“La Massoneria è un’Istituzione di valore di culturale: la nostra funzione riguarda esclusivamente la cultura”.
Sarà su questo principio che Antonio Binni, neo eletto Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia caratterizzerà la sua Maestranza rivendicando con forza l’importanza del pensiero massonico all’interno della cultura europea. “Lavoreremo – sottolinea Binni - occupandoci di temi alti che investono la conoscenza e il sapere: la Massoneria, o è cultura, o non è. Per noi la cultura è quella che desta, stimola, provoca e che, soprattutto, propone valori umani universali e dove insieme alla libertà, all’uguaglianza e alla fratellanza deve esserci la tolleranza, il cardine, in una società multietnica, di una convivenza civilmente armoniosa. Da qui – prosegue il Gran Maestro – la riaffermazione della laicità, intesa come spazio etico nel quale s’incontrano con reciproco rispetto visioni di vita e religioni fra loro diverse: ci impegneremo per portare il confronto su tutti i terreni e con tutti gli interlocutori che vorranno farlo. Sono convinto sia questa la chiave per far conoscere cosa facciamo e chi realmente siamo: uno strumento culturale, fucina di idee e di proposte”.
Apertura, dialogo, una nuova struttura in armonia con i tempi e comunicazione, di un messaggio che – dice il Gran Maestro – deve essere conforme alla Tradizione.
“La Tradizione non è nostalgia del passato, né l’eredità nella quale specchiarsi in termini autoreferenziali; per noi la Tradizione è conquista di valori antichi, è una proposta di vita che deve, però, essere storicizzata. Per questo – aggiunge Antonio Binni – è nostro compito potenziare ciò che la Tradizione trasmette, conservandone il cuore valoriale, ma anche arricchendola di contributi originali frutto dei tempi”. Come quello che Antonio Binni definisce irrinunciabile e che deve essere destinato al mondo scolastico, attraverso l’istituzione di borse di studio e il sostegno a favore del reinserimento nella scuola dell’educazione civica. “Se in Francia la Mssoneria ha dato alla politica libertà, uguaglianza, fraternità, in Italia – commenta il Gran Maestro - ha formato i cittadini, entrando nell’insegnamento e sostenendolo con forza. Oggi c’è bisogno di insegnare ai ragazzi, ai nuovi cittadini qualcos’altro: storia, valori, regole, rispetto, diritti e soprattutto doveri di chi “abita” in una società civile e democratica. Per questo ci batteremo affinché l’educazione civica torni a essere materia di insegnamento, contribuendo così a formare cittadini responsabili di uno Stato responsabile”.
Ci sono poi altre questioni che il Gran Maestro ha messo tra le priorità del suo mandato: una legge sull’associazionismo che in Italia non c’è e che – dice – “consentirebbe di distinguere le Obbedienze Massoniche da tutte le altre associazioni che nulla hanno a che vedere con le obbedienze vere”, mentre un’attenzione particolare sarà dedicata a un impegno al quale il Gran Maestro tiene particolarmente, la solidarietà: “Facciamo numerose attività in questo senso, da sempre e con estrema riservatezza. Adesso vogliamo collegarci anche a progetti di volontariato internazionali: la solidarietà è un valore universale che si rivolge a chi ha più bisogno e a coloro che sono stati privati di libertà e di opportunità”.
Azioni propositive, dunque, e confronto sui temi di attualità ma anche su questioni più controverse, come l’evoluzione degli orizzonti politici ed economici e le nuove frontiere della comunicazione; al centro dello studio e della discussione restano i temi spirituali e iniziatici, “da affrontare – rivela il Gran Maestro – in sinergia con sfere culturali, religiose e di pensiero diverse dalla nostra”.
Un percorso all’insegna del dialogo e soprattutto dello studio, che Antonio Binni intende sostenere anche portando a compimento alcune importanti iniziative in virtù dello straordinario patrimonio culturale di proprietà della Gran Loggia d’Italia; tra queste l’apertura al pubblico del Museo Nazionale e dell’Archivio storico centrale insieme all’istituzione di una biblioteca nazionale virtuale da mettere a disposizione di ricercatori e accademici.
Una riflessione a parte il neo eletto Gran Maestro la dedica alla questione del rapporto con la politica. “La Massoneria può occuparsi di politica solo nella sua dimensione iniziatica, come la scienza che studia tutto ciò che attiene alla polis, al collettivo, al rapporto con gli altri con l’obiettivo di suggerire e proporre regole che rivendicano la loro ragione d’essere nei valori irrinunciabili. Siamo molto attenti al dibattito esistente nell’ordinamento giuridico, studiamo le questioni e proponiamo delle soluzioni, ma non entriamo nell’agone politico. Per noi – conclude Antonio Binni - la politica inizia con Platone e prosegue con Spinoza. Sono questi i temi sui quali ci misuriamo”.
Antonio Binni, classe 1937, è avvocato civilista. Laureato con lode in Giurisprudenza all’Università di Bologna, ha perfezionato gli studi presso l’Università di Gottinga e Berlino. A Bologna è titolare di uno degli studi legali più prestigiosi della città, attività che ha deciso di lasciare per dedicarsi esclusivamente all’incarico di Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M.
Roma, gennaio 2014
Comunicazione a cura dell’Ufficio Stampa della Gran Loggia d’Italia Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi
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