para- massonica, patriottico , artistico, civile e intellettuale nel mondo americano del XIX e XX
Viernes 17 de septiembre, 09:00-14:00 / 16:00-20:00.
Facultad de Historia, Aula 5
Coordinación:
Miguel Guzmán-Stein, Universidad de Costa Rica, Centro de Estudios Históricos de la Masonería Española-Universidad de Zaragoza. mgstein@gmail.com
Marta Elena Casaus Arzú, Universidad Autónoma de Madrid. marta.casaus@uam.es
Los movimientos sociales y de ideas que acompañaron a la Ilustración y a la Constitución de Cádiz, contribuyeron en América y España a la formación de un conjunto de sociedades y organizaciones económicas, literarias, políticas, patrióticas y de formación ciudadana, entre otras, que fueron determinantes para promover y consolidar las nuevas naciones y sus instituciones, incentivando el espíritu, la necesidad y los derechos de reunión y asociación, a la par de fuertes estímulos para el desarrollo de la educación y la cultura como vehículos básicos para la generación de una conciencia ciudadana y el progreso de la nación. Los procesos de independencia, la organización de los nuevos Estados y la estructuración de un Estado de Derecho acorde con los principios liberal ilustrados de corte europeo y estadounidense, estimularon la formación de redes sociales organizadas e identificadas a través de gran diversidad de sociedades, representativas de los más variados y diferentes intereses de los habitantes americanos y españoles, aún a contrapelo de los regímenes políticos y las instituciones eclesiásticas de los siglos XIX y XX.
La Masonería, las paramasonerías y las sociedades patrióticas, filosóficas y teosóficas, por ejemplo, como formas asociativas vinculadas a la formación del ciudadano y el ser humano, dieron lugar también a la existencia de otras organizaciones con objetivos similares, ajustadas a los diferentes grupos sociales y sus intereses, a la vez que las coyunturas políticas y culturales determinaron su papel en la orientación teórica y práctica de sus acciones, con diversos resultados. Esas entidades, junto con las sociedades literarias y artísticas, las escuelas de adultos y las academias ciudadanas, los clubes sociales y políticos, las sociedades económicas de amigos del país, las asociaciones y casas de migrantes, etc., representan instrumentos y mecanismos de cohesión social que facilitan el desarrollo de la identidad y la cultura de los pueblos y las naciones, a la vez que son medios de adquisición, discusión, generación, transmisión y difusión de las ideas políticas, las corrientes de pensamiento, los gustos estéticos y otros aspectos.
Esta área temática aglutina y presenta aquellos estudios e investigaciones realizadas o en proceso de desarrollo y que se relacionan con la sociabilidad en sus más diferentes y diversas formas y expresiones, formales e informales, en las sociedades y naciones americanas y española. Además, se pretende que sirva como mecanismo para exponer, debatir y compartir ideas y conocimientos relacionados con el avance de las ciencias historiográficas, la metodología de investigación, los bancos bibliográficos y archivísticos y otros aspectos relacionados con el estudio de la sociabilidad, generándose así un valor agregado a los objetivos del congreso.
PONENCIAS:
Miguel Guzmán-Stein, Universidad de Costa Rica, CEHME-Universidad de Zaragoza
Masonería, Iglesia y conciencia femenina: lo que las mujeres de San José confesaban a los curas sobre sus maridos y las logias (1865-1875)
El surgimiento de un sector eclesiástico opositor a la Masonería en Costa Rica a partir del nacimiento de ésta en 1865, fue paralelo al crecimiento en las afiliaciones civiles a las logias en los años siguientes, además de consolidar el liderazgo de un sacerdote en las filas masónicas, el mismo que fundara la primera logia aquel año. Este enfrentamiento, junto con la pugna eclesiástica por la sucesión de la silla episcopal a partir de 1871 y la búsqueda de mayor espacio y capacidad represiva por parte de la Iglesia contra sus enemigos masones y liberales, llevó a la introducción de tácticas eclesiásticas para el conocimiento de las actividades e identidades de los miembros de las logias masónicas, que incluían las abjuraciones forzosas y la presión sobre las mujeres que quisieran contraer matrimonio con masones reconocidos, así como el uso del sacramento de la confesión para socavar la moral de las esposas, hijas, madres y hermanas de masones, y evitar la asistencia de éstas a las actividades sociales de los talleres y del Supremo Consejo Masónico Centroamericano. A pesar de esa última táctica, la Iglesia costarricense se quejaba de la moral de las mujeres vinculadas familiarmente a masones, por cuanto escogían para confesarse a sacerdotes masones o con un espíritu liberal que no condena la masonería, abandonando así los servicios de confesión con sacerdotes que condenaban a la Orden.
Republicanos masones y nacionalistas masones en Costa Rica durante la Guerra Civil: el discurso de la guerra y la Masonería (1936-1939)
El estallido de la Guerra Civil española en julio de 1936 trajo pareja la creación de escenarios políticos paralelos en suelo americano, como fue el caso de Costa Rica. Nacionalistas y republicanos, y así las diferentes facciones de cada uno de esos bandos, discutieron por la prensa, en las calles, en los círculos sociales y en otros espacios del país, sobre la naturaleza de la guerra y las causas de la misma, así como sobre asuntos relacionados con los actos represivos de cada bando durante el conflicto. Sin embargo, la reproducción del discurso del bando nacional peninsular no fue total en Costa Rica, puesto que minimizó lo que trataba de su guerra abierta contra la Masonería, utilizando todo tipo de medios y estrategias para su represión y la de sus integrantes. Al respecto, hay que considerar que los masones de Costa Rica se dividieron en republicanos y nacionalistas, apoyando, financiando y participando en actividades de todo tipo, sin importar lo que estaba sucediendo a sus hermanos masones en la Península. En el bando nacional los masones costarricenses y aquellos españoles e hijos de españoles de larga data en el país, excluyeron del discurso nacionalista lo concerniente a la conspiración judeomasónico comunista, a excepción de lo que en escasas ocasiones se vieron obligados a tolerar de boca de algunos nacionalistas españoles residentes en Costa Rica o por medio de textos de “importación”, aunque sin que se diera reproducción mediática o social de importancia. Por su parte, el discurso público de los masones republicanos es generalmente excluyente del tema sobre la represión contra la Masonería, observándose así un importante vacío sobre un grave aspecto de la represión franquista durante la guerra.
Marta Casaus Arzú, Universidad Autónoma de Madrid
El abordaje del "problema del indio" en las corrientes espiritualistas y teosóficas
El vitalismo como doctrina filosófica y como alternativa política ha sido uno de los pilares fundamentales en Centroamérica. A mi juicio, es la versión del regeneracionismo en el pensamiento centroamericano y el punto en donde confluirían todas las corrientes espiritualistas, teosóficas y espiritistas, no solo en la región sino en América Latina. Poco se ha estudiado sobre la importancia de esta corriente en la región. Los escasos estudios existentes, de Devés Valdés, Lascaris, Melgar Bao, Casáus, se debe a que casi ningún autor ha hecho énfasis en la importancia enorme que el vitalismo como ideología alternativa al positivismo y al marxismo tuvo en toda la región y, a nuestro juicio, fue equivalente al papel que jugó el krausismo es España; incluso fue más allá de éste, en la medida en que trató de ser no solo una opción filosófica, educativa, sino una opción política centroamericana.. Este vitalismo tuvo diferentes trasfondos. El menos estudiando fue el vitalismo oriental, en donde intelectuales como Krishnamurti, Jinarajadasa y otras corrientes hinduistas jugaron un papel determinante. Su importancia, como corriente política, fue su contenido democrático, antidictatorial, pacifista y agrarista, profundamente antiimperialista y unionista y proclive al apoyo de los grupos subalternos, especialmente mujeres e indígenas. Abarcó todos los saberes y las disciplinas e impregnó las Instituciones con nuevos valores e ideales, que llevaron a la fundación de la Universidad Popular, las asociaciones Estudiantiles, la Universidad de San Carlos. Desde el principio contó con una fuerte influencia de Europa, a través de Henri Barbusse, Anatole France, Annie Bessant, quienes intentaron encontrar nuevas vías de participación política al margen de los partidos tradicionales, buscando nuevos actores sociales y políticos como los jóvenes, los obreros, las mujeres, los campesinos y los indígenas con un afán regeneracionista e incluyente. Estas corrientes se difundieron en múltiples órganos de expresión pública, especialmente en revistas, diarios, semanarios, etc Dos de estas revistas, serán el objeto principal de nuestro estudio: Vida y Claridad, además del diario, El Liberal progresista por ser las mas representativas de este pensamiento y en donde se va a presentar el proyecto de Constitución de la Unión Vitalista Americana.
Ángel Mario Suero Rodríguez, Universidad Agraria de la Habana
La Sociedad Económica de Amigos del País de la Habana. Su contribución al desarrollo científico técnico en Cuba. (1793-1878)
El trabajo analiza el papel jugado por la Sociedad Económica de Amigos del País de la Habana, en el periodo 1793 a 1878, como representante de los intereses de los terratenientes cubanos, para el desarrollo científico de la Isla. En particular en la introducción y aplicación de los adelantos de la ciencia y la técnica, como resultado y condición para el desarrollo económico. Se presta especial atención al lugar que ocupa, a la contribución social y económica de la Sociedad, y al surgimiento y consolidación de la nacionalidad cubana.
Isaura Varela González, Universidad de Santiago.
El miedo a lo desconocido. Inquisición y sociedades secretas en el primer tercio del siglo XIX La reacción del Arzobispado de Santiago de Compostela
La presente comunicación tiene como objeto analizar la represión ejercida por la Iglesia sobre las sociedades secretas durante los primeros años del siglo XIX a través de la documentación depositada en los archivos locales y diocesanos de Santiago y Tuy, en el primero de los casos por ser la sede del Arzobispado, y en el segundo debido a su carácter de ciudad fronteriza, y por tanto presumible de cierta conflictividad. La información que proporcionan dichos archivos nos permite observar el temor colectivo extendido entre la población durante estos años, pues el control de todo lo que pudiese parecer peligroso no se ciñó a la represión de las sociedades secretas sino que se hizo extensible a la ciudadanía a través de continuas ordenanzas y Bandos de la Alcaldía con los que se pretendía corregir costumbres de cuya relajación se culpaba a los “nuevos tiempos” a la par que controlar lugares públicos como tabernas y posadas susceptibles de reunir y alojar personas sospechosas, para cuya vigilancia se contaba con la complicidad de los vecinos, convertidos así en cómplices de delación. El momento inicial de estos acontecimientos data de 1813, año en que un 23 de febrero se abolía la Inquisición. Este hecho tuvo una trascendencia especial en la Diócesis de Santiago de Compostela, al negarse el Arzobispo a ejecutar lo mandado en las Órdenes y Decretos emanados de las Cortes. Dos de ellos parecían ofender especialmente a los Inquisidores, a saber, la publicidad del delito y la lectura del decreto de la abolición del Santo Oficio.
Carlos Alberto Piña Loredo, Universidad Autónoma de Madrid, Universidad Autónoma de Nuevo León
Alfonso Reyes: puente moral entre Latinoamérica y Europa.
Alfonso Reyes no sólo es un hombre central de las letras castellanas, es, ante todo, un digno representante de la modernidad latinoamericana, e indiscutible puente moral e intelectual entre América y Europa. A cien años de su primera obra, Cuestiones estéticas (Librería Paul Ollendorff, París, 1911), que encontró eco en intelectuales europeos: Arturo Farinelli (Italia) y Émile Boutroux (Francia); Reyes, en su temprano paso por Europa, se convirtió en pilar para la (re)construcción de identidades, y en puente sólido para la circulación de redes intelectuales en la (re)afirmación de los Estados latinoamericanos.
Janet Iglesias Cruz y Javiher Gutiérrez Forte, Universidad de La Habana
La masonería en los albores de la República. Las Elecciones de 1908: Los Masones y sus logias en la política de los primeros años de la República Cubana
Cuando el 20 de mayo de 1902 se estrena la República cubana, tras largos años de cruenta guerra y más largos aún de formación de una cultura nacional, la institución masónica en la Isla entra en su etapa de mayor influencia en la sociedad y la cultura del país. Ese período de auge finaliza con la caída del dictador liberal y general del Ejército Libertador, Gerardo Machado y Morales, el 12 de agosto de 1933. Esta propuesta de periodización histórica de las logias masónicas en Cuba del historiador Eduardo Torres-Cuevas, que hace coincidir los diferentes períodos de la historia de la masonería con los puntos de inflexión de la política insular, nos permite una aproximación a la vinculación entre la masonería y la política en la sociedad cubana. Nos ayuda, además, a vislumbrar la relación entre la institución masónica cubana y el proyecto republicano que se trata de llevar a cabo infructuosamente en ese período. A través de este ensayo pretendemos profundizar en algunas manifestaciones de la relación entre la masonería y la política cubanas, particularmente en la presencia de la simbología masónica como parte de la propaganda electoral de los partidos políticos en pugna como modo de mostrar su filiación por la ideología propugnada por los centros masónicos. Trataremos de representar esta relación entre política y masonería a través de un segmento de la campaña gráfica de las elecciones municipales y provinciales de agosto de 1908. Proceso electoral de especial importancia por cerrar la segunda etapa interventora que sufría Cuba a manos de los gobiernos de EE.UU.
María Inés Tato. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas (CONICET)
En el nombre de la Patria: asociacionismo y nacionalismo en la Argentina en torno de la Primera Guerra Mundial
Durante la Gran Guerra la neutralidad diplomática declarada por el gobierno argentino contrastó marcadamente con la aguda polarización de la sociedad en torno de los dos bandos en lucha. “Aliadófilos” y “germanófilos”, como dieron en llamarse las corrientes opuestas de la opinión, protagonizaron intensos debates en la prensa y nutridas movilizaciones callejeras, en los que subyacían interpretaciones diferenciadas del nacionalismo. Asimismo, desarrollaron un prolífico asociacionismo, tendiendo sus redes de sociabilidad en las principales ciudades del país y nucleando a referentes de diferentes estratos sociales y tendencias políticas. La presente ponencia se propone analizar las principales entidades del período, sus objetivos, organización, actividades y transformaciones a lo largo de la contienda.
María Laura Tornay. Universidad Nacional del Litoral, Argentina
Logias masónicas en la política notabiliar ¿Reproducción o ruptura de una cultura política? Santa Fe, Argentina, finales del siglo XIX.
Esta ponencia desarrollará la sociabilidad masónica que en una ciudad argentina marcada por la inmigración europea transformó el espacio público en las últimas décadas del siglo XIX y comienzos del XX. La Logia Armonía Nº 99 de la ciudad de Santa Fe, fundada en 1889, formó parte de un movimiento de expansión de logias masónicas en el continente americano promovido por la difusión de nuevas formas de sociabilidad asociativa, la formación y consolidación de estados nacionales y economías capitalistas, y las migraciones voluntarias e involuntarias que en distintos momentos de los siglos XIX y XX se produjeron desde países europeos, en particular España. El eje de la investigación será la dinámica societal interna y externa de la Logia Armonía, su acción política local, su integración a una estructura masónica mayor de carácter regional, nacional e internacional, y su interacción con distintos sectores sociales. Con ello se analizará si esta logia, en articulación con otras de la región, tendió a transformar la cultura política de carácter notabiliar de la época, o si sus acciones reforzaron los marcos políticos existentes y sus formas de representación.
Teresa García Giráldez, Universidad Autónoma de Madrid
El espiritualismo en el antiimperialismo centroamericano, 1890-1945
El objetivo de esta ponencia es analizar las tendencias espiritualista y antiimperialista de algunos de los autores del unionismo centroamericano entre 1890-1945. La propuesta del nuevo modelo de comunidad política y social bajo este prisma, lejos de presentarse uniforme, tiene en su interior diversas tendencias, entre ellas se resaltan aquellas que enfatizan la función de pedagógica en la regeneración del individuo y de la sociedad, a través de la instrucción cívica, para afrontar el imperialismo, el autoritarismo y las dictaduras locales. Se analizará el espiritualismo antiimperialista en algunas de las obras de tres figuras centroamericanas importantes: Máximo Soto Hall, Salvador Mendieta y Juan José Arévalo.
Edgar S. Gutiérrez Mendoza, Universidad de San Carlos de Guatemala y Academia de Geografía e Historia de Guatemala
La propuesta de fundación de una Facultad Universitaria de Antropología, Arqueología, Historia y Etnología en Guatemala (1936)
El llamado problema del indio, grupos étnicos, grupos indígenas y actualmente el multiculturalismo, han provocado debates desde hace tiempo en Guatemala. Se puede decir como argumento que los debates en términos generales de los años 20 y 30 fueron un período de “gestación o preámbulo” de lo que sería la política indigenista después de 1941 en todo el continente americano y de la fundación de instituciones destinadas a la Antropología y Arqueología en Guatemala. Los famosos debates de 1929-1930 y 1936-1938 son una expresión del pensamiento de los intelectuales de la época en relación al llamado “problema sociológico del indio”. El interés por los estudios de los grupos indígenas en Guatemala, llevó a una serie de intentos o ensayos de creación de instituciones dedicadas al estudio del llamado “problema indígena”. Así como el rescate de una propuesta de creación desconocida y perdida escrita por Antonio Goubaud Carrera sobre la fundación de una Facultad Universitaria de Antropología, Arqueología, Historia y Etnología en 1936. El Diario El Imparcial publicó durante el año de 1936 (enero a diciembre) una serie de artículos de Antonio Goubaud Carrera sobre la propuesta de fundación de una Facultad universitaria que trataría esos temas. Este intento sería un claro antecedente de dos instituciones creadas 10 años después en la década del 40 por los gobiernos revolucionarios (1945-1954), el Insti¬tuto Indigenista Nacional (IIN) en 1945, encargado de estudiar a los grupos indígenas y en 1946 se crea el Instituto de Antropología e Historia de Guatemala –IDAEH- que se encargaría del registrar, proteger, conservar el patrimonio cultural arqueológico y artístico.
Ricardo Martínez Esquivel. Universidad de Costa Rica y Centro de Estudios Históricos de la Masonería Española-Universidad de Zaragoza.
Inmigrantes libaneses en Costa Rica y sus participaciones en la masonería del país (primera mitad del siglo XX)
En el presente trabajo analizamos las migraciones sirio-libanesas a Costa Rica de finales del siglo XIX e inicios del siglo XX. Luego, identificamos los sirios libanes iniciados en logias masónicas costarricenses, espacios de sociabilidad que sirvieron para éstos como medio de inserción social, junto al matrimonio, el nacionalizarse y el comercio. En la parte final de este artículo, realizamos un énfasis especial a la vida de Bejos Miguel Yamuni Abadala, quien llegó a ser Gran Maestro de la Gran Logia de Costa Rica. Vale, señalar, que este trabajo es un avance de una investigación, que pretende ser mayor.
¿Desmasonización de la política costarricense o despolitización de las logias masónicas costarricenses (1865-1899)?
En la presente investigación analizamos la presencia de individuos con cargos en los tres poderes de la República y que a la vez sociabilizaron en las logias masónicas en Costa Rica entre los años de 1865 a 1899, periodo en que disminuyó la relación masonería-política. Por ende, nos cuestionamos, si en el país hubo una desmasonización de la política nacional o una despolitización de las logias masónicas. Nuestra pregunta eje es: ¿fue en los políticos costarricenses, la masonería parte importante de sus identidades sociales? La base metodológica de este trabajo está en el uso de la prosopografía y la interpretación teórica desde el análisis de redes sociales.
Yván Pozuelo Andrés. Centro de Estudios Históricos de la Masonería Española-Universidad de Zaragoza
La historiografía masónica latinoamericanista actual. Presente y futuro En el último lustro, un grupo de investigadores oriundos de España y de Hispanoamérica, el "Grupo La Habana" (GLH), dedicados a la Historia de la Masonería, inició la organización de puntos de encuentros en forma de congresos, Centro de estudio, academia y revista digital. El GLH pretende someter la Historia de la masonería al método científico universitario contextualizando la labor realizada por la historiografía europea, especialmente a la española, en el último cuarto del siglo XX. Contempla esa labor sobre el conjunto del espacio latinoamericano y caribeño, pretendiendo ramificar su acción investigadora en cada una de las naciones que lo conforma. Así pues, este artículo informa, a modo de resumen, de las labores presentes del GLH y reflexiona sobre los retos futuros de la historiografía masónica latinoamericanista. ¿Cuál es la aportación de la Historia de la Masonería en Iberoamérica en relación con la Historia General?
Fonte : REHMLAC
Communiqué de la Fédération Française du Droit Humain :
A l’issue de son Convent national (Assemblée Générale annuelle), la Fédération française du Droit Humain, première obédience de l’Ordre Maçonnique Mixte International LE DROIT HUMAIN, a élu son nouveau Président.
Jacques SAMOUELIAN, pédopsychiatre, chef de service hospitalier, a réaffirmé dans son discours de clôture, l’engagement et les valeurs maçonniques du Droit Humain dans la cité.
Au cours de ce Convent, les 627 représentants des 17 000 membres ont adopté le texte de synthèse de leurs travaux de l’année écoulée :
« À quelles conditions peut-on et doit-on désobéir aux lois ? ».
Ce texte est disponible dans son intégralité sur le site de la Fédération : http://www.droithumain-france.org
Il résume la position des Francs-Maçons du Droit Humain qui seront toujours présents :
La mixité en Maçonnerie conquise de haute lutte depuis près de 120 ans, demeure son axe fondamental de pensée et d’action, mixité qui se décline tant du point de vue du genre : féminin, masculin, que du point de vue social, culturel et philosophique.
Fonte : droit humain france
Jacques SAMOUELIAN, pédopsychiatre, chef de service hospitalier, a réaffirmé dans son discours de clôture, l’engagement et les valeurs maçonniques du Droit Humain dans la cité.
Au cours de ce Convent, les 627 représentants des 17 000 membres ont adopté le texte de synthèse de leurs travaux de l’année écoulée :
« À quelles conditions peut-on et doit-on désobéir aux lois ? ».
Ce texte est disponible dans son intégralité sur le site de la Fédération : http://www.droithumain-france.org
Il résume la position des Francs-Maçons du Droit Humain qui seront toujours présents :
- quand la liberté est bafouée,
- quand l’égalité est déniée,
- quand la fraternité est oubliée.
La mixité en Maçonnerie conquise de haute lutte depuis près de 120 ans, demeure son axe fondamental de pensée et d’action, mixité qui se décline tant du point de vue du genre : féminin, masculin, que du point de vue social, culturel et philosophique.
Fonte : droit humain france
martedì 7 settembre 2010
I Figli della Vedova .
Si dice, in ambiti esoterici, che un iniziato è un "Figlio della Vedova", ed è realmente così, perché essere un Figlio della Vedova significa essere come Horus, o come Gesù, in quanto entrambi, secondo i rispettivi culti, nacquero senza l'intervento di padre.
Come è possibile?
Chiariamo subito che questo appellativo è stato tramandato sino al giorno d'oggi dai Liberi Muratori, i Massoni, che si autodefiniscono proprio come Figli della Vedova.
Osiride ed Iside |
Per iniziare a capire da dove trae origine questa usanza, chiediamo aiuto al mito egiziano di Iside e Osiride, e sinteticamente vediamo come sono andate le cose.
È noto ai lettori di questa rivista che Set, fratello di Osiride, uccide quest'ultimo e divide il suo corpo in pezzi, disperdendoli per tutta la Terra.
Iside, sorella e moglie del dio ucciso, aiutata da Nefti, altra sorella della dea, dopo un lungo peregrinare ritrova i pezzi del corpo di Osiride, tranne uno, il fallo, divorato da un pesce del Nilo.
È a quel punto che la dea, con grande fatica e lacrime, ricompone il corpo del malcapitato marito, ma mancando il membro virile era impossibilitata a generare.
Così, senza perdersi d'animo, realizza una protesi in legno di sicomoro e si unisce a lui.
Horus, il figlio della vedova |
Horus, il figlio della vedova
Ecco spiegato perché Horus è un figlio della Vedova, in quanto figlio di Iside che concepisce senza marito.
Alla stessa maniera nasce Gesù, senza intervento maschile. Horus e Gesù, però, non sono i soli, anche la nascita del biblico Meikitzedeq fu simile, e se andiamo a verificare in diverse fonti e religioni, altri personaggi e portatori di conoscenza sono stati descritti come nati senza intervento del padre.
È necessario comprendere che queste tradizioni non si riferiscono a coppie materiali uomo-donna, ma ai princìpi archetipali di uomo-maschile e di donna-femminile, che si incontrano entrambi in ogni uomo e, pertanto, in tutta l'umanità.
Il concepimento e la nascita di Gesù spiegano metaforicamente che tutti possiamo produrre una simile nascita divina dentro di noi, unendo "alchemicamente" i due princìpi, e facendo in modo che il due (l'unione maschile-femminile) partorisca il tre (il Figlio o Spirito).
In tal modo l'uomo rinasce da sé stesso e diviene un rinato, un risvegliato. Il suo Hermes si è così destato, modificando e arricchendo il proprio codice genetico, ottenendo ciò che è chiamato "sangue blu" e diventando un "Ecce Homo" come il Cristo, un Salvatore, perché ha salvato sé stesso, e un uomo divino perché ha risvegliato in lui la parte più divina.
In questo caso, il mito nasconde per analogia un bellissimo mistero, da tramandare a tutti coloro che con la loro intelligenza riescono a decifrare il messaggio esoterico, senza credere letteralmente a ogni particolare così come viene descritto.
Ecco la bellezza del mistero, che attraverso una storia palesa la Conoscenza e il Verbo, regalando all'uomo il "segreto" per rinnovarsi.
Per comprendere più profondamente il mistero dei Figli della Vedova, prendiamo come modello un uomo e tentiamo di capire il meccanismo che le varie tradizioni ci tramandano.
Esse ci dicono che l'uomo è diviso in tre princìpi, che nella tradizione cristiana sono Padre, Figlio e Spirito Santo, equivalenti al Sale, allo Zolfo e al Mercurio, oppure alla Sapienza, alla Forza e alla Bellezza, rappresentate rispettivamente da Minerva, da Ercole e da Venere.
In principio, è il Logos-idea che si fissa con il Verbo, più o meno è quello che Giovanni vuole indicarci all'inizio del suo Vangelo. L'idea (la prima persona, il Padre, energia) feconda la Madre (seconda Persona o principio animico) con il Verbo che la fissa come un seme nella terra, manifestandosi così la terza fase (terza persona) corrispondente al Figlio. Ecco completata la riunificazione nel "Tre in Uno", cioè nello Spirito Santo, il cuore.
Il Sacro Cuore di Gesù è spesso rappresentato con una croce fiammeggiante (i quattro elementi attivati) al di sopra.
Il Sacro Cuore |
Il Sacro Cuore di Gesù è, infatti, simbolo di totale realizzazione per tutta l'Umanità.
Se trattiamo di Figli della Vedova, ci si chiede cosa rappresenti questa donna.
Quasi tutte le tradizioni le affidano un ruolo centrale e nel Cristianesimo, impersonati dalla Madonna fa, a volte, ombra allo stesso Dio.
Lei non è altro che l’Anima Mundi, la Stella Maris, chiamata Maria, Mara, Meras, Miryam e con centinaia di altri nomi.
Essa è l'anima umana, l'acqua che compone il suo corpo, l'elemento che riempie ogni sua cellula e che porta con sé il codice genetico, la memoria non solo dell'intera specie, ma anche di tutta la Creazione.
Avete notato che in ogni luogo interessato da apparizioni mariane, l’Anima Mundi, scaturisce una fontana di acque miracolose, le quali non solo dissetano, ma addirittura guariscono i mali dell'uomo?
Bene, allora, se questo formidabile archetipo femminile rappresenta le acque (e la vita ha inizio proprio dalle acque), vuoi dire che l'anima dell'uomo è costituita dai liquidi del suo corpo.
Il corpo umano è come un'urna che fa da contenitore al sangue e a tutte le altre parti liquide.
Sono questi i vettori della vita, la creano e la preservano. Quando il maestro Gesù guariva i ciechi con la propria saliva, usava l'energia della sua anima pura e questa, come una panacea universale, ricreava la parte malata ricostruendola nuovamente.
Gesù guarisce il cieco con la propria saliva |
Per arrivare alla statura di Gesù, figlio di Miryam, ossia per far nascere nella grotta del cuore il Figlio, il Logos solare, è fondamentale che la parte femminile-liquida del corpo umano, ossia la Maria, sia purissima, vergine e immacolata.
Allora è pronta, come una Terra Santa, per essere auto-inseminata; con il Mercurio sublimato (acqua di fuoco) che scaturisce dalla propria fontana.
Si semina nella nostra terra, vergine e purissima, imbiancando le sue vesti, rendendo l'anima "in-macula", ossia Immacolata. Così la nostra anima senza marito, cioè vedova, è pronta a partorire il figlio. Che venga poi chiamato Horus o Cristo non fa più differenza.
Esse non è altro che l'attivazione di tutte le potenzialità umane, arrivando a eleggere un campione dell'umanità, un risorto, un Lazzaro al quale l'energia delle energie ridona la vita vera.
Così, con questo facile processo l'uomo rinasce, diventando non solo salvatore di sé stesso, ma reintegrando in sé tutti i propri antenati, ognuno dei quali gli ha lasciato la parte migliore di sé.
Egli sarà, pertanto, l’ultimo campione che riesce a cristificare sé stesso nel centro nel centro dei quattro elementi (la croce) e, riunendo tutti gli altri nel centro della Croce-Uomo.
Egli sarà figlio della vedova.
In questo simbolismo va inserita la figura dei tre Magi.
Essi sono coloro che attivano i tre poteri.
I Magi arrivano dall'Oriente (la testa), sede del Padre, e queste tre forze sono i tre Geni di cui parla la Kabbalah uno per il corpo fisico donando l'oro, simbolo di regalità, il secondo per il corpo animico donando la mirra, elemento di taumaturgia, e il terzo, l'incenso per lo spirito quale simbolo sacerdotale.
Così i tre poteri sono attivati: quelli di re, terapeuta e sacerdote. L'uomo così realizzato diventa un pontefice colui che dagli inferi è salito fino al cielo, l'Oriente, la testa, dove si cela la magnificenza di Dio passando per il Purgatorio.
L'Araba fenice in una stampa antica |
Il Purgatorio equivale all'Araba Fenice, che brucia purificandosi con il sue fuoco, fino a divenire cenere, per rinascere nuovamente più giovane e bella di prima.
Così l'iniziato utilizzando i propri fuochi, consuma e trasmuta le sue impurità, e muore simbolicamente per rinascere come la Fenice.
L'anima mortale, in quanto acqua, liquida, femminile e madre, partorisce suo figlio; ossia un mortale.
Quando questi avrà completato il percorso di rinascita attivando la sua Merkavah, il suo corpo di gloria, diverrà immortale.
Così un uomo si fa Dio, nascendo da una madre vedova e diventando un vero Figlio della Vedova.
Fonte : Fr.'. Leonida
lunedì 6 settembre 2010
Observatorio internacional sobre laicismo
COMUNICADO
del Observatorio Internacional sobre Laicismo contra las derivas comunitarias
El Observatorio Internacional sobre Laicismo contra las derivas comunitarias:
- Recuerda que el laicismo no constituye en modo alguno un ataque contra la libertad de expresión y que bajo tal premisa, las posiciones transmitidas en los últimos días en lo concerniente a la política gubernamental de seguridad por la Iglesia católica son legítimas;
- Por el contrario, denuncia el hecho de la recepción por parte del Ministro del Interior al Presidnete de la Conferencia Episcopal a raíz de tales declaraciones, lo que demuestra nuevamente el carácter privilegiado que el gobierno otorga a las relaciones con las autoridades religiosas;
- Manifiesta su estupor ante el hecho de que el Ministro del Interior no haya recibido, habida cuenta de su indignación, a los representantes de la Comisión Nacional Consultiva de los Derechos del Hombre, al Gran Oriente de Francia, etc., poniendo de este modo de manifiesto la indiferencia de la que son objeto cuantos militan por las libertades individuales, colectivas y los Derechos Humanos y que no se basan para ello en una concepción metafísica de la sociedad;
- Expresa su indignación no sólo porque el Presidente de la Conferencia Episcopal haya sido recibido por el Ministro del Interior, sino también porque asimismo será recibido en los próximos días por el Presidente de la República;
- Afirma que el laicismo no es sino el reconocimiento por el Estado de todas las sensibilidades, ya sean espirituales o no, y que sin embargo lo que ha sucedido muestra una vez más la existencia de una preferencia por la sensibilidad religiosa.
Así las cosas, la actitud de los poderes públicos constituye un ataque al democrático principio laico (N.T.: la expresión literal del texto en francés hace referencia a los principios del laicismo republicano).
Jean Michel QUILLARDET,
Presidente del Observatorio Internacional sobre Laicismo contra las derivas comunitarias.
Fonte : Ricardo Fernández
Calabria : Da un Passato Fiorente a un Triste Presente.
Questo scritto è dedicato a tutti i Fratelli Massoni, in particolare ai Fratelli delle Valli Calabre.
CALABRIA: DA UN PASSATO FIORENTE A UN TRISTE PRESENTE.
Queste mie brevi riflessioni, nascono da un male interiore, generato dal vedere la propria terra, un tempo culla di cultura, dilaniata dal mal costume e dalla corruzione.
Un Massone, iniziato come tale, non può restare inerme di fronte a questo scenario.
Questa di oggi, certamente non è la Calabria dei millenni passati. Mentre un tempo vantava primati positivi, oggi si distingue per quelli negativi.
Per mancanza di dati storici, è difficile ripercorrere con esattezza l’esatta storia delle sue origine. Si deve fare riferimento ad alcuni frammenti che scorrono tra miti e leggende. Maggiori, invece, sono le notizie del periodo greco- romano.
Mi limito ad evidenziare alcuni momenti più salienti del nostro passato, anche attraverso l’opera dei personaggi noti e delle figure popolari per comprendere meglio chi eravamo e chi siamo oggi.
In principio questa terra portava il nome di Italia. Questo nome è legato a molte leggende, alcune delle quali tratterò in questa sede.
Secondo gli storici Timeo e Marco Varrone, il nome Italo deriva dal fatto che in antichità il territorio era ricco di mandrie di buoi, dal greco antico Italoi.
Altre fonti indicate da Dionigi di Alicarnasso e Diodoro Siculo, sostengono che nell’attuale Calabria, si insediò un Re Patriarca di nome Italo. La leggenda vuole che questo Re si distinse in vita per saggezza e generosità, conquistando il cuore dei suoi sudditi. Alla sua morte quest’ultimi decisero di assumere il nome di Itali e con il passare del tempo la stessa area geografica venne chiamata Italia.
Dato certo è invece la colonizzazione del territorio da parte di alcune etnie, tra cui: Osci, Bruti, Opici, Ausoni, Aurunci ed altri.
Secondo alcuni storici gli Aurunci erano un popolo iperboreo che invase la Britannia portando con se il culto stellare di Stonehege. Proprio i megaliti scoperti a Nardodipace, provincia di Vibo Valentia, potrebbero ricollegarci alla loro presenza nella Regione. Gli stessi reperti sono stati ritrovati a Malta e si deduce che si sono insediati in diverse località del Mediterraneo, a testimonianza di una civiltà evoluta.
Affonda le sue radici nella leggenda anche la storia di Aschenez: personaggio mitologico e pronipote di Noè, approdato sulla costa a attorno al 2000 A.C., a cui i reggini associano la nascita della città di Reggio Calabria. Ancora oggi una delle più importanti via della città porta il nome di via Aschenez.
Gli storici Tucidide e Diodoro Siculo ci narrano come l’oracolo di Delfi diede indicazioni a una colonia greca, di stirpe jonica, dove fondare una nuova città: “La nel punto in cui l’apsias, il più sacro dei fiumi, nel punto in cui sfocia nel mare troverai una femmina avvinghiata ad un maschio il Dio ti concederà la terra Ausonia”.
Quando giunsero nei pressi del promontorio di punta Calamizzi alla foce del fiume apsias, l’attuale Calopinace, nella località denominata Pallantion, videro una vite avvinghiata ad un fico selvatico. Dalle indicazioni avute decisero di stabilirsi lì e fondarono la prima polis in Calabria. Constatando il clima adatto alle loro esigenze per la coltivazione di grano, vite, ulivo, prodotti necessari e trainanti per l’economia di quel tempo proseguirono la colonizzazione di altre città come Locri. Città fiorente per arte, cultura, artigianato, diede i natali a uomini illustri vedi Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale.
Il suo codice fu ammirato da tutto il mondo greco dell’epoca in quanto, per la prima volta le leggi venivano scritte e quindi sottratte all’arbitrio dei giudici. Questa novità venne evidenziata da Strabone, il quale annotava che, prima della compilazione del codice di Zaleuco, si affidava ai giudici il compito di determinare la pena per ciascun delitto in base a caratteri soggettivi. Successivamente la pena doveva essere uguale per tutti e a tutti nota. Purtroppo di questo codice si trovano pochi frammenti con qualche citazione da filosofi del tempo. Era diffuso il culto della Dea Persefone, venerata nei vari Templi Locresi e oltre. Oggi la statua si trova al Museo di Berlino.
Vi sono altre colonizzazioni nei territori calabresi: Caulonia, Rosarno, Lamezia, Vibo Valentia, Sibari, Crotone e altre città minori dove è possibile ammirare i resti archeologici a testimonianza di questi insediamenti. È impensabile non citare e non ricordare Pitagora, matematico, legislatore e filosofo. Fondatore di scuole che portano il suo nome.
È evidente, dai trascorsi storici, che i Greci furono colonizzatori dell’Italia Meridionale, ma allo stesso modo furono portatori di cultura e civiltà. Ancora oggi nelle zone calabre ci sono paesi in cui tradizioni, lingua e cultura si rifanno a essi.
In seguito a questo fiorente periodo, uomini di elevato spirito continuarono ad arricchire il patrimonio culturale calabrese: Timeo ( filosofo ), Senocrito ( poeta lirico ), Teano e Nosside (poetesse ), Agesidamo ed Eutimo ( atleti e più volte vincitori dei giochi di Olimpia ), Flavio Magno Aurelio Cassiodoro ( prefetto del pretorio dell’Italia meridionale ). Nacquero, invece, in tempi più recenti Gioacchino da Fiore monaco cistercense e filosofo. (Di recente il Presidente degli USA, Obama, ha espresso una nota positiva proprio nei suoi confronti ), San Bruno di Colonia (monaco, fondatore dell’ordine dei certosini per aver fondato nelle località di Serra San Bruno, una Certosa , San Francesco da Paola, l’astronomo Luigi Giglio, o Lilio come latinamente viene chiamato. Nato a Cirò nel primo decennio del XVI secolo, fu l’ideatore del Calendario Gregoriano entrato in vigore per espressa volontà di Papa Gregorio XIII, nel lontano 1582.
Bernardino Telesio di Cosenza ( filosofo ), Tommaso Campanella ( monaco domenicano e filosofo, nato a Stilo ), Francesco Cilea ( musicista e compositore di Palmi ), Vincenzo De Filippis (matematico, filosofo e ricercatore ), Francesco Sofia Alessio ( poeta e umanista nato a Radicena, oggi Taurianova ), Corrado Alvaro ( scrittore, nato a San Luca ).
La lista potrebbe ancora scorrere, ma preferisco fermarmi qui. Per coloro che vogliono intendere, basta quanto ho già espresso. Ragion per cui, invito tutti i Fratelli Iniziati a soffermarsi e riflettere del glorioso, purtroppo ormai trascorso, passato, affinché serva da monito per abbattere questo triste presente. Adoperiamoci, dunque, ognuno per le nostre possibilità e capacità, a invertire questa tendenza negativa per riportare lo splendore in questa nostra amata terra. Non è mia presunzione insegnare niente a nessuno, ne tanto meno non accettare che tutto è un ciclo. Però mi chiedo come mai da una civiltà così prosperosa, siamo diventati così apatici in tutti i settori?
Dedico a questo fiorente passato, a tutti i Fratelli Massoni, in particolare ai Fratelli delle nostre Valli e ai Fratelli Greci, una canzone melodica dei paesi grecanici dal titolo: Ela Ela Mukonda Vienimi a cercare ).
Un Triplice Fraterno Abbraccio,
Fratello Calabrese
Fonte : Fr.'. Calabrese
CALABRIA: DA UN PASSATO FIORENTE A UN TRISTE PRESENTE.
Queste mie brevi riflessioni, nascono da un male interiore, generato dal vedere la propria terra, un tempo culla di cultura, dilaniata dal mal costume e dalla corruzione.
Un Massone, iniziato come tale, non può restare inerme di fronte a questo scenario.
Questa di oggi, certamente non è la Calabria dei millenni passati. Mentre un tempo vantava primati positivi, oggi si distingue per quelli negativi.
Per mancanza di dati storici, è difficile ripercorrere con esattezza l’esatta storia delle sue origine. Si deve fare riferimento ad alcuni frammenti che scorrono tra miti e leggende. Maggiori, invece, sono le notizie del periodo greco- romano.
Mi limito ad evidenziare alcuni momenti più salienti del nostro passato, anche attraverso l’opera dei personaggi noti e delle figure popolari per comprendere meglio chi eravamo e chi siamo oggi.
In principio questa terra portava il nome di Italia. Questo nome è legato a molte leggende, alcune delle quali tratterò in questa sede.
Secondo gli storici Timeo e Marco Varrone, il nome Italo deriva dal fatto che in antichità il territorio era ricco di mandrie di buoi, dal greco antico Italoi.
Altre fonti indicate da Dionigi di Alicarnasso e Diodoro Siculo, sostengono che nell’attuale Calabria, si insediò un Re Patriarca di nome Italo. La leggenda vuole che questo Re si distinse in vita per saggezza e generosità, conquistando il cuore dei suoi sudditi. Alla sua morte quest’ultimi decisero di assumere il nome di Itali e con il passare del tempo la stessa area geografica venne chiamata Italia.
Dato certo è invece la colonizzazione del territorio da parte di alcune etnie, tra cui: Osci, Bruti, Opici, Ausoni, Aurunci ed altri.
Secondo alcuni storici gli Aurunci erano un popolo iperboreo che invase la Britannia portando con se il culto stellare di Stonehege. Proprio i megaliti scoperti a Nardodipace, provincia di Vibo Valentia, potrebbero ricollegarci alla loro presenza nella Regione. Gli stessi reperti sono stati ritrovati a Malta e si deduce che si sono insediati in diverse località del Mediterraneo, a testimonianza di una civiltà evoluta.
Affonda le sue radici nella leggenda anche la storia di Aschenez: personaggio mitologico e pronipote di Noè, approdato sulla costa a attorno al 2000 A.C., a cui i reggini associano la nascita della città di Reggio Calabria. Ancora oggi una delle più importanti via della città porta il nome di via Aschenez.
Gli storici Tucidide e Diodoro Siculo ci narrano come l’oracolo di Delfi diede indicazioni a una colonia greca, di stirpe jonica, dove fondare una nuova città: “La nel punto in cui l’apsias, il più sacro dei fiumi, nel punto in cui sfocia nel mare troverai una femmina avvinghiata ad un maschio il Dio ti concederà la terra Ausonia”.
Quando giunsero nei pressi del promontorio di punta Calamizzi alla foce del fiume apsias, l’attuale Calopinace, nella località denominata Pallantion, videro una vite avvinghiata ad un fico selvatico. Dalle indicazioni avute decisero di stabilirsi lì e fondarono la prima polis in Calabria. Constatando il clima adatto alle loro esigenze per la coltivazione di grano, vite, ulivo, prodotti necessari e trainanti per l’economia di quel tempo proseguirono la colonizzazione di altre città come Locri. Città fiorente per arte, cultura, artigianato, diede i natali a uomini illustri vedi Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale.
Il suo codice fu ammirato da tutto il mondo greco dell’epoca in quanto, per la prima volta le leggi venivano scritte e quindi sottratte all’arbitrio dei giudici. Questa novità venne evidenziata da Strabone, il quale annotava che, prima della compilazione del codice di Zaleuco, si affidava ai giudici il compito di determinare la pena per ciascun delitto in base a caratteri soggettivi. Successivamente la pena doveva essere uguale per tutti e a tutti nota. Purtroppo di questo codice si trovano pochi frammenti con qualche citazione da filosofi del tempo. Era diffuso il culto della Dea Persefone, venerata nei vari Templi Locresi e oltre. Oggi la statua si trova al Museo di Berlino.
Vi sono altre colonizzazioni nei territori calabresi: Caulonia, Rosarno, Lamezia, Vibo Valentia, Sibari, Crotone e altre città minori dove è possibile ammirare i resti archeologici a testimonianza di questi insediamenti. È impensabile non citare e non ricordare Pitagora, matematico, legislatore e filosofo. Fondatore di scuole che portano il suo nome.
È evidente, dai trascorsi storici, che i Greci furono colonizzatori dell’Italia Meridionale, ma allo stesso modo furono portatori di cultura e civiltà. Ancora oggi nelle zone calabre ci sono paesi in cui tradizioni, lingua e cultura si rifanno a essi.
In seguito a questo fiorente periodo, uomini di elevato spirito continuarono ad arricchire il patrimonio culturale calabrese: Timeo ( filosofo ), Senocrito ( poeta lirico ), Teano e Nosside (poetesse ), Agesidamo ed Eutimo ( atleti e più volte vincitori dei giochi di Olimpia ), Flavio Magno Aurelio Cassiodoro ( prefetto del pretorio dell’Italia meridionale ). Nacquero, invece, in tempi più recenti Gioacchino da Fiore monaco cistercense e filosofo. (Di recente il Presidente degli USA, Obama, ha espresso una nota positiva proprio nei suoi confronti ), San Bruno di Colonia (monaco, fondatore dell’ordine dei certosini per aver fondato nelle località di Serra San Bruno, una Certosa , San Francesco da Paola, l’astronomo Luigi Giglio, o Lilio come latinamente viene chiamato. Nato a Cirò nel primo decennio del XVI secolo, fu l’ideatore del Calendario Gregoriano entrato in vigore per espressa volontà di Papa Gregorio XIII, nel lontano 1582.
Bernardino Telesio di Cosenza ( filosofo ), Tommaso Campanella ( monaco domenicano e filosofo, nato a Stilo ), Francesco Cilea ( musicista e compositore di Palmi ), Vincenzo De Filippis (matematico, filosofo e ricercatore ), Francesco Sofia Alessio ( poeta e umanista nato a Radicena, oggi Taurianova ), Corrado Alvaro ( scrittore, nato a San Luca ).
La lista potrebbe ancora scorrere, ma preferisco fermarmi qui. Per coloro che vogliono intendere, basta quanto ho già espresso. Ragion per cui, invito tutti i Fratelli Iniziati a soffermarsi e riflettere del glorioso, purtroppo ormai trascorso, passato, affinché serva da monito per abbattere questo triste presente. Adoperiamoci, dunque, ognuno per le nostre possibilità e capacità, a invertire questa tendenza negativa per riportare lo splendore in questa nostra amata terra. Non è mia presunzione insegnare niente a nessuno, ne tanto meno non accettare che tutto è un ciclo. Però mi chiedo come mai da una civiltà così prosperosa, siamo diventati così apatici in tutti i settori?
Dedico a questo fiorente passato, a tutti i Fratelli Massoni, in particolare ai Fratelli delle nostre Valli e ai Fratelli Greci, una canzone melodica dei paesi grecanici dal titolo: Ela Ela Mukonda Vienimi a cercare ).
Un Triplice Fraterno Abbraccio,
Fratello Calabrese
SITO ARCHEOLOGICO NARDODIPACE
Fonte : Fr.'. Calabrese
Septiembre 13, 2010 a las 6pm a Septiembre 17, 2010 a las 8pm - Mar del Plata, Buenos Aires, Argentina : XXI Congreso de Historia Regional "Homero Cárpena" - 2010: Historia de las Logias masónicas en Mar del Plata
Nel prossimo Congresso di Storia regionale Homer Carpena, Dal 13 al 17 settembre 2010 , indica le seguenti conferenze:
Storia delle Logge massoniche a Mar del Plata. Premessa: Questo articolo che accompagna le note , schizzi e documenti storici sul potere della Massoneria a Mar del Plata. Si riferiscono al Lodges 7 giugno 1891 n. 110 e Estrella del Mar N º 400, da Teodoro e il Grande Oriente Federale Argentino G. Bronzini O. F. A., che esisteva tra il 1935 e il 1956 grazie al ricongiungimento familiare massonica nel 1957, con la Gran Loggia della Massoneria Argentina Antico e Accettato Rito Scozzese , essendo presente nella Gran Loggia di Argentina, liberi e massoni accettati . Qui si riflette la partecipazione sociale dei massoni Mar del Plata in quegli anni.
Luce e la verità sulla rivoluzione di maggio: l'influenza e gli ideali massonici nella costruzione dell'Argentina di Stato: Premessa: Questo articolo che accompagna le note , schizzi e documenti storici sul potere della Massoneria a Mar del Plata. Si riferiscono al Lodges 7 giugno 1891 n. 110 e Estrella del Mar N º 400, da Teodoro e il Grande Oriente Federale Argentino G. Bronzini O. F. A., che esisteva tra il 1935 e il 1956 grazie al ricongiungimento familiare massonica nel 1957, con la Gran Loggia della Massoneria Argentina Antico e Accettato Rito Scozzese , essendo presente nella Gran Loggia di Argentina, liberi e massoni accettati . Qui si riflette la partecipazione sociale dei massoni Mar del Plata in quegli anni.
Prende atto della massoneria e delle rivoluzioni : Il operativo Lodges : Abstract: Una breve panoramica storica della massoneria nel suo duplice aspetto , operative e speculative. La sua influenza attraverso l' emancipazione operativo Logge come Lautaro nella rivoluzione di maggio e il caso specifico di Luz del Sud N ° 39, Tandil , le cui azioni sono articolate in linea di massima sulle questioni politiche , in un momento in cui la massoneria è stato visto spinto a prendere il posto di tali organizzazioni, che mancava la città interne della repubblica.
Esso include una appendice del settimanale documentario massonica luce e la verità sulla Rivoluzione maggio incontrato poco meno di un secolo di successo.
Evento dichiarata di interesse da parte del Senato della Provincia di Buenos Aires e l'Onorevole Consiglio Deliberativo è incitato e registrato nel quadro del Bicentenario 1810-1816 della Commissione degli Istituti di Storia del Ministero della Cultura Ufficio del Presidente e dei Membri Aderenti .
Fonte : Mauricio Javier Campos
Storia delle Logge massoniche a Mar del Plata. Premessa: Questo articolo che accompagna le note , schizzi e documenti storici sul potere della Massoneria a Mar del Plata. Si riferiscono al Lodges 7 giugno 1891 n. 110 e Estrella del Mar N º 400, da Teodoro e il Grande Oriente Federale Argentino G. Bronzini O. F. A., che esisteva tra il 1935 e il 1956 grazie al ricongiungimento familiare massonica nel 1957, con la Gran Loggia della Massoneria Argentina Antico e Accettato Rito Scozzese , essendo presente nella Gran Loggia di Argentina, liberi e massoni accettati . Qui si riflette la partecipazione sociale dei massoni Mar del Plata in quegli anni.
Luce e la verità sulla rivoluzione di maggio: l'influenza e gli ideali massonici nella costruzione dell'Argentina di Stato: Premessa: Questo articolo che accompagna le note , schizzi e documenti storici sul potere della Massoneria a Mar del Plata. Si riferiscono al Lodges 7 giugno 1891 n. 110 e Estrella del Mar N º 400, da Teodoro e il Grande Oriente Federale Argentino G. Bronzini O. F. A., che esisteva tra il 1935 e il 1956 grazie al ricongiungimento familiare massonica nel 1957, con la Gran Loggia della Massoneria Argentina Antico e Accettato Rito Scozzese , essendo presente nella Gran Loggia di Argentina, liberi e massoni accettati . Qui si riflette la partecipazione sociale dei massoni Mar del Plata in quegli anni.
Prende atto della massoneria e delle rivoluzioni : Il operativo Lodges : Abstract: Una breve panoramica storica della massoneria nel suo duplice aspetto , operative e speculative. La sua influenza attraverso l' emancipazione operativo Logge come Lautaro nella rivoluzione di maggio e il caso specifico di Luz del Sud N ° 39, Tandil , le cui azioni sono articolate in linea di massima sulle questioni politiche , in un momento in cui la massoneria è stato visto spinto a prendere il posto di tali organizzazioni, che mancava la città interne della repubblica.
Esso include una appendice del settimanale documentario massonica luce e la verità sulla Rivoluzione maggio incontrato poco meno di un secolo di successo.
Evento dichiarata di interesse da parte del Senato della Provincia di Buenos Aires e l'Onorevole Consiglio Deliberativo è incitato e registrato nel quadro del Bicentenario 1810-1816 della Commissione degli Istituti di Storia del Ministero della Cultura Ufficio del Presidente e dei Membri Aderenti .
Fonte : Mauricio Javier Campos
Convento Anual de la Federación Española de la OMMI Le Droit Humain, El Derecho Humano
El pasado fin de semana se celebró en un conocido hotel madrileño el Convento (Asamblea) anual de la Federación española de la Orden Masónica Mixta Internacional Le Droit Humain-El Derecho Humano. El sábado trabajaron los representantes de las logias que componen esta Federación y el domingo se celebró la Tenida (reunión) Magna de clausura con asistencia de un nutrido grupo de hermanas y hermanos. A parte de los miembros de la Federación española y del Gran Maestre Internacional Adjunto asistieron representantes al más alto nivel de la francesa, la belga, la portuguesa y la griega, subrayando éstas la importancia que tiene el internacionalismo como uno de las pilares fundamentales de la Orden.
También acudieron, a esta reunión fraternal, el Serenísimo G. M. de la Gran Logia Simbólica, acompañado del Gran Maestre adjunto y una consejera de la Gran Logia Femenina de España, que reafirmaron los fuertes lazos fraternales que unen a las obediencias miembros del Espacio Masónico de España. En el acto se presentó el acuerdo de amistad que se cerró recientemente entre la Federación española y la Gran Logia Simbólica Española. Este acuerdo será refrendado próximamente por el Supremo Consejo Universal Mixto lo que hará que sea admitido y asumido por todas la federaciones de Le Droit Humain - El Derecho Humano repartidas por el Mundo.
En la asamblea se plantearon los trabajos de la federación para el próximo curso, aprobó la gestión del pasado y la continuidad de Paloma Martínez como presidenta, un año más. Posteriormente, los hermanos y hermanas presentes cerraron el Convento celebrando un ágape fraternal con el que se despidieron, con alegría y entusiasmo, para continuar sus trabajos en el bien de la Masonería Universal y el progreso de la Humanidad.
Fonte : El Derecho Humano España
También acudieron, a esta reunión fraternal, el Serenísimo G. M. de la Gran Logia Simbólica, acompañado del Gran Maestre adjunto y una consejera de la Gran Logia Femenina de España, que reafirmaron los fuertes lazos fraternales que unen a las obediencias miembros del Espacio Masónico de España. En el acto se presentó el acuerdo de amistad que se cerró recientemente entre la Federación española y la Gran Logia Simbólica Española. Este acuerdo será refrendado próximamente por el Supremo Consejo Universal Mixto lo que hará que sea admitido y asumido por todas la federaciones de Le Droit Humain - El Derecho Humano repartidas por el Mundo.
En la asamblea se plantearon los trabajos de la federación para el próximo curso, aprobó la gestión del pasado y la continuidad de Paloma Martínez como presidenta, un año más. Posteriormente, los hermanos y hermanas presentes cerraron el Convento celebrando un ágape fraternal con el que se despidieron, con alegría y entusiasmo, para continuar sus trabajos en el bien de la Masonería Universal y el progreso de la Humanidad.
Fonte : El Derecho Humano España
Iscriviti a:
Post (Atom)